Nuovi ordini

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Il capitano della squadriglia locale si presentò in orario all'appuntamento.

Il generale decise di lasciarlo fuori ad attendere, nel lungo corridoio; gli piaceva far sentire il suo potere, anche sulle piccole cose: dopotutto, in quella città era la carica più alta del Sistema.

Quando il capitano entrò lui si fece trovare comodamente seduto dietro la possente scrivania di legno: era un pezzo unico, e era ancora più prezioso in un mondo ridotto in macerie come quello in cui vivevano. 

«Spero tu abbia buone notizie», gli chiese, senza nemmeno degnarlo di uno sguardo.

«Abbiamo eseguito il lavoro come da lei richiesto, generale. Nessuno può essere sopravvissuto all'esplosione.».

«Può andare, capitano.».

Il generale fisso il suo subalterno uscire dal suo enorme ufficio. Per una volta qualcosa sembrava essere andato secondo i piani, e quegli imbecilli su cui doveva fare affidamento avevano finalmente eseguito gli ordini senza combinare qualche casino.

Si alzò dalla scrivania, avviandosi anche lui verso la porta. Girò due volte la chiave, in modo da essere sicuro che nessuno potesse interromperlo, poi si avvicino al grande schermo appeso ad una delle pareti.

Lo accese. Lui poteva contare sull'energia elettrica, ed utilizzarla come meglio preferiva: anche questo era uno dei privilegi dati dalla sua posizione. 

A fianco allo schermo vi era un grosso computer portatile, dove il generale iniziò la procedura di connessione.

Qualche minuto dopo, ecco la risposta che attendeva. Lo schermo si animò e una apparve una donna.

«Buonasera generale, ha qualche novità?».

Il generale chinò leggermente la testa, per poi rispondere.

«Si. L'operazione è avvenuta con successo.».

«Molto bene generale, continui a comunicarci ogni avvenimento e resti pronto per nuovi ordini.».

Lo schermo si spense prima ancora che il generale avesse potuto dire una parola.

Second EarthWhere stories live. Discover now