08. Senza te non sono nulla.

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POV'S MIRKO.
Vedo un gruppo di persone che stanno vicino alla piscina così decido di andare.

Chissà dov'è finita Giorgia.

Vado e tutti mi guardano come se gli facessi pena.

"Che è successo?" Domando a Giacomo.
Se ne va impaurito e domando a Ludovica.

"Che è successo?"
"A quanto pare hanno annegato Giorgia..ed è stata Angela."
"Cosa?" Sono scioccato.
"Eh si..non so se respira ancora perché è stata affogata.."
"Oddio."

Mi sposto tra la folla e vado da Giorgia.

La vedo lì a terra.

"Spostati.." Dico alla prima persona che vedo.
Cerco di fare la respirazione bocca a bocca ma niente..

Digito il numero dell'ambulanza e la portano via.
Volevo salire anche io lì con lei ma non ne lo hanno permesso.
Che stronzi.

Cerco Angela ed eccola lì.

"Mirko, ti giuro che non ho fatto niente!"
"Ma stai zitta va. Non ti permettere più. E non le torcere nemmeno un capello."

Me ne vado da questa festa di merda con Giacomo e Ludovica.

Torno a casa e sono solo.
Ancora non è tornata mia nonna.
Non so' che fare.

Se c'era Giorgia stavamo qui insieme..
Ma è al Bambin Gesù.

Verso le 3 di notte mi addormento e spero che non stia male Giorgia.

La mattina seguente mi sveglio con la luna storta ma non vado a scuola.

Mia nonna è andata fuori con il nonno e sono rimasto solo.

Esco di casa e faccio qualche giro in piazza campo de' fiori.

Vedo un negozio di fiori e decido di comprarli per lei.

Le ho comprato un mazzo di rose rosse.
Spero le piacciano.

Più tardi vado in un negozio di vestiti e le compro le vans con i miei soldi.

Diceva che le vorrebbe avere.
Così gliele comprate io.

Ritorno a casa e mangio un pacco di patatine per pranzo.

Sì, non so per niente cucinare.
Sono un imbranato lo so.

Verso le 16:30 mi avvio per andare da Giorgia in ospedale.

Chiedo all'infermiere in che stanza si trova così vado.

Per fortuna la trovo sveglia e vado da lei.

"Amore." Le dico.
"Ehi." Dice scendendo il letto e saltandomi in braccio.
"Come stai? Insomma per ieri.
"Ma bene credo, tra mezz'ora esco, finalmente."
"Meglio."
"E quelli?" Dice indicando i fiori e la busta.
"Per te."
"Aw, le vans!" Dice felicissima.
"Sii."
"Grazie."
"Di niente, vuoi stare da me?"
"No non posso..devo andare a casa mia."
"Ah okay, che facciamo?"
Domando.
"Non so ahah."

Prendo il cellulare dalla tasca del mio jeans e ci facciamo un sacco di foto.

"No dai a me piace questa dove sorridi." Mi dice.
"Mannò sembro un ebete."
"Allora shh."

Mi prende dal mento e scatta la foto mentre ci baciamo.

"Ti va bene questa?"
"Sì." Rispondo.

La fisso come faccio sempre.

I suoi occhi verdi fanno invidia al mondo.
Per non parlare di lei.
La persona che mi ha rubato il cuore.
C'è poco da dire.
Il suo sorriso mi frega, ancora.

"Cosa c'è?" Domanda.
"È che ogni giorno mi innamoro sempre di più."
"Di?"
"Te."
"Sei troppo dolce." Mi dice.
La bacio.

Usciamo da questo ospedale e la accompagno a casa.
"A domani." Mi dice.
"A domani." Rispondo per poi baciarla.

POV'S GIORGIA.
Entro in casa e saluto mio padre.
Lui non sa' niente di tutto questo..per fortuna.
Altrimenti mi avrebbe bombardato di troppe domande.

Comincio a studiare e mi addormento.
Tutti questi verbi tedeschi..

Sento il mio cellulare squillare e rispondo con la voce assonata:
"Giorgia stai meglio? Sei ritornata a casa?"
Ah è Ludo.
"Ehi ciao, si sono a casa e sto meglio."
"Meno male. Vogliamo uscire?"
"Sì che ore sono?"
"Le 17:15."
"Ah ho dormito così poco? Ci vediamo tra mezz'ora davanti la villa."
"Okay, ciaoo."

Chiudo la chiamata e mi preparo.
Scendo giù ed esco.

Aspetto Ludo ed arriva.
Usciamo per Roma e mangiamo fuori.

****
Sono stanca. Non riesco a dormire.
Sono le 4 di notte e non ho chiuso occhio.

Decido di scappare di casa per qualche oretta.

Vedo Mirko(?) con due uomini con il passamontagna.

"Mirko!" Lo saluto.
Saluta quei due e viene verso di me.
"Ehi. Che ci fai in giro a quest'ora?"
"Non ho sonno."
"Ah okay, andiamo a fare un giro."
Stiamo fino alle 6:30 e mi viene sonno.

Mi addormento sulla panchina della villetta e Mirko mi porta a casa sua.

Dormiamo ancora insieme.
Non possiamo stare lontani.

Forse è destino.
Senza te non sono nulla, Mirko.

R(e)(si)s(ti)(amo). •MIRKO TROVATO•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora