capitolo 14

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Sono qui solo grazie alla minaccia di mia sorella di far esplodere il Giappone se non aggiornavo entro due ore.hahahah!!!
Adesso entriamo nel vivo della storia, Tonio, Sharon, un segreto rivelato.
Cosa farà adesso la nostra ladra?
Leggete.
Questo capitolo lo dedico  alla mia gemella che è più grande di me di un anno...Ma questi sono particolari.
Buona lettura

Sharon
"Il tuo odore...è selvaggio ma delicato."
"E allora? Stai lontano da me!"
Il suo sguardo torna ad essere serio.
Avanza verso di me e il mio corpo in automatico indietreggia.
"Tu sei Eva vero?"

Io mio cuore aveva iniziato a battere troppi veloce, dovevo calmarmi, altrimenti avrei solo confermato i suoi sospetti.
"Che cosa dici? Io non posso essere Eva"
"Tu...hai il suo stesso profumo."
"E con questo credi che io sia quella ladra?"
"Ci sono due opzioni: la prima e che la donna che ruba di notte venga sempre nel tuo negozio, quindi la tua amica che l'altra
volta ti ha salvata da me."
"La seconda?"
Avevo la gola secca, se Tonio credeva questo, non sapevo come difendere me e la mia amica.
" la seconda e che Eva in realtà sei tu, hai lo stesso profumo, i lunghi capelli castani come lei, li ho visti bene ieri sera, e la tua amica porta un caschetto biondo, quindi escludo la prima opzione."
"Non posso essere io."
"E perché no?"
"Io non sono in grado di rubare, ne di saltare nel cielo."

Tonio diventa silenzioso, mi fissa e poi inizia ad avanzare verso di me.
Sta per dire qualcosa, quando nota la porta del mio giardino personale.

"Cosa cè lì dentro?"
"Niente, solo il giardino del negozio."
"Del negozio? Posso dare un occhiata? Infondo sono un cliente che vuole acquistare dei fiori per una bella donna."
"I fiori che sono qua dentro sono quelli coltivati là fuori e la clientela non è autorizzata ad entrare dietro a quella porta."

Il cuore non si calma, la tecnica che mi ha insegnato Aghars non funziona, non riesco a inseguire l' energia dell' aria.

"Va bene ho capito Sharon...userò allora le maniere poco delicate."

Senza rendermene conto, Tonio mi ha presa di nuovo per il collo e mi spinta al muro.
Non riesco ad allentare la sua presa e la testa inizia a girare di nuovo.

"Non mentire a me, sono un capo mafioso per diversi motivi e uno di questi e di farla pagare alle persone che mi fanno un torto.
Riconosco la tua astuzia, ma..."

Con la mano libera afferra la mia camicia e la strappa.
I miei occhi si perdono nel vuoto, mentre lui guarda trionfante la fasciatura che porto ancora sull' addome.
"Ricordo che la prima sera in cui ti ho incontrata, ti ho colpito davvero molto forte allo stomaco, e sospettavo che il segno del mio colpo, ancora non fosse sparito.
Ora ne sono certo tu sei Eva,  E se vado nel tuo giardino scommetto che troverò una bella pianta di rose nere, non è vero?".

Non riesco più a parlare.
Tonio lascia la presa e io cado con le ginocchia per terra.
Ho il capo basso e le lacrime agli occhi.
"Sai potrei mettere la parola fine ad Eva...potrei dire tutto alle persone e mafiosi a cui hai rubato ingenti somme di denaro.
Oppure, può scegliere di lavorare per me, vivere a casa mia e diventare una mia schiava."
Le mie orecchie hanno sentito, ma le mie labbra non riescono ad emmetere un suono.
" ti darò tre ore di tempo per decidere, poi verrò a casa tua e se non accetterai, puoi ritenere tua madre e la tua amica, delle persone morte...Non credo che le risparmieranno."
Non sento più alcun rumore, se non la porta che si chiude.

Perché...perché l'uomo che odio di più al mondo ha scoperto quello che sono?!?!
Io come posso mettere in  pericolo le uniche persone che amo?

Non posso far altro che accettare la proposta di Tonio, ma di sicuro con me non avrà vita facile.
Asciugo le poche lacrime che hanno iniziato a bagnarmi le guance, cerco di chiudere la camicia ormai senza nemmeno un bottone e corro a casa, se devo lasciare mia madre non voglio che lei lo scopra alla fine delle tre ore.

Tonio
"Hei  amico...come mai quella faccia felice? Fino ad un'ora fa eri incazzato con il mondo."
"Niente che ti possa interessare, solo che una bella fioraria verrà ad abitare qui."
"Cosa?!?! La figlia di West ha già ceduto? Ma così ho perso la scommessa con Jonny."
"Non m' importa per niente Nick,ma lei verrà qui solo per lavorare per me."
"Non sapevo che avevi bisogno di un giardiniere"
"Taci idiota! Tra non molto la devo andare a prendere, chiamami Angela."

Dopo poco Angela, la signora che mi ha cresciuto, arriva nel salotto.
"Signorino Tonio, avete bisogno di qualcosa?"
"Si, prepara una delle stanze degli ospiti vicino alla mia camera, una ragazza sta per venire a vivere qui."
"La vostra fidanzata?"
"Certo che no, le donne non mi servono, lei lavorerà per me."
"Aaahhh...quando deciderai di mettere la testa a posto?"
Succede sempre così, prima mi da del lei e poi per abitudine, passa al tu.
"Mai, e ora va, che io devo uscire."

Sharon
Avevo detto a mia madre tutto e lei era scoppiata a piangere, la tenevo stretta a me e cercavo di confortarla.
Temeva che non mi avrebbe più vista, ma io di certo sarei sempre tornata da lei.
"Se Mary verrà a trovarmi, dille che sono stata assunta a lavorare alla casa di un imprenditore come giardiniera, non voglio che lei si preoccupi per me."
"Ti prego Sharon ripensaci!!!"
"Voi siete più importanti della mia vita, per me va bene, non preoccuparti, non ho intenzione di farmi sottomettere da quell' uomo..."

Bussano alla porta e mia madre corre ad aprire e quando vede l'uomo che le sta portando via la figlia inizia a prenderlo a pugni sul petto.
"Non ti darò anche mia figlia!!! Non ti è bastato portarmi via mio marito?!?!? Sei ripugnante, spregevole e ..."
Tonio sta per colpirla con uno schiaffo,  quando io mi metto in mezzo.
" Tonio Crugger, se osi toccare mia madre, puoi ritenerti un uomo morto. Verrò con te, ma a delle condizioni..."
"E io dovrei anche ascoltarle? Se no  sbaglio ho io il coltello dalla parte del manico."
"Ma sono io quella che può ucciderti nel sonno entrando dalla finestra della tua stanza senza nemmeno che te ne accorga.
Quindi si, mi devi ascoltare e rispettare le mie condizioni."
"Come vuoi, ma muoviti o degli affari da svolgere."
"Non toccherai in nessuna maniera né mia madre né la mia amica, io potrò uscire quando voglio e andare al negozio e tornare qui."
"Non le toccherò, puoi aprire il tuo negozio solo tre volte a settimana e dopo essere stata qui, devi tornare  sempre a dormire a casa mia. Prendere o lasciare."
"Va bene."
Saluto mia madre per l' ultima volta in un abbraccio doloroso e infine, con le poche cose che ho, mi dirigo insieme a Tonio verso la sua macchina.
Parte e in lontanza vedo mia madre piangere ancora.
Tonio Crugger io non perderò contro di te nemmeno adesso, non credere di avermi in pugno!!!



Tadà!
Commenti commenti!!!
Vi piace il capitolo ?
Un bacio
La vostra malvagia
Manuela

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