Prima parte.

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«Louis, cosa vuoi per cena, tesoro?»
«Mamma, sto rivedendo le coreografie, per stasera passo.»
Disse sinceramente preoccupato, esausto, stanco.
«È già la seconda volta di seguito che salti la cena, vuoi farmi preoccupare?»
«È solo per questa sera, davvero.»
«Andrà tutto bene Boo, okay? Non devi stare così in ansia. » gli rivolse uno sguardo colmo d'affetto e comprensione anche se in realtà sua mamma non poteva capirlo davvero, ma c'era sempre e questo lo apprezzava, al momento gli bastava.
Aveva sempre ammirato il coraggio di sua madre, la forza con cui affrontava la vita, la voglia di andare avanti, mirare un obiettivo e centrarlo a pieno.
Avevano sofferto tanto in passato, dopo la morte di suo padre, Louis aveva quasi perso le speranze di vivere una vita normale.
Johannah era riuscita a ricostruirsi una vita, ad offrirla ai suoi figli, Louis e Lottie.
Certo, anche grazie al sostegno di Trisha, sua migliore amica.
E suo figlio Zayn, per Louis.
Anche se negli ultimi tempi era tutto un gran casino nella mente del ragazzo.

«Ti voglio bene mamma, e grazie per avermi dato l'opportunità di ballare, nonostante tutto.»

«Non mi devi ringraziare di nulla, i sogni esistono per essere inseguiti ed io credo in te ciecamente.» disse, non impedendo ad una leggera lacrima di attraversarle il viso.
Louis d'altro canto l'abbracciò di getto, ne aveva così fottutamente bisogno in quel momento.

"Bro,seratina al pub di Niall ?Stacca un po' , Sei il migliore, non impazzire per coerografie! E rispondi alle mie chiamate, ti voglio bene."

Sbuffò, sorrise per un attimo e poi gli salì quasi l'angoscia per il messaggio di Zayn.

Sì, ultimamente il suo umore mutava velocemente, soprattutto quando si trattava di Zayn.

"Poi ti faccio sapere, Z. Scusami!Sai che sono in ansia, ma passerà presto. x"

"Non mi hai detto che mi vuoi bene. :("

"Ahaha, idiota!! Io ti amo."

Disse in tono nemmeno tanto ironico, ma Zayn non lo avrebbe capito in ogni modo.

"Pff, ruffiano!Haha, Ti amo anch'io: *"

Ecco, per l'appunto.

I giorni passavano veloci, Louis evitava Zayn quanto più poteva, mangiava poco e obbligato dalla mamma che lo teneva d'occhio come se fosse un bambino di cinque anni, era sempre più preoccupato per quella dannata coreografia e, ad aggiungersi a tutto questo, c'era anche sua sorella Lottie che lo stressava per il batterista per il quale si era presa una cotta.
«Devi aiutarmi a conoscerlo Lou, ti prego!»
«E come potrei?»
«Tu conosci Niall.» puntualizzò lei, convinta che avere un amico che gestisce un pub significasse avere un manager che organizza serate per accontentare ragazzine. Non funzionava così.
«No, Lots.»
«Ti prego! Ti supplico!Niall conoscerà sicuramente la sua band, e poi ne potrebbe guadagnare anche lui, ti scongiuro!»
«E come potrebbe contattarli, sentiamo?» domandò, già conoscendo la risposta in parte.
Lo avrà di sicuro stalkerato fino ad avere il suo numero di cellulare o qualcosa del genere. Sospirò. Ma se era così tenace, perché invocava il suo aiuto?
«Una mia amica è amica dell'amica della sorella del cantante che suona con lui.. e ho il numero di cellulare di quest'ultimo!» affermò, esultando soddisfatta.
«Non ho capito niente.»
«Chiama questo numero e organizzati con Niall, poi mi fai sapere, grazie!» disse, cercando di sgattaiolare dalla camera.
«EHI, aspetta, ma non puoi chiamarlo tu?»
«Non lo conosco... »
«Perché io? Non è la stessa cosa?»
«Uff, Lou, inventati qualcosa, che razza di fratello maggiore sei?» replicò, questa volta andandosene per davvero, sbattendo la porta sonoramente. Un caratteraccio.
Anche se si stava comportando senza alcun dubbio meglio di lui, non era in una situazione di stallo, era decisa e determinata ad ottenere questo incontro.
Cosa stava ottenendo invece lui oltre ad un gran mal di testa ed un senso di nausea costante?

I wait for light like water from the sky.Where stories live. Discover now