1. In viaggio per il Texas!

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«Chris, quanto manca ancora?» chiesi impaziente.
«Credo che tra due ore dovremmo già atterrare!» mi assicurò.

Questo è Christopher, occhi profondamente verdi, capelli sempre ricci spettinati di un castano scuro intenso e talvolta con un ciuffo che sporge sulla fronte; è uno di quei ragazzi simpatici e dolci che tiene compagnia e ti strappa un sorriso quando serve. E' sempre lì a documentare tutto, è un appassionato di fotografia e non vede mai l'ora di aggiungere un nuovo viaggio alla sua vasta collezione.

«Volare è bello, ma l'attesa è davvero pesante, penso che mi cimenterò in un bel riposino. Svegliatemi quando saremo atterrati» risposi assopita.
«Sempre la solita dormigliona» ribatté Megan ridacchiando.

Questa invece è Megan, capelli castano scuro e dei bellissimi occhi cioccolato. E' la mia migliore amica in assoluto, con lei ho seriamente condiviso tutto dai segreti ai vestiti. E' una ragazza semplice, sa ascoltare ed è sempre disponibile per qualsiasi cosa.

«Non penso abbia di meglio da fare in queste due ore Meg, da quando siamo saliti sull'aereo non ho ricevuto un messaggio da mia madre, non so come faccia ad essere così sicura e spensierata. Quella donna mi stupisce ogni giorno che passa!» partì la mia risposta preoccupata.
«Vedrai, chiamerà non appena saremo atterrati» rispose incoraggiandomi.

Così mi addormentai, Chris se ne stava a riprendere e a documentare ogni minimo dettaglio, mentre Meg si attingeva a leggere un libro.

La voce di Meg mi distolse dal sonno: «Sveglia Kailey, siamo arrivati!»
«Di già? Eppure sembra di aver dormito per soli 5 minuti.» accompagnai la risposta con uno sbadiglio.
«Forza dobbiamo scendere, prendi le valigie!»

Scendemmo dall'aereo, finalmente avevamo messo piede nella città di Dallas, la mia Dallas, dove nacqui e dove qui mamma incontrò papà: Ma sarebbe meglio non entrare nei dettagli, altrimenti finivo sicuramente per rattristirmi. Presi un sospiro e vidi questo volo come una possibilità per cambiare la mia vita, almeno in questi tre mesi, dovevo soltanto pensare a me stessa e a divertirmi. Il passato doveva soltanto rimanere un ricordo sbiadito, smarrito nel più profondo dei mari, ed io lì, a remare per scapparne una volta per tutte. Questo luogo ha sempre provocato un effetto positivo su di me, il cuore di questo posto mi apparteneva ed ha nuovamente catturato la mia attenzione, rendendolo ancora una volta meraviglioso ai miei occhi.

Non appena misi piede per terra, il telefono iniziò a squillare. Sarà forse la chiamata di mia madre?

«Pronto?» risposi.
«Kai sono io, tua madre. Allora dimmi, com'è andato il viaggio? Presumo che siate già atterrati. Sono venuti i nonni a prendervi?»

Infine mia madre, donna da cui ho ereditato i miei bellissimi occhi, e capelli sempre perfetti raccolti in un caschetto biondo rame. Mi ha avuta all'età di venti anni e da allora è davvero una tipa abbastanza spensierata e molto sicura di sé, forse perché sono figlia unica? Resta il fatto che all'età di sei anni desideravo un fratellino più piccolo con cui giocare, ma purtroppo non ne hanno voluto sapere.

«Sì mamma, in questo momento ci troviamo nell'aeroporto di Dallas, e i nonni devono ancora venire. Piuttosto lì come vanno le cose?»
«Siamo alle solite, il lavoro non perde mai occasione per tenermi impegnata, scusami se non ti ho chiamata prima ma ero in studio. L'importante e che voi stiate bene, mi raccomando siate prudenti e attendete l'arrivo dei nonni che saranno lì a breve. Adesso ti lascio, a dopo tesoro» attaccò.

Raggiunsi Meg e Chris, mentre dall'altra parte un suono di clacson giunse alle nostre orecchie: sono arrivati i nonni! E come se non bastasse, mi affrettai nel prendere le valigie e rincorsi Chris e Meg che nel frattempo erano già saliti in auto. E' bastato un attimo, un battito di ciglia da farmi scontrare con un ragazzo e ritrovarmi accidentalmente tra le sue braccia. La cosa più imbarazzante che potesse capitarmi, giusto per iniziare bene la giornata. I nostri sguardi si sfiorano, in quel momento ho visto l'oceano in un paio di occhi marroni, era la fine.

«Perdonami! Che sbadato, ecco a te» mi rivolse la borsa che aveva fatto cadere.
«No, scusami tu, andavo di fretta» sintetizzai imbarazzata.

Eravamo strani, tutto intorno era strano, stavo provando una sensazione mai avuta fin'ora, stava nascendo qualcosa me lo sentivo.

«Dai Kailey, sbrigati!» giunse da lontano la voce di Megan interrompendo il momento.

Distoglievo lentamente lo sguardo dagli occhi del ragazzo, e man mano allontanandomi rivolgevo un saluto forzando un piccolo sorriso.

«Ci rivedremo allora?» mi domandò speranzoso.
«Chi lo sa!» risposi scappando via.

Entrai in macchina insieme agli altri, salutai i nonni e partimmo. La casa non dista molto da qui, ma sicuramente un'altra oretta di attesa stava per mettersi in fila alle altre precedenti.

«Kai ho visto tutto, non puoi mentire. Cos'è successo con quel ragazzo, dai racconta!» chiese Meg fremendo dalla voglia di sapere tutto.
«Insomma, nulla, stavo prendendo le valigie, mi sono alzata e mi sono improvvisamente ritrovata tra le sue braccia» raccontai.
«Ohw, Kai si è innamorata, Kai si è innamorata!» sghignazzò Chris.
«Sh! Smettila Chris, non è vero!» urlai infastidita.
«Dai non può essere soltanto questo, c'era di più vi ho visti!» insistette Megan.
«Nulla Meg, magari ti racconto in un altro momento che non sia adesso!» facendogli capire con uno sguardo la presenza dei nonni.
«Cosa avete tanto da festeggiare ed urlare voi dietro?» arrivò la domanda di mia nonna.
«Kai ha trovato l'amore della sua vita!» continuò Chris.
«Nulla di vero nonna, vuole soltanto scherzare oggi, vero Chris?!» dissi facendolo tacere con un'occhiataccia.

Tra una chiacchierata e l'altra, il viaggio divenne più corto del previsto. Arrivammo ad Irving, una città Texana nella contea di Dallas, dove risiedevano i nonni.

«Siamo arrivati, forza scendete!» gridò entusiasta il nonno.

In Your EyesWhere stories live. Discover now