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《Amber! Smettila cazzo!》dice Trevor, abbastanza arrabbiato.

Devo dire che lo sono abbastanza anche io! Non posso sopportare questa ragazza, soprattutto ora che fa parte del giornalino.

《Allora? Cosa ci facevate voi due, insieme, nella stessa macchina? Non eravate amici prima, o sbaglio? Avete una relazione segreta, di cui non ne è a conoscenza nessuno? Da quanto state insieme? Quanto sta durando?》Amber è sempre stata così.
È una ragazza molto carina, capelli castano/biondi, lunghi e ricci.
Non capisco perché debba ridicolizzarsi così. Lo fa solo per attirare attenzioni? O per esserne al centro? Davvero non capisco che gusto ci trova. Non ne ha bisogno.

《Amber smettila! Né io né Trevor dobbiamo dare spiegazioni a nessuno. Non stiamo insieme. Gli ho solo dato un passaggio a scuola perché la sua macchina non partiva. Fine della storia! Adesso fammi andare per favore.》Le rispondo, chiaramente irritata.

《Giuro che se comincia così, e continua per tutto l'anno gliela rompo quella macchina》dico a Trevor, che si è offerto di accompagnarmi all'armadietto, visto che alla prima ora abbiamo lo stesso corso: matematica.
Io mi chiedo, come fanno gli studenti, che già di per se odiano il lunedi, fare matematica alla prima. Io voglio dire, ma siete pazzi??

《Dai Barbie, staremo a vedere che succede》mi risponde con noncuranza.

《Va beh, se lo dici tu. Dai andiamo che facciamo tardi》

《E va bene, miss perfettina》mi canzona lui

《Non sono una perfettina, smettila》

《Andiamo va!》E dopo aver detto ciò, mi mette il braccio intorno al mio collo. Nonostante io provi ad allontanarlo, o togliere il braccio, lui non ne vuole sapere di spostarsi. Quindi entriamo in classe così.

Non appena entriamo, ci guadagnamo delle occhiate da parte di tutti.
Alcuni sono sorpresi, delle ragazze mi guardano in cagnesco, alcuni hanno lo sguardo indifferente, e altri ancora sono un misto di indifferenza e sorpresa.
Arrossisco di colpo. Non riesco a guardare nessuno in faccia, sono troppo in imbarazzo.

《Ma che avete tutti da guardare?!》grida ad un certo punto Trevor. Immagino mi abbia vista in faccia..
Detto ciò, tutti si girano, e tornano a fare quello che stavano facendo prima che noi entrassimo.

《Grazie》gli sussurro per evitare che qualcuno ci senta.

《Di niente》mi fa l'occhiolino mentre si siede nel banco vuoto vicino al mio

《Fai pure eh》

《Sisi tranquilla》

《Guarda che se continuiamo a comportarci così, poi gli altri si faranno una cattiva idea su di noi, e preferirei evitare》Dico con una voce che è un misto tra imbarazzo e ansia.

《E quindi? Che problema c'è? Noi due sappiamo come stanno davvero le cose, non ci deve importare di cio che pensano gli altri. Poi se gli vuoi dare retta sono fatti tuoi》dice con molta sicurezza di sé

《Si.. hai ragione》

Poco dopo suona la campanella, e non c'è traccia del prof di matematica. Speriamo non ci sia. Speriamo non ci sia. Speriamo non....

《Buongiorno ragazzi》

Se va beh, la solita fortuna che ho.
Spero solo che non mi chiami a fare gli esercizi alla lavagna, altrimenti sono fregata.

Love me againWhere stories live. Discover now