CAPITOLO 11

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Appannò il vetro della finestra, disegnandovi poi al centro un omino stilizzato utilizzando il mignolo. Sospirò sonoramente, buttando la testa all'indietro.

-Che. Noia!- Il cane lo guardò di sottecchi, tornando a sonnecchiare poco dopo.
Fuori il cielo era grigio e monotono, il che non aiutava.
Nemmeno la scuola aiutava.

"Chissà quali arti marziali e magie gli insegnano a quel moccioso, per farlo restare anche dopo l'orario di chiusura."
Appiccicò la guancia al vetro gelato.
Non capiva il motivo di far rimanere Eren a scuola per l'Algebra. E poi cos'era? Un nuovo tipo di arti marziali? Magia? Di sicuro, era una cosa stupida visto che non ne aveva mai sentito parlare.

Si alzò dal pavimento per andare in cucina. Non c'era un motivo preciso, semplicemente si annoiava. Da quando Kenny lo aveva rapito, a Levi non fu più concesso di uscire di casa e, di conseguenza, le cose da fare senza Eren erano diventate via via noiose e monotone. Lui doveva rimanere a scuola per le ripetizioni di quella materia stupida, il moro stava in casa a crogiolarsi nella noia più totale.
Non gli dava fastidio l'iperprotettività del ragazzo. Anche se non lo dava molto a vedere, era terrorizzato dall'idea di venire rapito una seconda volta, ma ancora più terrorizzato dal fatto che ad Eren sarebbe potuta succedere la stessa cosa.

-MA CHE NOIA!- Titan sobbalzò e guardò confuso il moro, che dalla cucina era passato di fronte al lettore DVD, e smanettava con la Play Station. Voleva ascoltare della musica, ma probabilmente non aveva prestato molta attenzione alle spiegazioni del più piccolo.

Si sentì un "crick" e il moro sobbalzò. Da quando quel coso rettangolare faceva rumore?
Ci bussò sopra un paio di volte, poi una scintilla da dietro di esso lo fece allontanare preoccupato. Lo aveva rotto. E se Eren si sarebbe arrabbiato? Lo avrebbe odiato? Lo avrebbe cacciato di casa?

-... merda- Mise la coda tra le gambe, abbassando le orecchie e stringendo le spalle.

La porta si spalancò, facendo entrare nel salotto un Eren stanco e anche raffreddato che buttò la borsa di scuola in un angolino e si tolse le scarpe.

-Sono a ca... perché sei per terra? Alzati, fa freddo.- Il moro obbedì, le orecchie ormai quasi confondibili nella chioma corvina.

-Che hai?- Fece il castano avvicinandosi, ottenendo l'effetto contrario da parte del moro.

-I-io? Niente... pe-perché lo chiedi?- Il più piccolo incrociò le braccia al petto.

-Stai balbettando. Tu non balbetti mai.- Beccato.
Il maggiore abbassò lo sguardo, prendendo un respiro profondo.

-Ho rotto... il DVD.- Fece indicando la Play.

-Cos... ma quella è una PS2. Era rotta da tempo. Il DVD è sotto.-
Levi vide Eren abbozzare un sorriso, che mutò subito dopo in una risata divertita. Il moro strinse i denti, incrociando le braccia e voltandosi dalla parte opposta, dando le spalle al castano, che smise di ridere all'istante.

-Come potevi pretendere che lo sapessi? E poi, non ho nulla da fare tutto il giorno!- Il minore sospirò sorridendo.

-Ti va di uscire un po'?- Il più grande voltò appena lo sguardo freddo verso il ragazzo, annuendo.

**********

Diede un altro morso alla brioche calda, facendo colare della cioccolata sul tovagliolo. Saltellava come un bambino, con gli occhi allegri, la bocca piena e le guance un poco rosse.
Più indietro, il moro, vestito a strati come le cipolle, mangiava in religioso silenzio il suo cornetto al miele. Non si notava, ma si stava divertendo. Finalmente era uscito da quelle quattro mura e si stava godendo un umido e tranquillo pomeriggio con quell'immaturo ragazzino. Non poteva chiedere di meglio.

Io Non Provo Amore! ||EreRi||Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang