Eren (16)

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Siamo seduti ad un tavolino in stile rustico fuori la gelateria, intenti a gustare le nostre coppette.
Ci sto pensando da quando siamo arrivati, così decido di dirglielo -Si mi piace un uomo- infilo in bocca un altro cucchiaino stracolmo di gelato.
A quelle parole quasi le cade la coppetta di mano e si fa improvvisamente attenta ed euforica.
-È sei mesi più o meno che me ne sono accorto, all'inizio pensavo fossi solo curioso visto che mi appariva molto misterioso, chiuso, silenzioso, poi però piano piano anche Armin ha notato che lo fissavo con troppo interesse e così... non so mi sono accorto di sentirmi strano ogni volta che lo vedevo-
Mi guarda con un sorriso a trentadue denti e improvvisamente la mia faccia avvampa cosciente di essermi lasciato troppo andare nella descrizione.
-E chi sarebbe questo lui che ti ha fatto tanto perdere la testa?- domanda posando la coppetta.
-Il tuo vecchio vicino!- sputo tutto d'un fiato. La sua faccia è un misto fra la sorpresa e lo sconvolto.
-Scherzi? Levi Ackerman? Ci credo che lo hai trovato Misterioso e bla bla bla, è una mummia!-
Alla sua affermazione scoppio a ridere cercando di non sputare il gelato che ho in bocca -Beh ci sto provando con lui da solo una settimana- dico tornando serio.
-Significa che state insieme?-
Annuisco e la vedo agitarsi -O mio dio Eren è meraviglioso! Finalmente, pensavo prima o poi ti fossi fatto prete-
Alla sua affermazione mi parte una smorfia e rimango un po' stupito, pensavo avesse cominciato con "devi dirlo a papà" o "o mio dio sei Gay?" oppure "ma ti rendi conto? Quella mummia?".
Sono fortunato -Non ti sembra strano? Insomma siamo uomini- dico.
-Trovo più strano il fatto che tu sia arrivato a vent'anni prima di provare interesse per qualcuno- mi stampa un bacio sulla fronte.
-Ohh, andiamo! Ancora con questa storia?- finisco la mia coppetta.
-Guarda che non è normale, posso capire che non ti sia mai fidanzato, che nessuna ti piacesse, ma possibile che dal liceo fino ad oggi non ti sia piaciuto guardare le ragazze o a questo punto i ragazzi? Neppure uno o una che ti attirasse di più?-
La guardo di traverso e sbuffo -No! E se anche fosse non lo direi a te-
Ridacchia -Lo so che non dovrei chiedertelo ma... siete già arrivati al proibito?-
Per poco non mi strozzo con la mia stessa saliva -Ma che domande sono?-
Avvampo dall'imbarazzo, come se fossi stato colto nel segno, e non so perché visto che non c'è stato nulla.
-Lo so, lo so, ero solo curiosa-
-No, ancora nulla, ci frequentiamo solo da una settimana-
-Io con Kei...- le tappo la bocca prima che ne possa uscire qualche volgarità e la guardo male aspettando di togliere la mano quando fossi stato certo che non avesse continuato -Okay, okay, interessante ma tu non devi tornare? Non hai nulla da fare?- dico sprucido.
-E tu? Hai da fare?- mi guarda sorniona -Giuro che non mi confido mai più con te- le dico imbronciato.
Mi alzo e mi avvio lungo il tragitto mentre Mikasa ancora intenta a ridere corre verso di me, si appende al mio braccio e ci dirigiamo verso casa sua a piedi.
Quando arriviamo saluto Mikasa e poi Kei promettendo di passare di tanto in tanto a trovarli, ovviamente solo per fargli piacere, non ho assolutamente voglia di andare a disturbarli, anche se si trattasse di una volta all'anno, se mi invitassero loro sarebbe un altro paio di maniche.
Mentre passeggio per la strada intento a tornarmene a casa la musica delle mie cuffie si abbassa e mi avvisa della presenza di un messaggio <<Moccioso dove cazzo sei? L'esame finiva alle quattro, sono le sei!>> non mi ci vuole molto per capire chi fosse.
Gli rispondo subito <<Hai così tanta voglia di vedermi?>> sorrido e mi copro con la sciarpa per non sembrare pazzo alla gente che sorpasso, è molto più facile parlargli per messaggio, non mi sento a disagio sotto quegli occhi magnetici che si ritrova.
<<Non prendermi in giro moccioso>>
Affretto il passo e una volta arrivato entro nel mio appartamento mettendomi qualcosa di comodo al posto di questi maledetti vestiti formali e aspetto un suo segno.
<<Vieni tu da me stasera>>
Mi spunta un sorrisone che cerco di reprimere in ogni modo <<Ma mi sono appena cambiato!>> faccio finta di essere contrario per vedere la sua reazione che devo dire non è molto dolce <<Moccioso muovi il culo o vengo a prenderti io anche se ti trovo sul cesso>>
Si, se ve lo state chiedendo, lui è sempre così dolce e affettuoso.
Davvero non mi va di vestirmi quindi mi presento davanti la sua porta con solo un maglione a coprirmi anche le gambe, suono subito e sento delle imprecazioni, dopo di che mi ritrovo qualcosa di vivo e morbido accarezzarmi le caviglie che prontamente afferro e porto all'altezza dei miei occhi, occhi che mi somigliano molto, sembra quasi di guardasi allo specchio, è una palletta di pelo nero che sembra quasi mi sorrida -Hai un gatto?- domando stupito, non lo avrei mai fatto tipo da animali domestici.
Non risponde, semplicemente si siede sul divano e continua a fumare la sua sigaretta.
Il suo appartamento non è molto diverso dal mio, lui però ha un arredamento a scacchiera che brilla, sembra lucidato e pulito in ogni angolo, facendo apparire il nero molto elegante e il bianco nuovo e sgargiante.
Non avevo dubbi nel trovare tutto molto in ordine ma addirittura la tasca per infilare il telecomando che non avevo mai visto... guardando bene noto anche un blocchetto con un disegno molto bello sopra che però d'un tratto viene sostituita dalla visione di un Levi molto, molto malizioso.
Mi guarda per dei minuti che mi sembrano infiniti, poi gli compare una smorfia agghiacciante che mi fa partire delle scosse su per la schiena.
-Moccioso, perché non mi racconti com'è andato l'esame?- fa per avvicinarsi.
Non faccio in tempo a rispondere perché le sue labbra si appropriano di me.

Hi people!
Ragazzi sono in uno sconforto totale 😩 ...   Apro questo capitolo e con mio grande terrore noto che l'ho cancellato! E dire che era uno dei capitoli meglio riusciti 😭
Eh va beh, quindi ora sono qui a RIscrivere questo capitolo sperando che vi piaccia comunque, ho provato a riconciliare quello che ricordavo ma non è venuto molto uguale.
Ci si sente.
Chu~💙

Il mio primo amore Onde histórias criam vida. Descubra agora