CAPITOLO 26

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*and I really need you in my life*
Shawn Mendes-crazy

BENJI
Me ne andai dalla casa di Sophia con le lacrime agli occhi,stavo vivendo in un incubo.
Mi odiava,forse aveva ragione Federico,avrei dovuto dirle tutto subito. Quella puttana di Laura le aveva raccontato tutto nel modo più sbagliato assoluto. Laura aveva colpito Sophia in un momento debole. Cosa avrei potuto fare?
Sentii delle goccioline bagnarmi il viso,pensai fossero le mie lacrime,invece era la pioggia.
Ecco,la piaggia in quel momento era il mio stato d'animo. Il cielo era grigio e anche la mia anima lo era,avevo perso tutto e tutti. Avevo perso la mia casa,i miei affetti,ma più di qualsiasi altra cosa avevo perso la fiducia delle persone importanti per me. L'unico che mi era rimasto era Fede. Ma nonostante ciò mi sentivo vuoto,dovevo colmare il mio vuoto interiore con qualcosa:l'alcool.
Andai in un vicolo che ormai conoscevo come le mie tasche.
"Ma guarda chi si rivede"fece una voce.
"Ciao Alessio"dissi salutandolo con un cenno del capo.
"Come mai da queste parti?"chiese il giovane.
Nell'aria si respirava fumo pesante,tutti i ragazzi che erano lì li conoscevo,avevano più o meno la mia età,a parte Alessio,che ne aveva diciotto.
"Troppo complicato da spiegare"dissi prendendo una bottiglietta di liquore posta su un cartone.
"Si ricomincia eh?"disse Alessio con un sorrisetto sul volto.
"Lascia stare,devo colmare il vuoto"risposi portando alla bocca la bottiglia. L'odore pungente di quel liquido infastidì le mie narici,ma d'altronde a me non importava niente,o lei,o l'alcool.
"Mi racconti cosa è successo?"mi chiese il biondo sedendosi con me per terra.
"Ragazza"risposi.
"Ohhh. Quante te ne sei scopato eh?"
"Smettila cazzo,non sono più così. Ormai sono cambiato".
"Sicuro?"
"Sicurissimo". Gli raccontai la mia storia dopo l'adozione,mettendoci dentro anche la relazione che avevo portato avanti fino a ieri con Sophia.
"Cazzo fratello,hai davvero messo la testa a posto"esordì Alessio accendendosi una sigaretta.
"Gia. Ma i suoi hanno scoperto tutto,buttandomi fuori di casa. Laura le ha raccontato tutto,ma in maniera sbagliata,le ha raccontato che io l'ho stuprata,quando non è vero e adesso Sophia mi odia. Ho provato a parlarle ma cazzo mi odia,non mi vuole più rivedere"nuove lacrime presero il sopravvento. Piangevo da due giorni ormai,ininterrottamente.
"Ah fratello dimenticatela,ci sono tantissime altre ragazze qui pronte a scopare con te"
"Io non voglio nessun'altra se non lei. Non voglio fare con nessun'altra sesso se non con lei,voglio perdere la mia verginità con lei"stavo urlando,mi passai una mano fra i capelli e ricominciai a bere.
Sapevo che non stavo facendo la cosa giusta,ma volevo sentirmi in pace con me stesso. Presi una canna,l'accesi e cominciai a fumarla.
Piccole nuvolette di fumo si alzavano in cielo per poi sparire completamente.
Non riuscivo a fermarmi,il dolore di averla persa era più forte di me.
"Ehi,fai un giro?"chiese un ragazzo.
"Dici a me?"dissi indicandomi.
"Si a te". Mi mostró una siringa.
Titubante mi alzai.
"Sai,fa dimenticare e ti fa sballare"il suo tono era convincente.
Ero ubriaco,si vedeva,da sobrio avrei detto di no,ma da sbronzo dissi di si.
Ci mettemmo in cerchio,seduti sull'asfalto caldo,un giro di buchi e via con il bere.

FEDE
Tornai a casa da scuola,aveva cominciato a piovere,i mio genitori per via del lavoro tornavano oggi pomeriggio.
"Benji sono io,Fede"dissi chiamando il ragazzo.
Non ricevetti nessuna risposta. Andai nella camera dove si era sistemato,l'aprii e non trovai nessuno dentro.
"Ma dove sarà?"mi chiesi.
Scesi in cucina e provai a chiamarlo ma il telefono era spento.
"Oh senti,si arrangia,io mangio"dissi buttando sul tavolo rotondo il telefono.
Mi preparai da mangiare e dopo feci i compiti. Verso le 4:30 sentii suonare alla porta.
"Arrivo"risposi.
Aprii la porta quando mi ritrovai Benjamin traballante.
"Cosa. Cazzo. Hai. Fatto?"chiesi scandendo bene le parole.
Gli occhi di Benji erano un po rossi,il volto bordó e sul braccio due buchi.
Lo feci stendere sul divano e mi misi affianco a lui.
"Benji ripigliati,cosa hai fatto?"
"Oh,ciao Fede"disse con un tono da deficiente.
Annusai Benji ed emanava un odore assurdo.
"Bleah Benji,puzzi d'alcool. Aspetta,tu...tu...Oddio Benji che disgraziato che sei."
"Mi sono anche bucato"disse con quel tono.
"Ma non dirlo nemmeno. Ma come hai potuto? Ma ti rendi conto?ma che cazzo ti è saltato in mente? Ma sei uno stronzo. Ma le sai almeno le conseguenze?" Mentre gli stavo facendo la ramanzina mi accorsi che ormai si era addormentato e che era inutile continuare a sgridarlo,ma di sicuro non l'avrebbe passata liscia.
[...]
"Ben svegliato"dissi non appena vidi aprire i suoi occhi.
"Ma...che ore sono?"chiese mettendosi una mano in fronte.
"Sono le otto"risposi incrociando le braccia.
"Cosa è successo?"chiese poi.
"Vorrei saperlo anche io"ero incazzato con lui,ma come aveva potuto fare una cosa del genere?
Il ragazzo si guardó il braccio destro e poi mi rivolse uno sguardo commiseratorio.
"Sono...sono..."Benjamin non riuscì a concludere la frase.
"Si Ben,sono buchi"continuai io.
Benji si mise a piangere e si gettó fra le mie braccia.
"Faccio schifo"disse tra i singhiozzi e le lacrime.
"No Benji,non fai schifo,sei solo distrutto"gli passai una mano sulla schiena per calmarlo.
Non potevo vedere il mio migliore amico in quelle condizioni.
"Sono stanco,sono distrutto,non ce la faccio più Fede,mi sento di morire,voglio morire"
"Benji non dire così,ce la farai,ce la faremo".
Speravo in quelle parole.

Note:
Mi fa davvero piacere leggere i commenti che scrivete,e pensare che prima volevo cancellare questa storia! Grazie mille a tutte le persone che commentano e votano❤️

Soli nell'infinito B.M//#WATTYS2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora