Prima Del Cambiamento

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Mi svegliai tutto sudato quel giorno credo di aver fatto un incubo, era particolarmente presto quel giorno, guardai l'orologio era tutto nero con il simbolo della dodge al interno, segnava le 5:30 A.M. mi svegliai cercando di non svegliare nessuno in quella casa, mi incamminai nel corridoio buio, passai davanti alla porta di Jeff è iniziai a sentire un rumore che mi fece ridere, lo sentivo russare, sembrava un camionista, feci una piccola risata e continuai a camminare scesi piano piano le scale è entrai in cucina, iniziai a girovagare per la cucina aprendo tutti i cassetti, trovai dei pancarré è della Philadelphia, presi un coltello e iniziai a spalmare la Philadelphia, non appena finii in cucina entrarono Jane, e Toby,

erano diversi da ieri, sembravano quasi normali, Jane era senza maschera, aveva una pelle bianca come quella di Jeff i capelli erano neri ma sembrava che indossasse una parrucca, aveva un pigiama molto buffo, era rosa con dei piccoli unicorni color arcobaleno, era uno di quei pigiami a pezzo unico,

poi vidi Toby era un ragazzo normalissimo, aveva i capelli castani, occhi verdi, due labbra molto sottili ma non troppo, indossava un pantalone di pigiama grigio è indossava una canotta, non so come facesse a essere a maniche corte dato che eravamo a dicembrè, solo ora vidi il suo fisico aveva delle spalle molto definite e un petto che invidierebbe chiunque, e anche delle braccia abbastanza grandi, lo invidio tantissimo io sono un ragazzino ne troppo grosso ne troppo magro, ero normale, avevo l'ombra di qualche addominale ma niente di che. La reazione che ebbero quando mi videro fu di sorpresa, li guardai imbarazzato, passarono svariati, secondi fino a quando la ragazza parlò
J:Ben svegliato Micheal, dormito bene? Hai avuto incubi o roba del genere?
Ora che ci penso feci un incubo.

Ero a casa, c'era mia madre davanti a me era girata di schiena, era viva mi stava cucinando un paio di frittelle con la nutella, mi misi a sedere e iniziai a mangiare, mentre addentai la mia amata frittella mi chiamò mia madre alzai lo sguardo, sentì lo stomaco in subbuglio, la faccia di mia madre era tutta sporca di sangue, era proprio come la vidi quella notte, prima di lottare contro Jeff, la sua gola continuava a sgorgare sangue, la sua mascella era distrutta, i suoi occhi erano bianchi come quelli dello zombie, inizio a parlarmi,
M: Sono così per colpa tua, sei stato inutile, non ti sei accorto di nulla, le mie urla e le sue risate, bastardo è colpa tua. Disse mentre iniziai a sentire i miei occhi gonfi e bruciare, le lacrime iniziarono a scendere velocemente

Io: Io... io non so perchè non mi sono svegliato... sembravo svenuto.
Non mi fece finire di parlare che mi saltò addosso e con le mani iniziò a graffiarmi tutta la faccia iniziai a urlare, fino a che non la mia voce non uscì più, lei era sempre sopra si me mi graffiava la faccia, dopo poco smise mi prese la lingua è me la tirò con forza fino a staccarla, non potevo più parlare, avevo la faccia in fiamme sentivo il sangue uscire dalla pelle, il dolore era insopportabile, poi la vidi mettere due dita nei miei occhi fino a cavarli, cercai di urlare ma non riuscivo a lavoro finito si alzò dal mio corpo si avvicinò al mio orecchio e sussurrò" ora soffrirai come ho fatto io" la sentii allontanare, prendere un qualcosa di metallo e riavvicinarsi, senti un qualcosa di rovente appoggiarsi sul mio petto, bruciava tantissimo ma non riuscivo ad urlare, iniziai a vedere di nuovo ma non nel mio punto di vista ma in 3° persona

Un Amore Folle Alla CreepyhouseWhere stories live. Discover now