Chapter eight

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JULIE'S POV
"Mi spieghi perché sei qui?? Vattene!!"

Non potevo crederci, quel bastardo era venuto fin qui per "conquistarmi" di nuovo.

Povero illuso.

Per me era una storia CHIUSA.

Anche se vederlo dopo un po' mi aveva fatto uno strano effetto.

Pensavo di non incontrare più i suoi occhi scuri.

Quegli occhi che mi avevano fatta innamorare perdutamente di lui.

"Io ti amo cazzo! Mi sono accorto tardi di provare ancora dei sentimenti forti per te! Rimediamo!" Disse avvicinandosi a me.

"NO! Te ne devi andare!!" Gridai forte contro di lui.

"Andiamo a parlare fuori." Disse con tono duro e mi afferrò per un braccio.

"Lasciala subito in pace o giuro che ti farò veramente male"

Alzai gli occhi e vidi la figura di Cameron davanti a me, con lo sguardo assottigliato e i pugni stretti lungo i fianchi.

"Chi cazzo sei tu?? Cosa vuoi?? Devo sistemare le cose con la mia ragazza" Ringhiò Stiles.

"La tua cosa? Ma fammi il piacere!" Cameron scoppiò in una sonora risata mentre non staccava lo sguardo da lui.

"Vattene mezza sega, altrimenti chi ti farà male sarò io" Disse spavaldo il ragazzo che ancora mi teneva stretto il braccio.

Cameron assottigliò nuovamente lo sguardo ma stavolta aveva il fumo che gli usciva dalle orecchie.

Era furioso.

Si avventò contro Stiles e gli tirò un pugno in pieno viso.

Lui mollò subito il mio braccio e cadde a terra.

Stiles si rialzò velocemente andò addosso a Cameron e cominciarono a picchiarsi.

Io presa dal panico corsi da Nash e Matt a chiedere aiuto.

I due finalmente separarono Cameron e Stiles con la forza mentre si dimenavano.

"Chi sei tu?? Lasciami!!" Gridò Stiles contro Matt.

"Andiamocene" Disse Nash a Cameron ed io li seguii.

"Dove cazzo stai andando Julie?? Tu devi stare con me!!" Gridò ancora sotto la presa del mio amico.

Non mi voltai neanche e sgattaiolai fuori dal locale con loro.

"Devo andare ad avvisare gli altri" Disse Nash appena fuori dal locale.

"Ci penso io a lui.." Sorrisi a Nash e lui ricambiò.

Lui rientrò dentro ed io mi voltai.

Cameron era appoggiato al muro che fissava il vuoto, con la camicia stropicciata, il sangue che gli scendeva dal naso, uno spacco sul labbro inferiore e vari lividi.

Stiles ci era andato giù pesante.

Mi avvicinai a lui a piccoli passi e quando me lo ritrovai a pochi centimetri ebbi il coraggio di guardarlo negli occhi.

"Cam.." Gli alzai il volto in modo che potesse guardarmi.

"Grazie.." Gli sorrisi lievemente.

Lui mi prese per i fianchi, mi avvicinò a se e appoggiò la sua fronte sulla mia.

Io appoggiai le mani sulle sue spalle e chiusi gli occhi.

Ci rilassammo per alcuni istanti e poi alzai il viso di poco.

CHOOSE YOUR STORY. || CAMERON DALLAS #WATTYS2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora