Con tutto l'amore che posso

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"La scorsa notte un terribile incendio ha devastato uno dei monumenti medievali più belli dell'Italia: il Palazzo dei Priori nella meravigliosa Volterra.
Mentre una folla di turisti ne riempiva i vicoli, per la ormai tradizionale festa che si tiene ogni anno in questo periodo, le fiamme hanno avvolto la parte centrale dell'edificio, compromettendo la struttura e danneggiando seriamente arredi e arazzi dal grande valore storico.
Per fortuna, non si registrano vittime gravi, tranne una decina di turisti intossicati dai fumi e qualche contuso.
La stima dei danni è ingente, come la sovrintendenza di Firenze ha fatto sapere, ma già qualche ora dopo la divulgazione della notizia, una somma di diverse migliaia di dollari è stata messa a disposizione per il restauro e il ripristino dello status quo.
Secondo indiscrezioni, a stanziare la somma, un'organizzazione, la C&B Enterprice, con sede nelle isole Cayman."

La voce della cronista giunse nitida e precisa, nonostante fosse ancora tra veglia e sonno, ma allo stesso tempo le sembrò ovattata, come se venisse non dalla stanza vicina, ma da molto, molto lontano.
Da un altro mondo, un universo parallelo in cui angoscia, disperazione, dolore, troneggiavano sulla propria vita e su quelle di coloro che amava.

Si rigirò sul fianco, affondando il naso nel cuscino, mosse le palpebre più e più volte, ma non ebbe il coraggio di aprirle, neanche quando la voce si dissolse nei rumori di sottofondo provenienti dalla cucina.

Percepì lo sfrigolio del latte montato a schiuma e versato nel caffè; la consistenza friabile dei biscotti alla cannella e delle fette di pane da imburrare, il tutto condito dal profumo conturbante delle arance appena spremute e della confettura di amarene.

Ispirò forte quella mescolanza di odori e serenità, rammaricandosi del fatto che, a trasformazione completata, le sue capacità di percepire tutte quelle sottili sfumature sarebbero diventate solo il ricordo di una vita passata; gli odori, i fruscii sarebbero diventati inafferrabili per la propria umanità.

Invidiò per un attimo Jacob, che al contrario di lei, pur rinunciando a trasformarsi, avrebbe conservato quelle caratteristiche sovrannaturali di vedere e sentire oltre il limite degli uomini. Ancor di più, invidiò la possibilità, che a lui sarebbe rimasta, di annusare la presenza di lei, quando ancora era fuori dalla portata degli occhi.

Ma fu solo un istante, il tempo necessario a ricordare che ciò che perdeva non valeva un millesimo di ciò che avrebbe guadagnato; che in cambio dell'immmortalità, sarebbe nata la vita più sacra per un essere vivente: quella del proprio figlio.

Un tintinnio di ceramiche e metallo fece capolino nella stanza, insieme all'odore della pelle di suo marito, mentre Renesmee nascondeva ancora il viso nel cuscino.

Il rumore si fermò ai piedi del letto, mentre i profumi diventavano sempre più intensi e persistenti, fino a che il peso del corpo di Jacob non affondò tra le lenzuola, proprio accanto al suo.
Le sue mani le liberarono il viso e la luce del giorno inoltrato trapassò le palpebre di viole, provocandole una smorfia di disappunto.

- Ehi ... bella addormentata, cosa aspetti ad aprire gli occhi? - mugolò, strofinando labbra e naso lungo il collo di lei.
La pelle di Jacob era morbida e rasata di fresco, con un profumo di dopobarba, vivace e speziato, come il bosco e il mare insieme, e le solleticò le narici fino ad inondarle petto e cervello, riempiendola completamente.

- Il bacio del principe azzurro, è ovvio! - ribattè, protendendo le labbra.

- Non ci sono principi qui ... solo mezzi lupi con una naturale propensione per i motori. - stette al gioco.

The fight for you is all I've ever knownOn viuen les histories. Descobreix ara