Twenty-five.

1.6K 143 14
                                    

Quella notte non la avremmo dimenticata facilmente.
Il piano aveva funzionato, anche se con una piccola pecca.
Di sicuro la polizia era già sulle nostre tracce e per questo non avevamo un minuto da perdere: dovevamo uscire dalla città il prima possibile.
La macchina di Logan rallentò quando fummo in vicinanza del teatro.
"No amico, non qui, siamo troppo esposti" dissi parlando sotto voce. "Vai nel viottolo sul retro, c'è una porta anche , ed è sempre aperta"

Una volta dentro, mi affrettai a correre verso la biglietteria. Sapevo dove tenevano le chiavi, cosi non mi fu per niente difficile digitare la combinazione della cassaforte, estrarne una scatola quadrata ed estrarne tutte e quattro le chiavi.
Ti prego fa che vada tutto bene.
Cercai una borsina qualsiasi e fortunatamente ne trovai una attaccata alla finestra. La presi e iniziai a riempirla di tutte le banconote.
Fino ad un mese fa ero il ragazzo più buono e bravo sulla faccia della terra e ora... Ero fuggito da casa con una ragazza, ero stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, avevo fatto evadere una detenuta ed ora ero in fuga di nuovo.
A dire la verità, quel senso di avventura e pericolo iniziava a piacermi.
Tornai alla macchina con il malloppo, non prima di aver rimesso le chiavi a posto.
"Ci sei riuscito?" domandò Becky sporgendosi in avanti dal sedile posteriore.
Annuii. "Abbiamo cinquemila dollari in contanti" risposi con un sorriso soddisfatto.
"Bravissimo amore, sono cosí fiera di te" sussurrò la bionda prima di avvicinare le sue labbra alle mie e farle combaciare alla perfezione.
"Ehi piccioncini, qui c'è qualcuno che vorrebbe sapere dove si va, prima di essere sbattuto in carcere per omicidio"
A quelle parole, sia io che Becky ci staccammo e improvvisamente cadde un silenzio tombale.
"Intanto esci dalla città" dissi soltanto.

BECKY POV
Il telefono di Justin continuava a squillare e lui puntualmente non rispondeva.
Era quasi mezzanotte, ero stanca, stavo cercando di chiudere gli occhi e quella suoneria odiosa non me lo permetteva.
"Justin!" sbottai "spegni quel cazzo di cellulare".
Ma subito dopo mi corressi. "No, fermo, non spegnerlo"
Due occhi ambrati mi fissarono nel buio della notte.
"Cosa hai in mente?"
Rimasi immobile per secondi che sembrarono un eternità. Immagini continue mi attraversavano la mente a velocità impressionante.
Di punto in bianco sorrisi, e mi sentii stramaledettamente un fottuto genio.
"Ho un piano coi controcazzi"

"Quindi, se ho capito bene, dovremmo mandare un messaggio ai nostri genitori dicendo che stiamo bene e di non cercarci, eliminare i cellulari, andare in un qualsiasi aeroporto di una qualsiasi città ed andarcene via?"
La voce di Logan era perplessa.
Annuii cercando l'approvazione di Justin, la quale non tardò ad arrivare.
"Può funzionare, ma dovremo rivedere un piccolo passaggio" spiegò.
"E quale?"
"All'aeroporto di sicuro ci beccheranno. Dobbiamo passare inosservati in qualche modo" disse con un leggero velo di insicurezza.
"Oh, ma ci avevo già pensato. Vi dirò cosa ho in mente quando arriveremo nella città dalla quale partiremo. Ora dovreste scrivere ai vostri genitori" suggerii.
Logan arrestò l'auto vicino a un bar ancora aperto.
Vidi i due ragazzi digitare velocemente sugli schermi dei loro IPhone, dopo di che ripartimmo.
Con un solo pulsante, il moro al volante abbassò tre finestrini, uno anche vicino a me.
"Okay, al mio tre molliamo i telefoni sull'asfalto, anche tu amore" disse Justin voltandosi a guardarmi.
Con un cenno gli dissi che avevo capito e che ero d'accordo con la sua idea.
Quella strada era trafficata da paura anche a quell'ora: due secondi, e dei cellulari non sarebbe rimasto più nulla.
"Uno, due... tre!"
Lasciai la presa dello smartphone e ritrassi il braccio all'interno dell'auto. "Bene, il primo passaggio è andato" esclamai soddisfatta.
"Giá, speriamo che fili liscio anche tutto il resto" affermò Logan speranzoso.

Saver || J.B. {Conclusa} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora