"Lasciamo stare Severus. Ho sempre paura che James spii in continuazione qualsiasi studente della scuola" la buttò sul ridere.

"Lo chiami per nome" notò la ragazza, "Anche dopo quello che è successo con Lily".

Remus sorrise. "Non sono mai stato come James" disse, mescolando il Sangue di Drago, gli occhi fissi a guardare il nulla, "Odio Severus per quello che ha fatto a Lily. Avrebbe potuto evitare, perché sapeva che lei ci sarebbe rimasta male e che tutt'ora ne è ferita. Diciamo che credo fermamente nel cambiamento di una persona e nel fatto che si debbano concedere seconde possibilità".

Emmeline lo osservò. Sapeva che era diverso dagli altri malandrini: non era mai stato impulsivo come Sirius o rancoroso come James e neppure pauroso come Peter; il suo ruolo era quello di riappacificare le cose, di portare calma dove gli amici creavano disordine. All'inizio non era riuscita a capire come potesse far parte di un gruppo così eterogeneo da lui, ma in quel momento aveva compreso che, nella loro amicizia, ognuno aveva il proprio ruolo per assicurare l'equilibrio dell'insieme, se non dell'intera casa dei Grifondoro.

"In sette anni che siamo compagni, non credo di aver mai parlato così tanto con te" gli disse, abbozzando un sorriso lieve.

Lupin la fissò "Hai ragione" commentò, leggermente stupito, "È un po' ridicola come cosa, no?".

"Decisamente" rise lei. Tentennò qualche secondo, rigirandosi una ciocca bionda tra le dita. "A volte potremmo uscire, se ti va" propose.

Il sorriso di Remus si congelò e le spalle si irrigidirono.

Emmeline notò il cambiamento repentino del compagno ed arrossì violentemente, delusa ed imbarazzata. "Cioè... tutti insieme, intendevo".

I muscoli in tensione del malandrino si rilassarono leggermente. "Ma certo" accettò, lievemente distaccato, "Tanto di solito ci troviamo sempre ai Tre Manici di Scopa".

La bionda annuì, poi si guardò intorno, impacciata. "Senti, ti dispiace se ti lascio finire da solo? Alice mi aveva chiesto una mano prima, pensavo di finire qui presto e invece...".

"Sicuro! Ci vediamo dopo".

"Ciao" e si affrettò a lasciare l'aula.

Remus sospirò, passandosi le mani tra i capelli. Perché non poteva avere una vita normale? Sarebbe stato tutto più semplice, se solo lui fosse stato normale. Avrebbe potuto rispondere si e sarebbero usciti insieme la domenica. Come se fosse la prima ragazza ad essere rifiutata dal Malandrino: non solo James e Sirius erano additati come i più bei giovani del castello; anche lui rientrava nella lista degli irraggiungibili.
Emmeline era molto bella e a pensarci a mente fredda, capì che probabilmente gli sarebbe anche piaciuta.
Spesso si fermava a pensare come sarebbe stata la propria vita se non fosse stato maledetto dal morso di Greyback. Sarebbe diventato amico di James, Sirius e Peter? Sarebbe stato uno dei Malandrini? Avrebbe avuto una ragazza? Sarebbe stato così bravo a scuola? Dopo essersi fatto tutte le domande, però, si rendeva conto di quanto fosse inutile rimuginare sulle eventualità impossibili della propria vita, di tutte quelle occasioni mancate che non avrebbero mai potuto far parte della sua esistenza.

Mentre la sua testa si riempiva di elucubrazioni, qualcosa di argenteo si posò di fianco al calderone.
Remus fece un salto sulla sedia per lo spavento, quando il piccolo cervo Patronus incominciò a parlare con la voce di James.

The Marauders - The seventh yearWhere stories live. Discover now