CAPITOLO 14

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*take me into your loving arms,kiss me under the light of a thousand stars*
Ed Sheeran-thinking out loud

SOPHIA

La scuola era cominciata bene,tralasciando il fatto che avevo dovuto vedere svariate volte Andrea.
La ricreazione l'avevo passata con Benjamin,eravamo usciti nel giardino della scuola ed eravamo andati a nasconderci in mezzo agli alberi per far si che nessuno ci vedesse. Ogni volta che lo baciavo,che stavo fra le sue braccia il mio cuore esultava di gioia. Ma nonostante ciò temevo sempre che qualcuno potesse dividerci. I miei genitori non sospettavano di nulla e questa cosa mi rassicurava,ero sicura che se avessimo provato a dirglielo non avrebbero capito. L'indomani avrei avuto la prima interrogazione del quadrimestre e il mio cervello non ne voleva sapere di studiare,così chiusi il libro e mi buttai suo letto,guardando il bianco soffitto.
*Sofi aprimi*udii dall'altro capo della porta.
*Rimbambita è aperto* gridai alla mora che entró poco dopo la mia affermazione.
*hai sentito la novità?*mi chiese con un sorriso a trentadue denti.
*ehm no*dissi mettendomi seduta sul letto.
*stasera al Frozen ci sarà Fragola*gridò di gioia.
*oh cazzo,oh cazzo*scattai giu dal letto come se il lenzuolo bruciasse.
*ci dobbiamo assolutamente andare*
*vado a chiederlo ai miei*. Scesi le scale,dirigendomi in salotto dove c'erano i miei intenti nel guardare la tv.
*mamma,papà?*dissi in tono più dolce possibile.
*si tesoro?*esclamarono.
*beh ecco,stasera al Frozen c'è Fragola,e...beh vorrei andarci*.
Silenzio.
Ecco lo sapevo,ciao,ciao Fragola.
I miei non rispondevano,si guardavano ripetutamente negli occhi,ero pronta a qualsiasi risposta.
*Sophia*esordì mio padre.
*tu non ci hai mai chiesto di andare in discoteca e questa cosa la apprezzo. Sai che io sono contrario a farti andare li,però vedo che hai una grandissima voglia di vedere Lorenzo e so che se ti ci manderò tu non combinerai nulla*
"Quindi?"dissi fra me e me.
*quindi per me ci puoi andare*aveva davvero detto quelle parole?
*mamma?*dissi con tono basso.
*sono d'accordo con tuo padre. Ma con chi ci andrai?*
*oh verrà con me,alle nove mia madre ci accompagna e ci viene a prendere verso le undici,mezzanotte. Può dormire da me*disse Nicole speranzosa che i miei non cambiassero idea.
I miei genitori si guardarono negli occhi.
*va bene,basta che apri gli occhi*esordì mio padre.
*si*li ringraziai e andai in camera.
*cosa mi metto?*domandai alla mia migliore amica.
*non so*fece spallucce.
*tu che ti metti?*
*un vestito nero corto fino alle ginocchia*
Aprii l'armadio guardando cosa potessi mettere per quella serata.
Trovai una gonna corta a sbalzi nera,la presi e la misi sul letto.
*oh quella si che è bella*disse Nicole.
Cercai nella armadio qualcosa di carino da metterci sopra e trovai una camicia smanicata nero trasparente con il colletto in raso.
*peró così è troppo nero,non vado mica ad un funerale*dissi mettendo le mani sui fianchi e storcendo il naso.
*secondo me stai bene*replicó Nicole.
*massi dai*.
*ehi che fate?*disse ad un tratto Benji.
*la Sofi ha appena scelto cosa mettersi stasera*
*dove vai stasera?*chiese il ragazzo alzando un sopracciglio.
*al Frozen,c'è Fragola*dissi contenta.

BENJI

Aveva detto Frozen? Avevo sentito bene?
Quella discoteca mi stava perseguitando.
*Ben?*la voce soffice della mia ragazza mi riportó alla realtà.
*eh? Che c'è?*dissi.
*vuoi venire con noi?*mi chiese guardandomi con i suoi occhioni color nocciola.
Che fare?non volevo che andasse da sola,si beh,andava con la Nichi,ma qualcosa dentro di me diceva che dovevo andarci anche io.
*va bene*le diedi un bacio sulle labbra,sperando che quella sera andasse tutto bene.
Dopo la proposta andai in camera mia e preparai ciò che mi sarei messo la sera. Jeans strappati,anfibi,maglia a maniche corte nera e giacca di pelle nera,con la mia solita collana.
Mi spazzolai i capelli all'insù ed ero pronto per una serata con la mia ragazza.
*due ore dopo*
La discoteca era piena zeppa di persone,sia fuori che dentro. Un fumo ti avvolgeva e ti penetrava nelle ossa,drink a tutto andare,gente che scopava sui divanetti e cessi pieni di gente,forse a vomitare,forse a fare altro. Era rimasto uguale a due anni fa,quando misi per la prima volta piede assieme ai miei amici.
*ma deve ancora arrivare*urló Nicole per farsi sentire da noi,dato che il volume della musica era altissimo.
*stammi vicino*disse Sophia stringendomi la mano.
*tranquilla,non mi allontanerei da te per nessuna ragione*la guardai e lei sorrise. Era così bella quando sorrideva.
Ci avvicinammo ad un divanetto vuoto e ci sedemmo,ordinando qualcosa da mangiare.
*clienti del Frozen siete pronti?*urló dal microfono un ragazzo dal piccolo palcoscenico.
*siii*esclamò la folla.
*date il caloroso benvenuto a Lorenzo Fragola*.
E fu così che il locale si riempì di applausi.
*non riusciremo mai ad avere un suo autografo,guarda quanta gente* disse Sophia.
In effetti aveva ragione,la gente si ammassava contro i muri per poter stare all'interno di quel locale.
Alcuni minuti dopo ci servirono ciò che avevamo ordinato.
*tre drink grazie*esclamó orgogliosa Nicole.
*ma io non bevo*rispose Sophia.
*e chi se ne frega,dai Sofi,divertiti,*continuó la mora cantando canzoni di Fragola.
Guardai la Sophia,la sue espressione era tipo:ma chi me l'ha fatto fare?.
*andiamo a casa?*le chiesi.
*no*disse cercando di convincere se stessa.
Un ragazzo ci portó i drink,erano carini lo ammetto,ma sapevo l'effetto che provocava uno di quelli se non sapevi reggere l'alcool.
*alla nostra*bevve il contenuto di quel bicchiere come se fosse acqua.
Notai invece che la Sofi era titubante nel berlo.
*non berlo se non vuoi,non sei costretta*dissi cercando di convincerla.
Annusó il contenuto.
*uno non mi farà niente*prese il bicchiere e lo portó alle labbra.
Ingerì il tutto.
*me ne faccio portare un altro*disse.
*no,tu non ne bevi piu*le imposi.
*lasciami,non sei mia madre*rispose.
Da quella risposta capii che era già un pochino brilla,anche perchè non aveva mai risposto così.
Un altro bicchierino arrivó al nostro tavolo. Bevve anche questo.
*non credi che sia ora di smettere?*
*suvvia,divertiti anche tu*ok,era andata. Anche la Nicole era andata,ma non in senso letterale,in senso fisico,in senso di presenza,era scomparsa dal tavolino.
*dai Ben,bevi,almeno un sorso*disse la ragazza.
*non ti farà nulla*continuó poi.
Massi,in fondo aveva ragione,avrei bevuto solo un goccio. Mi feci portare un bicchierino e lo bevvi.
Mannaggia a me.
Era da tanto che non bevevo e il sapore di quel liquido contenuto nel piccolo bicchiere di vetro trasparente mi fece tornare la voglia di bere.Da quel bicchierino cominció una serie di cicchetti.
Ero brillo,non mi reggevo in piedi,non capivo nulla,avevo delle risposte lente a degli stimoli richiesti.
Avevo un senso di nausea,sparavo delle cose a caso,non riuscivo a formulare delle frasi.
Anzi,l'unica frase che riuscii a formulare fu;
*andiamo a casa*che pronunciai nell'orecchio a Sophia.
Lei accettó la richiesta e ci dirigemmo fuori dal locale,aspettando un taxi che ci avrebbe riportato a casa.
Cinque minuti dopo eravamo nella mia camera a baciarci con foga.
*sei sicura che i tuoi non ci sono?*chiesi cominciandole a levare la camicia.
*sicura*.
Feci cadere la giacca a terra e con le sue piccole mani mi sfiló la maglia di dosso,accarezzando il mio petto.
La desideravo più di qualsiasi altra cosa e forse quello era il momento adatto per amarla.
Le sfilai la gonna,facendola restare in intimo,io di conseguenza mi levai i jeans. Non smisi nemmeno per un secondo di baciarla. Le sue mani dietro la mia schiena e con le unghie incideva dei graffi lungo essa.
La buttai sul letto,facendola stendere sotto di me.
*ti amo piccola,ti voglio ora*le dissi toccandole i fianchi.
*anche io ti amo Ben,anche io ti voglio ora* mi attiró a se,facendo combaciare i nostri corpi. La baciai,come se quel bacio potesse essere l'ultimo. Con la mano sinistra le toccai una coscia,le lasciai dei piccolo baci lungo il collo,seguiti da un succhiotto.Il suo corpo si muoveva sotto il mio,avrei voluto farla sentire appagata,ma non avevo la protezione,quindi per non rischiare mi limitai a farle dei ditalini.
Gemeva,le sue urla erano musica per le mie orecchie. La stavo amando,non sapevo se era ancora vergine,non sapevo se con Andrea avesse fatto qualcosa,ma non mi importava più di tanto. L'importante era che in quel momento era mia,e io ero suo.

Soli nell'infinito B.M//#WATTYS2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora