Capitolo 9

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"I-io posso spiegarti"
"Mio fratello fa il poliziotto"
Ammise con un timido sorriso, scrollando le spalle.
"Quando ha saputo che uscivo con te si è subito informato e.."
"E sono uscite fuori delle cose che nessuno dovrebbe sapere"
Concluse il riccio, ma la ragazza lo strinse a sè con un gesto istintivo e rassicurante.
"Hai fatto la cosa giusta, Harry. Quell'uomo ti perseguitava"
"Ma l'ho condannato a morte, Barbara. È morto perché la mia vita era più importante della sua!"
"Ascoltami bene"
La ragazza sospirò,  cominciando ad accarezzargli la schiena.
"Era armato, ti stava puntando un coltello contro e se non fosse comparsa la tua guardia del corpo, tu ora non saresti qui. Alison non avrebbe un padre ed io un fidanzato stupendo come te"
Il riccio sorrise.
"Fidanzato?"
Domandò per poi stamparle un casto bacio sulle labbra.
"È così che ti presenterei, sai?"
"Rimani qui per stasera, c'è troppo buio e i tuoi occhi attirerebbero i maniaci a quest'ora"
Barbara rise di gusto, comprendendo i suoi secondi fini.
D'altronde non ci volle molto nel convincerla, era davvero distrutta e guidare fino a casa non era proprio il caso.
Decisero dunque di utilizzare la camera degli ospiti per quella sera, visto che Alison non riusciva ancora a dormire tranquillamente nella sua nuova camera e Gemma sarebbe sicuramente tornata in tarda notte.

Il mattino successivo Barbara si rivestì velocemente nel sentire la sveglia squillare insistentemente. Aveva un appuntamento di lavoro in prima mattinata e il tempo stringeva, così preparò velocemente dei pancakes e dopo aver lasciato un post-it vicino al piatto, si diresse fuori la porta.

Harry invece fu costretto all'interno delle quattro mura tutto il giorno; per fortuna quella sera sarebbero venuti i ragazzi per cena visto che non trascorreva una serata con loro da un po' di tempo, sentiva di meritare del relax soprattutto dopo i capricci di sua figlia.
Non aveva fatto altro che correre su e giù per le scale per tutta la giornata, persino farle il bagno o farla sedere a tavola era diventata un'impresa.
Harry era fermo impalato sotto la rampa di scale da più di venti minuti, con un piattino di carne minuziosamente tagliata tra le mani.
"Non puoi farmi passare questo per una fettina di carne, Alison!"
"Non-la-voglio!"
"Invece te la mangi e sarà meglio che tu ti muova"
"Altrimenti?"
La bambina si strinse le braccia intorno al petto in segno di sfida, osservando il padre dall'alto degli scalini.
"Altrimenti papà prende un'altra bambina, più obbediente e che mangi questa maledettissima e misera fettina di carne"
Concluse a denti stretti, convinto che di lì a poco avrebbe sicuramente gettato il piatto sul pavimento.
"Non è vero"
Affermò dubbiosa.
"Beh se proprio vuoi rischiare.."
Fece per avviarsi verso la cucina ma Alison lo raggiunse da dietro, mostrando la bocca spalancata.
"Brava la mia bambina"

Gemma aveva promesso la sua presenza in casa ma, come suo solito fare, aveva dato buca ad Harry ancora una volta.
"Papà?"
"Mmh?"
"Mi canti Frozen?"
Era steso di fianco accanto a sua figlia, tentando di farla addormentare prima dell'arrivo dei ragazzi.
Sospirò pesantemente, chiedendosi come fosse possibile che dopo tre quarti d'ora passati a leggere le storielle, avesse più sonno lui di lei.
Prese a cantare quella canzoncina di cui oramai conosceva tutte le parole, Alison fece lo stesso prima di stringersi al peluche e socchiudere gli occhi.
Dopo circa dieci minuti, molto silenziosamente Harry raggiunse il piano inferiore, cominciando a mettere ordine.
Louis aveva preteso una copia della chiave di casa di Harry e proprio con questa superò l'ingresso insieme agli altri, sorridendo al riccio.
"Ehi amico"
Entrarono uno dopo l'altro, mostrando le birre e i vari alcolici tra le mani.
Se Harry non poteva partecipare alle feste, avrebbero portato le feste da lui.
"Allora, che si fa?"
"Io propongo di andare a fare un giro"
Harry schioccò un'occhiata a Zayn, alzando le braccia al cielo.
"Ragazzi se volete uscire io lo capisco, non c'è problema"
"Oppure potremmo vedere un Horror. Niall urla come una femminuccia"
Tutti scoppiarono in una fragorosa risata di assenso. L'irlandese era davvero un fifone quando si parlava di presenze oscure e morti.
"Ho un annuncio da fare"
A queste parole di Liam tutti si zittirono, puntando occhi curiosi su di lui.
"È finita la vodka!"

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