Capitolo 24

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Il concerto sta filando che è una meraviglia. I ragazzi stanno tenendo il palco in maniera impeccabile. Anche se è capitato che Ignazio mi guardasse e si impappinasse con le parole almeno un paio di volte.

Ania non stacca gli occhi di dosso da Giovanni, credo sia l'unica persona in questo palazzetto a non seguire ogni singolo passo dei ragazzi sul palco, l'unica a non pendere dalle loro labbra. Del resto, se non si differenziasse da tutti, non sarebbe la Ania che conosco.

Mi sto divertendo come non mi succedeva da molto tempo, lo devo ammettere. Canto a squarciagola tutte le canzoni. Tra quelle e le urla che caccio fuori ogni volta che Ignazio mi passa davanti, domani sarò completamente afona. Ma ne sarà valsa assolutamente la pena!

Con una velocità alla quale non ero preparata, arriva l'ultima canzone della serata: "grande amore". Tanta gente si alza dai propri posti per assieparsi sotto al palco. Ma la scena che si sta creando davanti ai miei occhi è raccapricciante: tutte le ragazzine si sono disposte sotto alle zone in cui si sono messi a cantare Piero e Gianluca. Sotto ai piedi di Ignazio si è radunata una piccola folla di signore dai 45 in su.

Lui continua a cantare, ma un'espressione stranita è comparsa sul suo volto. Si gira verso i suoi compagni come a cercare una risposta in loro, ma ottiene in realtà solo dei sorrisini di scherno. Lo vedo che si muove per cambiare posizione, ma ecco che anche le signore lo seguono e si spostano a loro volta, manco fosse l'inventore della cura per l'artrosi.

Ania accanto a me si sta sganasciando. Le tiro una gomitata nelle costole

"Ania che cacchio ridi? Guarda che casino che hai combinato!" le urlo

"o Mary e rilassati un po'! Piuttosto, hai visto le dolci nonnette, un colpo se lo farebbero pure dare!"

"Ania! Maronn, se lo scopre Ignazio...."

"Stai tranquilla, domani non se lo ricorderà più nessuno!"

Avevamo preso accordi che avremmo lasciato defluire un po' di folla dal palazzetto, poi ci avrebbero fatte accedere nuovamente nel backstage. Quando arriviamo nei camerini vediamo Piero e Gianluca che sfottono pesantemente Ignazio.

"stai attento che le vecchie c'hanno le ossa fragili, magari ti si smontano in mano..." gli dice Piero

"Igna', ti daranno la laurea in geriatria per meriti acquisiti sul campo!" continua Gianluca

Ania si mette una mano davanti alla bocca per soffocare le risate. Ignazio mi vede e dice: "mary! Meno male ci sei tu, vieni ad aiutarmi. Ah se becco chi ha messo in giro questa voce!"

Quando sento quelle parole, lancio uno sguardo omicida ad Ania, la quale prende un respiro ed è sul punto di dire come sono andate le cose, ma io la precedo con un: "perché non andiamo, sarete stanchi!"

afferro Ignazio per un braccio ed inizio a trascinarlo con l'intento di portarlo fuori dal camerino e lontano da Ania, alla quale quasi urlo: "ci vediamo domaniiiiii!"

ci dirigiamo abbracciati verso il parcheggio. Non c'è più nessuno e qualche libertà ce la possiamo prendere, senza la paura di essere notati da occhi indiscreti. In macchina però lo vedo teso, non si sta rilassando nonostante il concerto sia finito da un pezzo e la stanchezza debba essere molta. E se stesse ancora pensando a quella cosa delle vecchie? Non pensavo l'avrebbe turbato così tanto. Non pensavo lo sarebbe mai venuto a sapere in realtà. Domani Ania la ribalto di male parole...

Appoggio la testa sul suo braccio, lui pare riprendersi un attimo, stringe la mia mano e ci lascia un tenero bacio sopra.
"Mary, mi sei mancata tanto in queste tre settimane, lo sai?" mi dice

"Scommettiamo Che Mi Ami?"{IB}Where stories live. Discover now