CAPITOLO 16

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--Volevo solo dire che in questo capitolo i nostri cari patatini faranno cose. Se non lo avete ancora capito, io non mi faccio troppi problemi ad essere diretta, di qualunque argomento si tratti.
Bene, ora vado.
Chao.

Eren non lo fermò. Anzi, approfondì il bacio dopo pochi secondi, continuando finché non sentì in bocca un sapore metallico. Un rivolo di sangue scese al lato delle sue labbra, ma lo ignorò. Era troppo impegnato per preoccuparsi di un'insulsa goccia di sangue. Si staccò dopo quasi un minuto, ma fece in tempo a prendere solo un piccolo respiro, prima che il moro gli saltasse addosso una seconda volta, leccandogli le labbra là dove aveva affondato i denti poco prima, togliendo quanto più sangue possibile. Spinse il ginocchio tra le gambe del castano, godendo di più ad ogni suo sussulto o gemito. Spostò la sua bocca sporca di sangue dalla bocca del moccioso fino alla sua clavicola.
-L-Levi...- Eren strinse ancora di più le spalle del moro, lasciandogli di tanto in tanto qualche succhiotto sul collo, anche se ogni volta che cercava di fare qualcosa di più, il moro lo bloccava involontariamente, strusciando di continuo il suo ginocchio contro la patta dei suoi pantaloni.
-... cosa?- Il moro non smise di mordergli il collo e la clavicola mentre gli rivolgeva quella semplice parola. Non sapeva perché avesse quel vizio, ma gli veniva spontaneo l'istinto di mordere. Forse perché gli piaceva dominare.
Sì, solo dominare...
-Non qui. Andiamo in camera?- La voce del castano si fece ferma, smise di balbettare anche se continuava ad ansimare insistentemente. Levi mugugnò un 'no' sul collo del castano, continuando a morderlo.
Eren schioccò la lingua. Spinse via il maggiore e si diresse verso la sua stanza.
-Aspetta!- Si lamentò il moro, correndo verso il più piccolo e stringendolo fra le braccia.
-Così rovinerai il mio regalo di Natale!- Lo guardò con gli occhi umidi. Ci teneva così tanto?
-Allora te lo ripeto: andiamo in camera?- Eren lo prese per le guance, facendolo arrendere e facendosi trascinare in camera.
O perlomeno fino alla porta della camera.
Eren cadde di schiena sul tappeto che si trovava ai piedi del letto, Levi chiuse a chiave la porta e gli saltò di nuovo addosso, senza dargli il tempo di salire sul materasso. Strusciò la patta dei suoi pantaloni contro quella di Eren, facendolo eccitare sempre di più. Il castano fece per sfilarsi la maglietta, ma il più grande lo anticipò lanciandola non si sa bene dove. Cominciò a leccargli i capezzoli già violacei, facendolo gemere senza alcun contegno.
Eren prese fra le mani i capelli di Levi e cominciò a muovere i fianchi in un modo assurdo. Il moro ghignò, stupito da tanta audacia da parte di quel moccioso, il quale portò le mani verso la cintura dei pantaloni del maggiore.
-Non così in fretta, moccioso- Il moro gli prese le mani e le spostò verso l'estremità della sua maglia, che in men che non si dica finì sul pavimento come quella del castano. Levi ricominciò a baciare il petto abbronzato di Eren, che non voleva di certo restare sotto il maggiore senza far nulla. Iniziò anche lui, seppur in modo impacciato, a lasciare sul collo del maggiore qualche succhiotto. Il moro si lasciò sfuggire un piccolo gemito sul torace del più piccolo.
Di più...
Slacciò la cintura in cuoio di Eren, sbottonò i jeans e glieli calò fino alle ginocchia. Il castano si tolse le scarpe con un rapido gesto dei piedi in modo tale da potersi togliere i pantaloni del tutto.
Il moro iniziò a lasciare sul busto del minore una scia di saliva che arrivava fino all'elastico dei boxer. Li prese con i denti e li tirò via, lasciando il ragazzo sotto di lui completamente nudo e già grondante di sudore. Morse leggermente l'inguine di Eren, sorridendo non appena lo sentì agitarsi.
-Ti piace, moccioso?- Il castano si coprì gli occhi con il braccio non appena quelli di Levi si rifletterono in essi. Il moro schioccò la lingua. Non poteva fargli questo. Non doveva impedire a quegli occhi di vederlo, ci sarebbe rimasto malissimo se Eren avrebbe continuato a non guardarlo.
Si portò in avanti e tolse dal viso del ragazzo il braccio. Con la mano libera, Levi gli carezzò la guancia completamente rossa.
-Posso ancora fermarmi... se vuoi...- Il castano sorrise ed alzò leggermente la schiena, posando un piccolo bacio sul collo del semidemone.
-N-no... non fermarti...- Affermato ciò, allungò le braccia sino ai pantaloni del più grande e li calò.
Nel frattempo, il moro si abbassò e ricominciò da dove si era fermato, mordendo di nuovo l'inguine di Eren, che si riabbassò a terra levando la testa all'indietro.
Ancora...
Prese il membro del suo moccioso tra le mani, cominciando a stuzzicare il glande con la punta della lingua. Eren urlò senza cercare di darsi alcun contegno, afferrando i capelli di Levi in preda ad un attacco di iperventilazione.
Il moro aveva cominciato a calarsi i boxer con una lentezza snervante. Prese a mordere il membro di Eren con più voglia stavolta, penetrando la pelle delle sue cosce con le unghie affilate simili a quelle di un gatto. Il ragazzo venne quasi subito nella sua bocca, ma a Levi non interessava di quanto stessero sporcando [OuO]  in quel momento. Si mise in ginocchio, pulendosi la bocca e ghignando allo stesso tempo. Lasciò sulla bocca di Eren un altro piccolo bacio, che il castano approfondì nonostante il disgustoso sapore del suo sperma.
Le labbra del moro a quel punto si avvicinarono all'orecchio del minore e lo leccarono.
-Pronto?- Il castano si confuse più di quanto non fosse già.
Pronto per...
Levi gli cacciò in bocca indice e medio, inumidendoli ben bene.
"Oh cazzo..." nemmeno il tempo di formulare nella sua confusa testolina una frase completa, che il primo dito violò quella piccola apertura accompagnato da una dolorosa fitta al basso ventre.
Dalla bocca di Eren uscì un altro urlo, stavolta molto più acuto e lungo del primo.
-Eren?... vuoi che continui?- Il castano serrò gli occhi e digrignò i denti, ma annuì. Un secondo dito si aggiunse, ma Levi non fece altro fin quando non fu sicuro che Eren non si sentisse un po' più a suo agio.
Dopo qualche minuto, tolte le dita da quel piccolo anello di muscoli, si caricò le gambe del castano sulle spalle, godendo ad ogni grammo che sentiva aggiungersi.
Lanciò ad Eren uno sguardo indagatore, per poi ricevere un cenno della testa dal diretto interessato.
Inspirò prima di entrare completamente in lui.

Eren inarcò la schiena, urlando dal dolore con le lacrime agli occhi. Non era per niente bello! Per niente!

Cercò di sopportarlo, si tappò la bocca provando a trattenere le lacrime.
Resistere!
Un dolce bacio sul collo gli fece aprire gli occhi quel tanto che bastava per vedere il volto di Levi a pochi centimetri dal suo. Sorrideva, anche se le sue labbra tremavano leggermente, ma la cosa che lo colpì di più furono i suoi occhi: erano diventati gialli, un colore che dava sull'ambra.
-L-Levi... i... i tuoi o-occhi...- Il moro incastrò la testa tra il collo e la spalla del castano, respirando in modo affannoso.
-È il mio modo per mostrare che sto provando dolore fisico. Rilassati oppure smetto- Eren strinse ancora le sue spalle, lasciandogli sull'orecchio un piccolo morso.
Quando fu sicuro che il castano si fosse rilassato, Levi cominciò a muoversi. All'inizio il minore ebbe la tentazione di farlo fermare sul serio, ma alla fine il dolore venne sostituito dal piacere, dalla goduria, il Paradiso. Ansimava ininterrottamente. Era l'unico modo che reputava normale per mostrare al moro la sua felicità, in quel momento.
Levi toccò un punto in particolare che fece venire Eren subito dopo il maggiore.
Il castano si asciugò le lacrime, mentre il moro gli cadeva letteralmente sopra. Il ragazzo rise a quella reazione. Affondò il viso tra i capelli neri e sudati del maggiore, nascondendo un sorrisetto da ebete tra quei ciuffi morbidi e setosi.
-È stato il più bel regalo che mi abbiano mai fatto...-

In quel momento, posso giurarci, sul volto di Levi si stampò un piccolo ed altrettanto stupendo sorriso...

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Ommammamiaaaah!!!! *v*
Ma sono così pucciooosiiiiih~
*anche quando si stuprano -cit.*
Ahem... .-.
Chao :P
Che la Nutella sia con voi!~

DEATH!

Io Non Provo Amore! ||EreRi||Where stories live. Discover now