Il ritorno a scuola.

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Il sole splendeva alto nel cielo, a volte coperto da qualche nuvola che se ne andava dopo poco.
Nell'agenzia investigativa regnava il silenzio fino a quando un piccolo apparecchio elettronico inizió a suonare segnando le sette in punto.
Ran, con una pettinatura apparentemente selvaggia, spense la sveglia e andó in cucina a preparare la colazione; trovo Conan già sveglio che la fissava con uno sguardo malinconico.
Ran: 'Che succede Conan? Perchè quello sguardo così abbattuto?'
Conan, sforzando un sorriso, rispose: 'Niente di importante Ran, mi mancano i miei genitori, non preoccuparti.' Mentì.
Ran: 'Ah, ti capisco. Se hai bisogno di qualcosa, io ci sono.'
Conan a quelle parole l'abbracció.
Ormai si era abituato alla sua situazione, era abituato al fatto di non essere più Shinichi Kudo.
L'amore per Ran poco a poco stava svanendo anche se, qualche volta, la pensava più di prima.
La ragazza lo sveglió dai suoi pensieri dicendogli di preparasi per andare a scuola e lui ubbidì.

Arrivato fuori il cortile della scuola,Conan, si congiunse alla sua infallibile squadra dei Detective Boys con cui risolveva i misteri più strani.
Ayumi: 'Conan! Mi sei mancato tanto.' Nelle sue parole si poteva scorgere tanta dolcezza.
Mitsuhiko e Genta che da sempre avevano una cotta per Ayumi si arrabbiarono molto ascoltando quelle parole, ma cercavano di non darlo a vedere.
Invece Conan arrossì alle sue parole e rispose: 'Anche tu, Ayumi.'
Dopo aver pronunciato quella frase, sul volto di Ayumi si dipinse uno dei suoi candidi sorrisi, ma sparì quando vide Ai arrivare e le corse contro stringendola in uno dei suoi accoglienti abbracci.
Suonò la campanella e tutti si decisero ad entrare.

Intanto al liceo Teitan...

Sonoko: 'Ran, che ti succede? Ti vedo triste, mi fai un sorriso?' disse Sonoko nella maniera più comprensibile che poteva.
Ran quel giorno era triste, e forse, più pensierosa del solito. Fece un sorriso forzato e rispose: 'Sonoko non ti preoccupare, stavo pensando a Shi..' D'un tratto si bloccò, le veniva una fitta al cuore ogni volta che pronunciava o sentiva il suo nome.
Sonoko: 'Shinichi?' Ecco, l'aveva detto. Ran s'incupì e solo dopo poco si riprese dicendo: 'Esatto, Sonoko.' All'amica si raggelò il sangue. Due semplici parole dette in quel modo, da Ran, facevano davvero paura. Sonoko decise di cambiare argomento e dopo poco minuti iniziarono le lezioni.

Tutto era tranquillo. La classe dei giovani detective e la maestra Kobayashi stavano facendo lezione quando si sentì un brontolio di uno stomaco davvero fastidioso: era stato Genta.
Tutti scoppiarono in una fragorosa risata mentre il soggetto in questione si era fatto rosso dalla vergogna.
Le lezioni finirono e tutte le persone presenti nella scuola se ne andarono dopo aver fatto le pulizie.
La squadra dei giovani detective si incamminó verso casa e tra loro regnava un silenzio a dir poco imbarazzante.
Ai si decise a parlare e disse: 'Conan come mai così silenzioso oggi? Ti vedo imbarazzato, che succede?' Sul suo viso non potè far a meno di comparire un ghigno malefico.
Conan, per quanto fosse sorpreso dalle sue parole non rispose; la passeggiata si concluse quando i cinque ragazzi si avviarono verso le loro rispettive case.
Conan ed Ai arrivarono a casa del dottor Agasa in tempo per fare uno spuntino e Conan si decise a parlare: 'Ai ti dispiace se stasera resto a dormire qui? Non ho voglia di ritornare a casa.'
Ai: 'Fa come vuoi, d'altronde è come se questa fosse la tua seconda casa.' Nelle parole di Ai, apparentemente fredde, si poteva notare quell'allegria tutta particolare che solo lei possedeva.
Dopo aver mangiato qualcosa Ai si chiuse nel suo laboratorio e Conan ricevette una telefonata da Ran.
Conan: 'Ran, come mai mi hai chiamato?'
Ran: 'Volevo solamente sapere a che ora saresti tornato, sai, per la cena.'
Conan: 'Ah Ran, non te l'ho detto. Stasera rimango dal dottor Agasa, per provare i suoi videogiochi appena creati.' Mentì il piccoletto.
Attraverso il cellulare si potevano sentire le lacrime che stava versando Ran, insieme ai soliti singhiozzi.
Conan, non sapendo il perchè, decise di andarsene e rispose: 'Ran stavo solamente scherzando! Sto arrivando!' Staccó la chiamata e salutó il grassoccio dottore.
Verso l'ora di cena Ai uscì dal suo laboratorio alla ricerca di Conan e quando incroció il dottore gli chiese: 'Dottore ha visto Scinichi?'
Sul viso del dottore si poteva chiaramente percepire un forte senso di disagio ma alla fine si decise a risponderle: ' Scinichi è andato da Ran.'
Ai, dopo questa corta conversazione, se ne ritornó in laboratorio contrariata e abbattuta dal gesto di Conan.
Poi pensó fra se stessa: 'Sono davvero così facile da dimenticare?'

Spazio Autrice
Heii, gente carina!
Spero che questo primo capitolo vi piaccia, se avete qualche idea da consigliarmi fatelo.❤️
MissMystery•

Detective Conan.✨(in pausa)Kde žijí příběhy. Začni objevovat