-Inaspettato.

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"Lunedì! Ricordatelo! Portate della musica e mostratemi, convincetemi che dovreste avere un ruolo in Poinsettia," Madame Giry gridò e mosse euforicamente la sua mano. Deglutii. Emma mi spinse al suo fianco col braccio e mi inviò un sorriso dolce.

"Vieni," mormorò e mi tirò fuori dallo spogliatoio.

"Mostratemi! Convincetemi!" Isabelle imitò Madame Giry e fece ridere istericamente le sue amiche. Roteai gli occhi. Non avevo mai capito le persone che umiliano intenzionalmente gli altri, e probabilmente non lo farò mai. Anche se, tutti prendiamo in giro i nostri professori, è di più il principio. Si, Madame Giry era cattiva con me a volte, ma non lo faceva per umiliarmi. Anch'io avevo preso in giro i miei professori con Emma, ma in genere solo se erano stati cattivi nei nostri confronti. Come una specie di vendetta. Ma non era ciò che faceva Isabelle. Lei l'aveva fatto con uno scopo, così poteva essere al centro dell'attenzione delle altre ragazze, anche se non doveva fare molto per esserlo. Spaventoso che una persona così falsa come Isabelle, poteva avere così tanto potere sugli altri.

"Vieni a casa mia?" Emma dissi all'improvviso, e mi aspettava impazientemente sulla porta.

"Non posso. Jason mi sta venendo a prendere," Mormorai, per essere sicura che le altre non sentissero niente.

"Okay," Emma sospirò, quando uscimmo dallo spogliatoio.

"Siete tipo ragazza-ragazzo?" Chiese al momento.

Alzai le spalle con un sorriso.

"Non lo so," sorrisi.

Onestamente. Non lo sapevo. Ero abbastanza grande per non chiedere direttamente "Vuoi essere il mio ragazzo?" ma era ancora un po' confusionale.

Uscimmo dalla porta, e come stabilito Jason era alla fine delle scale.

"Ciao," dissi e posai una mano sulla sua spalla.

"Hey," sorrise e mise un braccio intorno a me. Il suo sorriso sparì quando vide Emma.

"Ci vediamo Christine," Emma sorrise e lasciò posare il suo sguardo su Jason.

"Jason," Emma disse tesa.

Jason annuì con la testa ad Emma in risposta. Corrugai le sopracciglia. Non era così che mi aspettavo che Emma conoscesse il mio... Si, beh ragazzo.

"Ciao Emma," dissi così che la strana atmosfera si dissolse.

Jason si girò col suo braccio intorno a me e andammo in direzione della sua auto.

"Cos'era quello?" Chiesi infastidita appena ci sedemmo nell'auto di Jason.

Accese il motore e fece del suo meglio per ignorare la mia domanda.

"Jason!" Sibilai.

"Si Christine, cosa c'è?" Jason sputò fuori come infastidito.

"Perché non hai detto ciao? L'hai mai incontrata?" Chiesi sconcertata, e guardandolo stupita. Cosa c'era che non andava ora?

"Jason rispondi-"

"Seriamente, basta!" Jason mi interruppe e mi guardò con la bocca aperta.

Gli diedi il mio sguardo da "ti odio" prima di guardare altrove, fuori dal finestrino.

"Christine," Jason mormorò appena si fermò al semaforo rosso. Posò una mano sulla mia coscia, e mi guardò per scusarsi.

Sollevai le sopracciglia e lo guardai.

"Dillo," dissi severamente.

"Mi dispiace," sospirò e si allontanò.

Annuii accettando le sue scuse.

Precious (Italian Translation)Where stories live. Discover now