Nuove amicizie. -1Parte.-

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Il viaggio in autobus duró abbastanza ma finalmente, dopo qualche oretta, arrivarono a destinazione.
Il veicolo venne posizionato nel parcheggio accanto all'hotel e i bambini scesero da esso.
Maestra Kobayashi: Forza entriamo e, una volta dentro, decideremo con chi verrete collocati in stanza.
                          * * *
Ayumi: 'Wow, ma è un posto bellissimo!' La bambina rimase a bocca aperta.
Maestra Kobayashi: 'Allora... Ayumi andrà in stanza con Marinchin, Genta con Mitsuhiko, Conan con Ai...' e continuó così con tutti i componenti della classe.
Conan ed Ai si fissarono per qualche secondo fino a quando vennero interrotti dalle parole della graziosa maestra: 'Andate nelle vostre camere, ci vedremo all'ora di pranzo proprio in questo punto. A dopo!'
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Ai: 'Conan, non credi che questa stanza sia bellissima?' Chiese la bambina con occhi sognanti ma il ragazzino non le diede molto ascolto perchè era intento a osservare qualcosa.
Ai: 'Conan che stai guardando?' Alla domanda, il piccoletto, rimase impassibile. La bambina, ormai stufa del suo atteggiamento, si fece guidare dal suo sguardo per vedere cosa stava osservando. Quando anche lei lo vide, si pietrificó.
Conan: 'Perchè c'è un letto matrimoniale e non due letti singoli? Dovremmo dormire insieme?' Nella voce del bambino si poteva notare dell'incredulità.
Ai: 'Ti crea qualche problema? Hai paura?' Chiese la ragazzina, in tono di sfida, con un ghigno sulle labbra.
Conan: 'Io? Certo che no... Lo faró volentieri.' Il piccoletto era un pó dubbioso riguardo le sue parole.
I due 'bambini' risero e si avviarono al posto indicato dalla maestra per andare in sala ristorante.
                           * * *
'Maestra eccoci!' Urlarono Conan ed Ai mentre correvano dai loro amici.
Si diressero tutti in sala pranzo sedendosi ai loro posti. Accanto a Conan c'era una bambina dai capelli neri con un fiocchetto a pois rosa.
Conan: 'Ciao, come ti chiami?'
'Stai parlando con me?' La bambina aveva un tono basso di voce ed era stupita dalla domanda appena porsa.
'Mi chiamo Kizuki.' Disse la ragazzina prima di ricevere una risposta alla domanda precedente.
Conan: 'Piacere di conoscerti, Kizuki!'
Le guance della piccola appena citata di dipinsero di un rosso appena visibile e, senza pensarci, abbracció il bambino dicendo di volerlo già bene.
Il piccoletto si sentiva in imbarazzo ma ricambió l'abbraccio mentre lo sguardo di Ai divenne freddo.
L'ora del pranzo finì proprio come era iniziata: Ai messa in disparte mentre Conan e la sua nuova 'amichetta' parlavano delle proprie passioni e, stranamente, ne avevano molte in comune.
Conan: 'Kizuki tu ci sarai agli scavi, oggi pomeriggio?'
Kizuki: 'Certo ci vediamo lì!'
I due si salutarono e il piccoletto entró con Ai nella propria camera.
* * *
Ai prese il suo computer portatile e inizió a navigare su internet, proprio come una ragazzina che non voleva pensare ai problemi e alle delusioni che l'affliggevano. Conan non se ne accorse nemmeno.
Conan: 'È davvero simpatica la ragazza che abbiamo conosciuto, non credi?'
Nessuna risposta.
Conan: 'Ma che ti prende? Sei sempre così seria, Perchè non impari da Kizuki?'
Ai: 'Perchè non vai da lei? Forse ti farebbe più compagnia.'
Conan: 'Volentieri!' Il ragazzino uscì dalla stanza sbattendo la porta.
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Conan uscì dalla stanza irritato dal comportamento di Ai e, per distrarsi, andó in sala ristorante a mangiare qualcosa. Lì incontrò Kizuki.
Conan: 'Kizu anche tu qui? Che coincidenza.'
Kizuki: 'Oh ciao Conan! Vogliamo scendere in giardino? Giocheremo a pallavolo prima di andare agli scavi, va bene?' Chiese la bambina tutto d'un fiato. Il bambino accettó e giocarono nel posto indicato fino a quando la maestra non venne ad interromperli.
Maestra Kobayashi: 'Piccoli dobbiamo andare agli scavi, venite.' I bambini ubbidirono.
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I ragazzini arrivarono agli scavi con trenta minuti di anticipo, per questo la guida turistica inizió prima e ai bambini venne dato del tempo per stare liberi.
Fra Conan ed Ai la situazione non era cambiata affatto ma lui non ci volle pensare. Mentre camminavano il piccoletto vide una figura che le sembrava molto familiare: era Sera.
Sera: 'Ciao ragazzino, anche tu qui?' Aveva sempre l'aria da maschiaccio.
Conan: 'Già, che sorpresa.. E tu che ci fai qui?' Disse il bambino con un finto sorriso sulle labbra.
Sera: 'Volevo visitare gli scavi- mentì la ragazza- alloggio nell'albergo Miratorischi.'
Conan: 'Siamo nello stesso albergo!' Falsa esultazione c'era nella sua voce.
Sera: 'E dimmi, dov'è quella bambina dal caschetto biondo... Ai?'
Conan: 'Non so dirtelo, non la vedo da molto.'
La loro conversazione venne interrotta dalle parole della graziosa maestra: 'Bambini, dobbiamo andare in albergo!'
I due si salutarono e il ragazzino e la bambina salirono sul pullman.
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'Ha gli occhi arrossati, avrà pianto?' Questa era la domanda che volteggiava nella mente di Conan alla vista di Ai ma tutti i suoi dubbi svanirono quando, in lontananza, vide piccole lacrime vagare suo volto della bambina.
Kizuki: 'Conan io mi metto vicino a merychan, okay?' Il piccolo accettó e ne approfittó per sedersi accantó alla ragazzina.

Detective Conan.✨(in pausa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora