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Emma strattonò le cinghie, assicurando la sella al dorso del cavallo. Gli accarezzò poi il muso bianco, sorridendogli.

"Tranquillo, Bucaneve, andrà tutto bene." Il cavallo sbuffò, rizzando le orecchie affusolate, allargandole il sorriso, come sempre. Odiava metterlo in pericolo, ma Bucaneve era il miglior cavallo da guerra che fosse mai esistito. Gli mise la maschera di acciaio foderata sul muso, e lui, come sempre, accolse le cinghie con una scodinzolata e un respiro pesante.

"Generale, siamo pronti a partire." annunciò solennemente Lucas, la cui testa comparve dietro al garrese del destriero. Emma, controllò un'ultima volta le cinghie prima di issarsi sulla sella.

Tirando le redini fece girare il cavallo per fronteggiare lo sguardo cupo del re. Si sforzò di inchinarsi sulla sella, quindi diede di speroni al cavallo e partì al trotto con un grido d'incoraggiamento verso i cinquanta uomini al suo seguito, senza più voltarsi indietro.



Regina si preparò a fronteggiare il nemico: faticosamente si alzò in piedi, si abbassò la gonna strappata sulle gambe e strinse i pugni davanti a lei, come Emma le aveva insegnato, studiando l'inquietante figura a pochi passi da lei.

I raggi del sole che entravano dalle finestre facevano vibrare d'oro i capelli scarmigliati della donna. I suoi grandi, ipnotici occhi, di un azzurro denso, bordato di nero, erano fissi su di lei. Se avesse dovuto dare un nome a ciò che esprimevano, Regina l'avrebbe chiamata fame.

La giovane deglutì, e infine prese coraggio.

"Chi sei?" chiese, odiando il tremore nella sua voce.

La donna sorrise, ma i suoi occhi rimasero freddi, fissi. Una breve risata fece vibrare le pareti, facendo rabbrividire la regina.

"Non si parla che di me nel vostro patetico regno. Credevo che sapeste almeno come sono fatta." disse, una punta di delusione nella voce straordinariamente morbida, tanto da far sussultare Regina, che si aspettava invece un suono raschiante, fastidioso.

La donna prese a camminare, lentamente, ancheggiando. Le girò intorno, e Regina la seguì con lo sguardo, allarmata. Sembrava un corvo che volteggiava in cerchio sopra un cadavere. Il lungo abito nero, lucido, strusciava a terra dietro di lei, producendo un lieve fruscio.

"Tu... tu sei la Strega?"

La donna si fermò di colpo e le sorrise ferocemente, gli occhi che lampeggiavano.

"Preferisco Malefica, se non ti dispiace."

Regina abbassò un attimo lo sguardo, confusa. "Ma..." rialzò gli occhi, e sobbalzò nel ritrovarsela davanti, ad un palmo dal naso. La Strega la superava di una spanna, troneggiava su di lei. Il cuore prese a batterle furioso nel petto mentre restava paralizzata, come sotto un maleficio, scagliato da quello sguardo penetrante.

"'Ma'?" chiese la Strega dopo qualche attimo di silenzio, le sopracciglia inarcate. Sembrava così normale ora.

Regina si schiarì la voce, scoprendosi imbarazzata. "Mi... Si dice che la Strega sia una megera orribile, piena di pustole e piaghe, capace di far seccare le piante con l'orribile suono della sua voce..."

Malefica contrasse le guance, trattenendo evidentemente una risata. Sorrise apertamente mentre parlava.

"Immaginavo che quegli idioti avrebbero inventato una storia del genere..." Il sorriso scomparve dal bel viso della Strega. Le accarezzò il volto con il dorso della mano. Regina tentò di ritrarsi, ma qualcosa di impalpabile, eppure incredibilmente solido, la teneva ferma sul posto, incapace di reagire. Il panico prese ad attanagliarle la gola. Tentò di divincolarsi, senza risultati.

"Oh, shhh, tranquilla, Altezza... non ti farò alcun male..." Regina continuò a dimenarsi sotto lo sguardo divertito della Strega. "Non sono corde, Regina, è magia... non puoi combatterla."

La regina fissò furente la Strega. "Che cosa vuoi da me?" le urlò contro, scatenando l'ilarità dell'altra.

Malefica si avvicinò ancora, prendendole il viso tra le dita, sfiorando il suo corpo con il suo. Se Regina aveva paura, non lo diede a vedere.

"Da te?" Malefica rise, quindi accostò le labbra all'orecchio della ragazza, sussurrandole: "Nulla. Io voglio te."


Tutti amano ReginaWhere stories live. Discover now