Twenty-three.

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"Logan, devi aiutarmi! Vedi di rispondere o ti spacco il culo appena ti vedo!"
Da dieci minuti ormai stavo cercando di parlare con lui, senza riuscirci. Avevo lasciato cinque messaggi sulla sua segreteria e ancora non mi aveva richiamato.
Riattaccai nuovamente, incazzato nero, e gettai con violenza il cellulare sul letto.
Avevo bisogno del suo aiuto per liberare Becky, dopodiché avremmo lasciato la città. Per sempre, che i miei lo volessero o no.
Avevo già in mente un piano.
Di solito non mi piace trasgredire le regole, e non sono neppure un criminale, ma quando ci vuole, ci vuole.
Becky non avrebbe più dovuto passare sei mesi in riformatorio, perché adesso aveva me.

Mentre ripensavo a ciò che avevo escogitato, il telefono finalmente squillò.
"Spero che tu abbia un valido motivo per non aver risposto a tutte le chiamate che ti ho fatto!" ringhai rispondendo.
"Ehi, Justin calmati! Ero a pranzo con i miei, dai miei nonni. Sai come sono riguardo allo stare a tavola..."
"Si, si okay, va bene, d'accordo. Comunque mi devi aiutare!" dissi in tono fermo, senza nessuna voglia di ascoltare le sue ragioni.
"Se questo comporterà avere gli sbirri attaccati al culo, scordatelo!" rispose tranquillamente.
Sbuffai passandomi una mano tra i capelli.
"Logan ti prego, devo tirare Becky fuori dal riformatorio" dissi, sfoderando le mie capacità melodrammatiche.
"È minorenne Justin, non ha nessuno, è obbligata a stare li" replicò il ragazzo dall' altro capo del telefono.
"Lei ha me. D'ora in avanti starò io al suo fianco, perché nessuno vuole capirlo?"
In quel momento stavo parlando più a me stesso che al mio amico.
Dopo eterni secondi di silenzio, la voce di Logan tornò a riempire l'aria, preceduta da un leggero sospiro di arresa.
"Spara il tuo piano. Ti ascolto."

BECKY POV

Stavo dirigendomi nella stanza delle visite. Una delle guardie mi aveva avvertito che un ragazzo biondo mi stava aspettando per parlarmi.
Sorrisi capendo subito chi fosse.
Appena entrai, Justin mi fece segno di mettermi sulla sedia di fronte a lui, non di fianco.
"Ciao amore" sussurrò lasciandomi un bacio casto sulle labbra e facendomi una carezza sul viso. "Come procede qua dentro?"
Sbuffai scuotendo il viso e presi la sua mano tra le mie. "Davvero male Justin. Le guardie mi trattano bene, questo si, me le mie compagne di stanza sono odiose. In più mi manchi da morire e non posso sopportare il fatto di non vederti per più dieci minuti. Io impazzisco se non sei con me."
Una lacrima di tristezza mi rigo la guancia, ma subito il ragazzo la asciugò facendomi sorridere.
"Non dovrai più preoccuparti per questo piccola mia. Stasera ti faremo uscire da qui"
A quelle parole mi rallegrai all'istante ma in un batter d'occhio pensai alle conseguenze.
Cosa aveva in mente? E se fossimo finiti nei guai? Se qualcuno si fosse fatto male? Se Justin si fosse fatto male .
"Cosa hai in mente? E poi... 'Ti faremo uscire da qui' tu e chi?" chiesi guardandolo con un misto di perplessità e curiosità.
"Logan ci aiuterà" rispose guardandomi dritto nelle pupille. "Adesso dimmi, quando spengono le luci all'esterno? Lo sai?"
Ci pensai un attimo. "Verso le dieci credo"
"Molto bene, e quante guardie ci sono a quell'ora in cortile?"
Mi arrotolai una ciocca di capelli tra indice e medio. "Bah, non saprei. Due, tre. Ma vuoi dirmi qual'è il piano?"
Justin si inumidí le labbra prima di iniziare la spiegazione.
"Per le dieci io e Logan saremo sul retro dell'edificio. Apriremo un passaggio per te attraverso la rete metallica con delle cesoie o qualcos'altro, ancora non ho pensato a questo. Ma tu dovrai inventarti qualcosa per poter uscire, chiaro?"
L'idea sembrava buona. Mi piaceva, ma avrebbe funzionato?
"Dovrai stare molto attenta a non essere seguita e a non farti vedere dalle guardie di controllo"
"Come farò a capire da che parte siete?" domandai con sempre più adrenalina in corpo.
"Ti faremo un segnale. Con una luce laser o con un..."
Il biondo venne interrotto da una voce alle mie spalle che annunciava che il tempo per le visite era scaduto.
"Lo capirò da sola. Stai attento"
Mi abbracciò dopo essersi alzato e all'orecchio mi sussurrò "Alle dieci, non tardare. E non portare niente con te"
Gli lasciai un dolce bacio sulle labbra e mi allontanai.

JUSTIN POV

"Dove vai Justin?" chiese mia madre vedendomi salire le scale in fretta e furia.
"A fare una doccia" risposi. Questa volta era vero, non stavo mentendo.
"Oh bravo. Fai bene, ma datti una mossa che tra un'ora dobbiamo essere a cena con gli Hale"
Cosa??
No non può essere. Non posso andare a quella cena o salterà tutto.
"Quando volevate dirmelo?" ringhiai.
"Il più tardi possibile, in modo tale che se mai avessi avuto strambe idee, saresti stato costretto a non metterle in atto." rispose mio padre facendo capolino dal salotto.
Ah fantastico! Perfetto, proprio ciò di cui avevo bisogno.
Okay calma, andrò a quella cena e alle nove e mezza me ne andrò inventando qualcosa. Non ho altra scelta.
"Non avevo in mente nessuna idea quindi... Giacca e cravatta?". Mi mostrai il più naturale possibile per non destare alcun sospetto.
"Giacca e cravatta" assentí l'uomo.

Dopo essere uscito dal bagno, con solo un asciugamano avvolto attorno alla vita, aprii la cabina armadio e subito ni ricordai della prima volta che avevo portato Becky a casa mia e fummo costretti a chiuderci li dentro per non farci beccare da mio padre.
Sorrisi a quel lontano pensiero.
Presi il completo che mettevo ad ogni cerimonia o occasione importante e lo sistemai sul letto.
Nel frattempo mi asciugai i capelli e, una volta asciutto, mi spruzzai un po' di Dior.
Indossai il completo, avvertii Logan dell'inconveniente e che avrebbe dovuto venirmi a prendere lui davanti al ristorante, di conseguenza scesi le scale e raggiunsi i miei genitori.

_______

"Quindi Justin, lavori sempre a teatro con i tuoi genitori?"
Il signore Hale mi guardava curioso e aspettava una risposta alla svelta, ma i miei pensieri erano rivolti altrove.
"Ehm, si"
Il tempo scorreva in fretta. Tra pochi minuti Logan sarebbe arrivato a prendermi. Dovevo muovermi.
"Scusatemi ma devo proprio andare in bagno. La vescica chiama" esclamai ridendo leggermente ed alzandomi. "Ci metto un attimo"
Passai in mezzo ai tavoli con disinvoltura e, giunto a debita distanza dal gruppo, girai a destra anziché a sinistra ed uscii dal locale.
Con mia sorpresa la macchina di Logan era già li con i fari accesi.
Salii velocemente accanto a lui e gli feci cenno di partire.
"Andiamo a salvare la principessa in pericolo" disse accelerando, ed io sorrisi.




SPAZIO AUTRICE
Non so voi ragazze, ma questo capitolo mi piace tantissimo.
Ovviamente ho dovuto staccare in due parti perché se no veniva troooooppo lungo, quindi nel prossimo capitolo ci sarà la messa in atto del piano di Justin.
Speriamo funzioni ❤
Aspetto i vostri pareri come sempre.
Tanti bacini cucciolosi ❤❤

Saver || J.B. {Conclusa} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora