Capitolo 7

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Sentirle dire che il bambino è di Diego mi ha sconvolta perché so benissimo che adesso la mia vita cambierà totalmente. Dopo gli ultimi controlli e la notizia che l'esame del DNA può essere effettuato solo il prossimo mese con l'amniocentesi, accompagno Melania a casa e dopo decido di passare a prendere Diego, dato che lei non glielo dirà subito, voglio farlo io.

Gli invio un messaggio e mi risponde subito dicendomi che mi raggiungerà a casa il prima possibile.

Quando arrivo a casa mi fermo a pensare e la sua frase mi rimbomba in testa, non posso credere che Diego avrà un figlio che non è mio. Non ci posso credere perché sicuramente è presto per noi, ma anche perché lo avrà dalla sua ex amante e questo mi fa ancora più male.

"Che succede?" mi chiede entrando in casa lasciandomi un bacio sulle labbra.

"Melania è incinta!" - esclamo tutto d'un fiato. Diego mi guarda e sorride, sta avendo la mia stessa reazione e invece non c'è nulla di cui essere felici – "Sostiene sia tuo" – a quel punto l'espressione sul suo viso cambia e vorrei non averglielo mai detto.

Diego non dice nulla e anche io rimango in silenzio per fargli elaborare la notizia.

"Ne è sicura?" chiede preoccupato.

"Dice che Pietro due mesi fa non c'era. Per conoscere la verità dobbiamo aspettare il prossimo mese" affermo sedendomi accanto a lui sul divano.

"Devo parlarle subito. Dov'è?" mi chiede.

"L'ho accompagnata a casa. Vengo con te".

"No, Aurora ci vado da solo" – afferma alzandosi dal divano, uscendo di casa senza nemmeno salutarmi.

Questa notizia l'ha ferito, Diego non è pronto per affrontare un casino tale da rovinargli la vita ed io non sono pronta a mettermi da parte, come ha fatto adesso. So bene che è meglio restare qui a casa, ma sono la sua ragazza e devo essere partecipe anche io della sua vita.

La rabbia ha preso il sopravvento, sia in lui che in me, e non ci siamo nemmeno salutati. Ho bisogno di prendere una boccata d'aria, di sfuggire alla realtà, di allontanarmi per un po' da questa vita che mi sta mettendo alle strette.

Decido di uscire per distarmi un po' nell'attesa del ritorno di Diego, così almeno il tempo passa e non me ne accorgo, ma soprattutto non penso che lui è lì con lei a parlare del loro bambino.

Prendo l'auto e decido di andare a Somma Vesuviana a salutare una mia cara amica per raccontarle le ultime novità. Mentre sono in cerca di un parcheggio, freno di botto perché un ragazzo dai capelli biondi e ricci con un viso familiare ha attraversato la strada senza guardare. Quando si volta e mi fissa sono certa di conoscerlo: è Antonio, una mia vecchia fiamma.

Apre la portiera dell'auto e si siede al mio fianco come se fosse la cosa più normale di questo mondo.

"Stai attenta quando porti l'auto, potresti ferire qualcuno" afferma ironico.

"Non deve importare a te come porto l'auto, puoi scendere adesso?" domando mentre il mio cellulare continua a squillare.

"Potresti darmi un passaggio in piazza?" chiede a sua volta.

"Non sono la tua autista, ma sono di strada".

"Grazie" ammette sorridendomi.

Diego continua a chiamarmi ed io continuo a non rispondere, voglio sentirmi libera da tutto ciò che riguarda Diego, Melania e il loro bambino, voglio staccare la spina per un attimo, ma poi sono costretta a rispondergli dato che il cellulare non smette di squillare.

"Che vuoi? Non volevi privacy per parlare con Melania?" chiedo sarcastica.

"Dove sei?" domanda a sua volta preoccupato.

"Non ti riguarda" – affermo e nel frattempo Antonio risponde ad un suo amico a telefono.

"Sto arrivando, mi sta accompagnando un'amica" esclama ad alta voce, forse per farsi sentire da Diego.

"Con chi sei?" chiede Diego arrabbiato.

"Non ti riguarda!" rispondo acida.

"Ti sto aspettando a casa tua visto che hai dimenticato le chiavi nella mia auto ieri" afferma e chiude la chiamata ancora più nervoso di prima.

"Problemi con il ragazzo?" chiede Antonio.

"Non ti riguarda. Le nostre vite si sono separata parecchi mesi fa. Sei arrivato. Scendi!" esclamo allungandomi per aprirgli la portiera.

Sono troppo nervosa e sono sicura di litigare con Diego non appena varcherò la soglia della porta di casa. Questa situazione mi ha sconvolta e non so davvero come affrontarla. Ho bisogno di un consiglio di una buona amica, ma l'incontro con Antonio mi ha impedito di parlare con qualcuno che mi avrebbe saputo indicare la strada migliore da prendere.

Decido di tornare a casa prima che Diego vada su tutte le furie così tanto da litigare per un bel po'.

Quando apro la porta di casa lo trovo seduto sul mio letto in mia attesa con una faccia che non promette nulla di buono. Mi siedo accanto a lui e ci fissiamo senza dire una parola, poi il primo ad aprire bocca e a rompere il ghiaccio è lui:

"Era Antonio vero?" chiede con il sangue agli occhi.

Sa cosa è successo in passato con Antonio perché una volta mi ha sentito parlare con sua sorella di quando ci sono stata a letto, commettendo l'errore più grande della mia vita.

"Si" rispondo abbassando gli occhi.

"Ci sei andata di nuovo a letto?" - domanda con il volto nero dalla rabbia, alzandomi poi il viso con due dita – "Guardami quando ti parlo".

"Tu sei impazzito. Sono follemente innamorata di te come posso andare a letto con lui?" - chiedo con le lacrime agli occhi, delusa perché ha dubitato di me – "Non puoi dubitare di me quando sei tu che hai mille scheletri nell'armadio e probabilmente un bambino non mio da crescere. Per una volta mettiti nei miei panni e immagina come mi sento in questa situazione. Inizio una storia con te e succede l'impensabile. Non potrei farti nulla del genere perché so come ti sentiresti, dato che io mi sento in questo modo!" affermo piangendo.

Diego mi prende tra le braccia e mi stringe forte. Mi lascia dei teneri baci sulla fronte e mi guarda come se fossi la cosa più bella che gli sia mai capitata.

"Scusami per tutto questo. Scusami se abbiamo dovuto iniziare con il piede sbagliato, ma voglio rimediare" afferma infilando una mano sotto la mia maglia.

Capisco le sue intenzioni ed è quello che voglio anche io, voglio fare l'amore con lui, nonostante sia presto, perché lo amo e perché ho bisogno di dimenticare questa mattinata infernale nel migliore dei modi.

Inizio a baciarlo con foga, siamo soli in casa ed è il momento perfetto. Diego mi lascia dei teneri baci sul collo che mi provocano brividi lungo tutta la schiena, poi fa volare via la mia maglia, mentre io faccio lo stesso con la sua. Averlo lì, a pochi centimetri da me, completamente nudo è lo spettacolo più bello di questo mondo. Dopo che i miei abiti sono andati a fare compagnia ai suoi sul pavimento, Diego mi distende sul letto e si posiziona su di me, lasciando poi baci lungo il mio corpo e ad ognuno di questi è un'emozione fortissima. Non sarà il primo, ma è come se lo fosse.

Non riesco a fermarmi, non riesco a fermarlo, siamo troppo presi l'uno dall'altra per mettere fine a questo momento fantastico.

"Ti amo!" mi sussurra a pochi centimetri dalle mie labbra ed è la cosa più bella che io abbia mai sentito in vita mia.

"Ti amo anche io e amo sentirtelo dire" ammetto sorridendogli, poi lo bacio.

Lui si distende al mio fianco e mi stringe forte, forte da non farmi respirare. Gli lascio dei baci sul collo e lui mi stringe, come se fossi la cosa più preziosa di questo mondo. Mi addormento accanto a lui, cullata dai battiti del suo cuore, che batte forte quanto il mio, con la consapevolezza che ogni volta che faremo l'amore sarà sempre come se fosse la prima.

UdEaqDlp�r�u

Vivo per ballare (#wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora