capitolo 2

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Beh devo ammettere che non è niente male... occhi verdi chiari, capelli neri come il carbone , pelle olivastra, alto... ma un attimo, È MORGAN WATSON! Ma non faceva l'anno scors...
Prof:"Signorina! Non le basta aver tardato di mezz'ora la lezione? Si distrae pure?"
A:"Prof., veramente erano venticinque minuti."
Con quell'affermazione provocai i risolini di tutti, compreso il "novellino", e contemporaneamente la vegera fece arricciare il suo naso aquilino

Subito dopo si scosse (come un tik) e presentò il ragazzo:
Prof:"Ragazzi, questo giovanotto è Morgan Watson e frequenterà le nostre lezioni. Prego Watson, vada a sedersi in quel banco vuoto".
Casualmente, il banco era quello dietro il mio... dove era seduta la...insomma...troia della classe, Annie, che ovviamente mise gli occhi su di lui.
Si sedette come un bufalo, causando un rumore assordante che sembrasse lo divertisse; mi mettevano agitazione le sue ginocchia affondare nel fondoschiena, così spostai il banco in avanti, stuzzicandogli un sorrisetto maligno.

Alla fine delle lezioni mi dirigo nel bagno, mi sento per qualche ragione seguita, infatti mentre mi lavavo gli occhi vedo sull'uscio della porta del bagno Morgan che mi fissa. Ad un certo punto mi dice: "Prima non ti piacevano le ginocchia nel culo?" Io sobbalzai, mi asciugai il viso, mi calmai e gli risposi:"Se lo vuoi sapere, NO. Le ginocchia le affondi nel culo della tua vicina di banco" dissi irritata.
Aggiunse:"Chi? Quella? Già scopata." Con un tono soddisfatto
Io, disgustata gli dissi:"Beh, tanti auguri. Mi dispiace ma ho di meglio da fare che sprecare fiato qui" Lui mi fermò per la vita con le sue grandi mani che accarezzavano il mio ventre. Mi liberai dandogli uno schiaffo e mi precipitai nel cortile.
Cercò di acchiapparmi di nuovo, ma fortunatamente c'era Jake che mi aspettava;
"Jake per favore andiamo via"
"Che c'è Ally?"
"Andiamo, ti spiego strada facendo"
Mi mostrò una smorfia e camminammo verso casa, intanto gli spiegavo:
"Sono venuta di corsa perché Watson voleva, cioè..."
Interviene dicendo:"Baciarti?Scoparti..??"
Imbarazzata gli dissi:"La seconda, credo.."
Scoppiò a ridere e lo fissai con aria interrogativa. Quando vide la mia faccia smise e cercò di tornare serio, ma niente. Contagiò anche la mia risata.

Arrivai a casa e subito dopo mi preparai un panino con ketchup e salame piccante, dopodiché mi gettai sui libri e studiai filosofia, fisica e latino. Decisi di riposare un po', quando mi si illuminò il display del telefono...

Note dell'autrice:
Scusate se ci sono degli errori, che ne pensate della storia? Aspetto i vostri commenti!!

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