Nuove Amicizie -Parte2-

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'Che ci fai qui?' Chiese Ai mentre si asciugava le lacrime non facendosi vedere.
Conan: 'Kizuki si è seduta vicino ad una sua amica...'
Ai: 'Dimenticavo che mi usi come ruota di scorta.'
Conan: 'Perchè sei così arrabbiata?'
Ai: 'Sai, venivo qui con Akemi quando volevamo stare un pó da sole.'
Il ragazzino sapeva di aver toccato un tasto dolente della sua vita. La fissó per molto fino a quando la maestra Kobayashi annunció l'arrivo all'hotel.
                              * * *
Ai si diresse in giardino alla massima velocità per non farsi vedere da nessuno ma, soprattutto, da Lui.
Ormai erano le cinque del pomeriggio e la ragazzina era distesa sul soffice prato per riposarsi. All'improvviso si sentì male, vedeva tutto annebbiato prima di chiudere gli occhi.
                          * * *
'Dottore si riprenderà?' Chiese Conan al grassoccio vicino di casa nonché Agasa.
Dottore Agasa: 'Nonostante la febbre a trentanove si riprenderà entro qualche giorno.'
Conan: 'Grazie mille, a dopo.'
Agasa uscì dalla stanza lasciandoli soli.
Ai quando dormiva aveva uno sguardo sereno, praticamente il contrario di quando era sveglia.
Conan si stava annoiando quindi decise di chiamare Ran con la voce di Scinichi per chiacchierare un pó. Sapeva di compiere un atto di puro egoismo contro la ragazzina che in quel momento era distesa priva di sensi sul letto dietro di lui.

Ran: 'Pronto, chi è?'
Conan: 'Sono Scinichi.' Disse il bambino con il papillon cambia voce.
Ran: 'Ora sono molto occupata, ciao.'

Il ragazzino rimase a fissare il telefonino per qualche minuto fino a quando Ai inizió a dimenarsi nel letto. Decise di chiarire la faccenda appena ritornerà a casa.
Conan: 'Ai come stai? Rispondi!' Un tono di preoccupazione prese il sopravvento nelle sue parole. La bambina non rispose e tantomeno aprì gli occhi ma smise di agitarsi.
Ad un tratto bussarono alla porta: erano Ayumi, Genta e Mitsuhiko.
Mitsuhiko: 'Come sta Ai? Se vuoi posso rimanere io con lei.' Le sue guance si colorarono di un rosa appena visibile.
Conan: 'Sta meglio. Mi dispiace deluderti Mitsuhiko ma il dottore mi ha detto di stare da solo mentre mi occupo di lei.' Mentì il piccoletto. I tre uscirono senza fiatare, Mitsuhiko era adirato con l'amico mentre gli altri due erano tranquilli.
'Perchè gli ho mentito, accidenti a me!' Conan non sapeva il motivo del suo gesto ma si sentiva sollevato all'idea di rimanere da solo con la bambina dal caschetto biondo.
'Scinichi...' Il piccoletto sussultó alle parole di Ai. Finalmente si era svegliata.
Conan: 'Come stai? Ti senti bene?'
Ai: 'Un pó meglio. Perchè non sei a cena?'
Conan: 'Ecco... Volevo aspettare il tuo risveglio per sapere se ti sentivi meglio e poi, te l'ho portata qui.' Sul volto della ragazza si poteva scorgere uno dei suoi rari sorrisi, quei sorrisi che, per ammirarli, bisogna guadagnarseli.
Ai: 'Grazie del pensiero, avevo un certo appetito!' Rise.
Conan: 'Possiamo cenare insieme?' Le sue guanciotte si fecero di un rosso che non poteva passare inosservato.
La piccola accettó e chiacchierarono tutto il tempo fino a quando non arrivó l'ora di andare a dormire.

•SpazioAutrice•
Mi dispiace di aver fatto questo capitolo più corto del solito, ma sono molto impegnata. Non per questo smetteró di scrivere! Se avete qualche consiglio da darmi, fate pure!❤️

Detective Conan.✨(in pausa)Where stories live. Discover now