Capitolo 22

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⚠️ATTENZIONE⚠️
presenza di scene/argomenti un po' al limite!

Capitolo 22

Passi nell'ombra.
Un ticchettio cadenziato, soffocato, ma in qualche modo sensuale rimbombava nel corridoio scuro, rischiarato solo dal tenue lume delle candele ancorate ai grandi candelabri doro.

Una giovane avanzava, il cappuccio scuro calato sul volto. Interamente ammantata di nero, si confondeva con le ombre della struttura.

Un movimento improvviso la riscosse dal torpore che l'aveva avvolta. Svelta ed agile come un felino, sfilò la bacchetta da sotto la veste e la puntò davanti a sé.

"Altolà" disse una voce maschile, calda ed ironica. "Chi osa percorrere questo antro antico e buio, senza..?".

"Prewett" sbuffò Dorcas, calandosi il cappuccio e scoprendo il volto mozzafiato. Una cascata di capelli neri scivolò sulle spalle e gli occhi azzurro ghiaccio scintillarono ancor più chiari alle luci delle candele.

"Che piacere, Meadowes. Ancora con quella palandrana funebre? Non ti sei ancora stancata di fare l'uccello del malaugurio?" commentò il giovane, sorridendo furbescamente. Sulle guance abbronzate comparvero due deliziose fossette, appena nascoste dalla rada barba ramata.

"Ah, ma sta' zitto" bofonchiò l'altra.

Fabian scosse il capo, senza che il ghigno divertito gli abbandonasse le labbra e l'affiancò, cominciando a camminare. "Cosa ti porta a Casa Prewett?"

"Mi mancavano Charlie, Bill e Percy".

"Non mentirmi, Mead. Lo so che non sopporti i bambini".

Dorcas non riuscì a trattenere un sorrisetto, ma fu abile a nasconderlo dietro ad un colpo di tosse.

"Allora?" la sollecitò, osservandola di nascosto.

La ragazza era vestita interamente di nero, come al solito, ed il colore creava un contrasto sorprendente con la pelle diafana. Portava un corpetto che le avvolgeva minuziosamente il busto ed i lunghi stivali col tacco le stringevano le gambe magre fino a metà coscia.

Si gettò i lunghi capelli indietro e arruffò la frangia sugli occhi. "Hanno scoperto dove mi nascondevo" commentò con leggerezza. "Quando sono tornata, me li sono trovati davanti".

"Per la barba di Merlino! Ma quanti erano? Sei ferita?".

A quella domanda, Dorcas gli rivolse lo sguardo più esasperato ed irritato del suo repertorio. "Con molte probabilità, sono ancora a terra a chiedersi che cosa sia successo. Uno era Malfoy" ed un'ombra le passò sul volto.

Fabian digrignò i denti. "Quel viscido verme" sibilò. "Avremmo dovuto sbatterlo ad Azkaban quando ancora andavamo ad Hogwarts".

"Ormai sono più corrotti là dentro che fuori. Hai sentito di Edmund Connor?".
Quando il ragazzo fece un segno di diniego, Dorcas proseguì: "L'hanno scagionato. Pluriomicida di babbani, accusato di aver passato informazioni a Vold..."

"Dorcas, quando saremo con Molly, ti pregherei di non utilizzarlo" l'ammonì Fabian.

"Facciamo parte dell'Ordine. Non dovremmo temere un nome".

"Conosci mia sorella: è già abbastanza preoccupata per noi senza che tu rincari la dose con allettanti gossip sull'arte omicida di Tu-Sai-Chi e della sua allegra brigata".

La ragazza sbuffò. "Dovè Gideon?" cambiò discorso "Solitamente avete la fastidiosa abitudine di vivere in simbiosi".

Fabian sorrise, ma sul volto rischiarato dalle candele apparve un'ombra preoccupata. "Lui e Amelia sono stati mandati a pattugliare un villaggio babbano a sud di Londra. Sono partiti da qualche ora".

The Marauders - The seventh yearDove le storie prendono vita. Scoprilo ora