Capitolo 19

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Spazio autrice
Il video qui sopra è praticamente tutta l'anteprima della storia, so che la qualità non è la migliore però mi sono divertita a farlo e sinceramente mi piace molto. Scusate l'inattività, da oggi aggiornerò più spesso. In oltre volevo ricordarvi che non la sto più traducendo ma la sto scrivendo personalmente io stessa.
Buona lettura :)
ALL THE LOVE XX
G.
~
Dopo la notte passata con Harry io e lui siamo più uniti, in qualche modo ma, no non stiamo insieme. Eravamo solo ubriachi fradici, almeno io lo ero, lui era più sobrio di me. Mentre eravamo uniti, in tutti sensi della parola, sentivo qualcosa che io non sapevo di lui. Non lo mostrava, non lo dava a vedere ma sapevo che c'era qualcosa. L'ho sempre pensato. E oggi mi ritrovo qui insieme a lui, seduti in uno stupido tavolino a parlare del più e del meno, vorrei provare a chiedergli cosa nasconde.

"Sai Harry, io spero vivamente di non essere molto invadente in questo, e se non ti va di rispondermi è okay. È solo che è da quando ti conosco che i miei pensieri e le mie domande su di te mi tormentano, come mai tu certe volte sparisci durante la notte? Te ne vai all'improvviso senza salutare nessuno. Solamente la notte in cui..abbiamo avuto quel rapporto, eri diciamo, tranquillo e sereno. Però io sento che c'è qualcosa che nascondi, un lato che nessuno sa di te." Non risponde subito al mio discorso e alle mie domande, poi dopo apre bocca e si decide a parlare.

"Non voglio parlarne qui, andiamo in questo bagno del bar, anche se è un luogo orribile per parlarne, voglio farti notare una cosa." Dice tranquillamente. Annuisco e lo seguo.

Dopo aver chiuso la porta si gira verso di me e sospira pesantemente chiudendo gli occhi. Nel frattempo mi giro verso lo specchio per vedere il mio stato facciale in questo momento, ma noto subito che nello specchio appaio solo io. Mi giro per vedere se Harry è andato via ma è proprio lì dietro di me con lo sguardo fisso sullo schermo del suo telefono. Di scatto mi giro di nuovo sulla mia immagine riflessa e Harry non appare.

Lancio un urlo e mi allontano istintivamente da lui e dallo specchio. Mi guarda con uno sguardo confuso e dopo essersi girato pure lui sull'oggetto che si riflette, realizza anche lui e si avvicina a me, invano. Cerco di allontanarmi ma lui mi blocca l'uscita.

"Stai ferma, posso spiegarti."

"T-tu, perché non.." Dico con il battito accelerato.

"Hai paura? Riesco a sentire il tuo respiro pesante e il battito del tuo cuore, che va a mille." La testa mi gira e sinceramente non riesco a capire e elaborare tutto ciò che dice.

"Non voglio parlarne qui in uno stupido b-bagno.." Senza obiettare mi prende la mano e sfreccia velocissimo in tutto il locale e successivamente nella strada fino ad arrivare in un bosco tetro, che io non ho mai visto. È buio, mette ancora più paura, in un certo senso. Ho paura di Harry invece.

"So che sicuramente sei scioccata dal fatto che la mia immagine non si riflette nello specchio, dal fatto che io sento tutto e che riesco a correre ad una velocità pazzesca. Sei la prima che ha notato questi particolari. Perché non faccio mai queste cose davanti alla gente. Durante la notte vengo sempre qui, in questo bosco, io amo la notte. È l'unico momento in cui possiamo davvero pensare a noi stessi, perché siamo soli. Succede a volte di sentirsi soli e fingere che va bene così. È troppo difficile dirlo, spiegare il perché di tutte le mie stranezze. Non lo sa nessuno, perché una volta che lo viene a sapere, o che lo scopre da solo, è morto. Però io in te ho fiducia, tanta, e devi andarne fiera perché io non mi fido mai di nessuno, non l'ho mai fatto. Sai qual'è la mia fonte di vita? Il sangue. È l'unica cosa che mi da un senso per andare avanti e per essere felice, oltre te. Il mio cuore non batte, io sono morto. Ho un udito perfetto, riesco a sentire il respiro delle persone, il battito cardiaco e il sangue scorrere nelle vene. Quando vedo un collo allo scoperto non posso fare a meno di pensare all'arteria e ai miei canini da sprofondare nella carne, è l'unica cosa che mi rende vivo. In realtà io ho 478 anni. Vivrò per l'eternità che per quanto può sembrare bella, è la cosa più brutta che esista. Rincominciare sempre tutto da capo." Dice Harry tranquillamente come se fosse una cosa normale.

"Che cosa?!" Non so cosa pensare, sembrano tutte cavolate, come è possibile?

"C-cosa sei Harry?"

"Ci puoi arrivare da sola." Dice guardandomi profondamente negli occhi.

"Tu..sei un vampiro?" Non capisco nemmeno quello che dico. Probabilmente nel caffè c'era droga pesante.

"Si. Amami o odiami, entrambi sono a mio favore. Se mi ami, sarò sempre nel tuo cuore. Se mi odi, sarò sempre nella tua mente." I suoi occhi piano piano diventano lucidi e realizzo che è la verità, o forse no.

Trovo un aggeggio tagliente per terra, in mezzo alle foglie. Lo raccolgo e mentre faccio un respiro profondo, lo passo senza pietà in tutto il braccio, facendomi male. Gli metto la ferita davanti agli occhi senza pensarci due volte.

"Non dovevi farlo Nina.." In meno di un minuto i suoi occhi diventano rossi e le sue vene attorno agli occhi diventano rossissime mentre i suoi canini si fanno sempre più evidenti. È la verità allora.

"Scappa!" Urla mentre cerca di allontanarsi da me.

"No! Io mi fido di te."

Questa frase lo tranquillizza e dopo qualche secondo mi viene lentamente in contro accogliendomi in un caldo abbraccio.

"Grazie." Sussurra tra i miei capelli.

"Vieni qua, sono stanco di parlare, ho voglia di sapere che sapore hanno i tuoi baci."

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