CAPITOLO 11

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*stay with me,cause you're all I need*
Sam Smith-stay with me

BENJI

*Sofi dove sei? Sofia rispondimi ti prego. Non spaventarmi,dove sei? Non riesco a trovarti,dove cazzo sei?*
*Benji sono qui*
*Sofia,perchè piangi?vieni amore mio,vieni qui*
*non posso*
*come non posso? Perchè?*
*Benjamin,ci eravamo fidati di te,avevamo riposto in te la nostra fiducia,ci hai tradito,come hai potuto innamorarti di tua sorella? Cosa dirà adesso la società?*
*non me frega niente della società,Sofia non è mia sorella e quindi posso innamorarmi di lei,io la amo,e sapró renderla felice,credetemi. Sofi vieni qui*
*Ben ti ho amato credimi*
*mi amerai ancora fidati*
*certo,io ti amerò sempre lo prometto. Ma non possiamo stare insieme*
*cazzo dici Sofia,voi state scherzando.*
*addio Benjamin*
*addio un corno. Vieni qui,scappiamo via da questo paese,solo noi,ti renderò felice.*
*ciao amore mio,ciao vita mia,ciao budino,abbi cura di te,te ne prego*
*Sofi no,aspetta*
*stai indietro,non avvicinarti*
*non potete farci questo,voi dovreste volere la felicità di vostra figlia,così le state facendo solo del male*
*noi le stiamo facendo del bene*
*bugiardi*
*andiamo Sofia*
*Sofia,no*

Mi svegliai di soprassalto,notando di avere il respiro irregolare e di sudare.
Era solo un incubo,era solo un cazzo di incubo che sembrava reale e che mi aveva fatto perdere dieci anni di vita.
Mi alzai dal letto andando verso la finestra per poi aprirla. Presi una boccata d'aria e guardai il cielo nero-blu,coperto da un bellissimo manto di stelle.
*Benji sono io,posso entrare?*
Non esitai due volte ad aprile.
*stai bene?*
L'abbracciai forte,come se quello potesse essere un ultimo abbraccio.
*ehi,che c'è? Così mi fai preoccupare*
Era sempre così altruista con la gente e pensare che io i primi giorni la trattavo male.
*vieni*.
Ci andammo a mettere nel letto e le raccontai dell'incubo.
*non ti devi preoccupare,era solo un brutto sogno*
*si,un cazzo di sogno*
*Ben,ascolta,oggi ti ho detto che niente e nessuno potrà mai separarci,tanto meno che i miei. Io e te staremo insieme per molto tempo,fidati di me budino Benji*
*adoro quando mi chiami budino*
Sorrise,era così bella quando sorrideva. Anche struccata,a notte fonda e spettinata era bellissima. Mi accarezzó una guancia,e a quel tocco andai in paradiso.
*non pensare più a quell'incubo,vedrai andrà tutto bene*
Mi abbracció e ci stendemmo sul letto.
*ma da dove ti è venuto il soprannome budino?* le chiesi incuriosito.
*ti ricordi quella volta che mi dissi che ti piacevano tanto i budini?* sogghignó.
*si*
*eh,da quella confessione ho preso lo spunto di chiamarti budino*
Risi,non troppo forte,non volevo che i suoi genitori si svegliassero e ci scoprissero.
*Ti amo*
*ti amo anch'io*
Ero riuscito a dirle quelle due paroline magiche tanto sudate,era la prima volta che le dicevo ti amo,e fu una cosa stupenda.
Passammo la nottata così,nel letto ad abbracciarci,a parlare,a sorridere,a ridere e guardarci negli occhi a volte anche senza dire niente. Perchè noi due eravamo così,ci capivamo solo con degli sguardi.

SOPHIA

A dire la verità quell'incubo mi aveva messo un po d'inquietudine,avevo paura si,ma non molta. Ero sicura che niente e nessuno ci avrebbe separato,almeno per ora. Mi accoccolai nel letto assieme a lui,cingendo un braccio attorno al suo bacino,mentre lui mi accarezzava i capelli. La finestra era aperta e il vento caldo entrava facendo muovere leggermente le tende.
Ero stanca,così chiusi appena gli occhi,ignara che mi sarei addormentata li nel letto del mio ragazzo,di mio fratello.
**
I raggi di sole illuminavano la stanza;da quando Ben si era trasferito nella camera accanto mi sentivo sola in camera mia. Mi rigirai nel letto,rendendomi conto di aver dormito con Benjamin. Era stata una serata magnifica,non avevamo fatto nulla di particolare,solo chiacchiere,risate,sorrisi,sguardi e TI AMO suggellati dentro quella camera,in quelle quattro mura.
*buongiorno principessa*disse il moro entrando in camera con un vassoio in mano.
*giorno principe*risposi per poi dargli un bacio sulla guancia.
*tieni,ti ho preparato la colazione*continuó porgendomi il vassoio con un bicchiere di spremuta e un cornetto caldo alla cioccolata.
*sono gia svegli?*chiesi addentando il morbido cornetto.
*no,ho fatto il piu piano possibile*mi diede un bacio sulla fronte e si avvió verso l'armadio.
*topa,che mi metto stamattina?*
*come mi hai chiamato scusa?*
*topa*sorrise,come sapeva fare solo lui.
*e da dove ti è venuto questo soprannome?*
*ah boh,mi è venuto adesso questo nome*
*bello* dissi sarcastica.
Continuai a mangiare,fino a che il caro Benjamin,non si tolse la maglia nera che aveva come pigiama,mostrando sotto di essa una serie di muscoli scolpiti. A quella vista rischiai di affogarmi con la spremuta.
*beh?*disse voltandosi.
*mi sono affogata con la spremuta*
*vedo*
Tiró fuori dall'armadio una canotta larga grigia con dei bermuda neri e le adidas bianche e nere.
*mi metto anche il cappellino?*chiese guardandosi allo specchio.
*boh si*.
Si mise anche il cappellino rosso,era perfetto dio santo.
*io vado amore mio*esordì il ragazzo dandomi un bacio sulle labbra.
*dove vai?*
*sapessi. Cerca di non farti scoprire nella mia stanza,e di a loro che sono uscito perchè dovevo fare una cosa*
Detto ciò prese dalla sedia della scrivania il suo zainetto e uscì.
Lo amavo,non c'era niente da fare.

Soli nell'infinito B.M//#WATTYS2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora