27. Chloe

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E passarono le settimane, tutto proseguì come doveva proseguire una vita da 18enne. La scuola, gli amici, i genitori, e lui... Jacob.

Riprendemmo con le ripetizioni di chimica, e ottenne una B all' ultimo test. Diedi il mio regalo ad Erin, un album con tutte le nostre fotografie, da quando avevamo sei anni, fino ad ora. Ricevetti il mio, una lampada a lava rosa, bellissima. Erin e Liam, si stavano pian piano riavvicinando, ma non c' era niente ancora di concreto. I miei partirono per Buenos Aires, per festeggiare il loro anniversario, ed io stetti per tre giorni a casa di Jacob, i tre giorni più piacevoli della mia vita. La madre di Jacob, non si fece più viva, e Sarah aveva il cuore spezzato, tutti i nostri sforzi di tirarla su, fallirono, non era più la stessa donna coraggiosa, forte e sorridente; questa figura, si stava spegnendo lentamente.

Mi sentivo appagata, soddisfatta e fiera di quello che avevo, facevo e di ciò che ero. Ogni giorno, ripensavo a quelli precedenti, e mi veniva spontaneo sorridere, perchè ero finalmente felice della mia storia. Ma il capitolo che più mi piaceva di questa storia, era quello dove non comparivo solo io e la mia vita, ma io con lui e la nostra vita.  Avevo potuto apprezzare tanti amori differenti, quello materno e paterno, quello degli amici, ma non il suo. E credo che essere amata in tanti modi differenti sia importante, ti fa essere la persona amabile che sei, a pieno. Ed ero fiera di questo, finalmente ero fiera, il sentimento che volevo raggiungere più in assoluto, quello di cui avevo bisogno. Ma forse lo ero stata troppo, e passai dal sentimento che più amavo e che volevo raggiungere, a quello che odiavo, e che volevo allontanare il più possibile, la delusione.

E quel giorno, mi rovinò.

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