CAPITOLO 21

2.3K 186 15
                                    

BENJI

"Ehi Ben!"disse una voce maschile nel corridoio del primo piano.
"Ehi Fede" dissi andandogli in contro.
Fede era sorridente,felice e pieno di gioia.
"Come mai quel sorriso?"chiesi alzando un sopracciglio.
"Mi sono appena messaggiato con Nicole"
"No davvero?"esclamai entusiasta.
"Gia. Amico ho fatto bene a venire ieri sera. È da ieri notte che messaggiamo"sorrise.
"Allora è una cosa seria"sorrisi a mia volta. Piano piano il corridoio si riempiva di studenti,piano piano le macchinette venivano prese d'assalto dai ragazzi,piano piano la scuola prendeva vita.
"Vieni con me dalle macchinette che prendo l'acqua?"mi chiese Federico.
"Certo,poso lo zaino e arrivo".
Io e Fede ci avviammo verso le macchinette,dove per mia sfortuna c'era Andrea e il suo cazzo di gruppetto.
"Crawford"disse acido il moro.
"Osito"risposi acido a mia volta.
Lo sorpassai,quando mi chiamó.
"Benjamin".
Mi girai scocciato.
"Che vuoi?"chiesi.
"So tutto"esclamó con un sorriso beffardo.
"Tutto di cosa?"chiesi. Le gambe cominciarono a tremarmi,le mani sudare,avevo paura che quello che stavo pensando fuoriuscisse dalla sua bocca.
Si avvicinó a me e con sguardo di sfida mi disse;
"Di te e Sophia".
Il mio cuore si fermó,potei sentire gli occhi di Fede puntati su di me.
"Tu non sai un cazzo"ringhiai.
"Oh ti piacerebbe"si allontanó da me,salendo per i quattro scalini che dividevano le nostri classi dalla zona macchinette.
"Sai,una fonte sicura mi ha detto tutto"si passó una mano fra i capelli.
"Dimmi chi te l'ha detto"strinsi i pugni fino a farli diventare bianchi.
"Benji calmati"disse Federico poggiandomi una mano sulla spalla.
Scrollai la spalla e mi diressi verso quell'idiota di Osito.
"Dimmi chi è stato"dissi scandendo bene le parole.
"Non posso"si difese.
"Non posso o non vuoi?"chiesi.
"Tutti e due".
"Sei morto"lo presi dal colletto e feci per mollargli un pugno,quando Fede mi staccó da lui.
"Benjamin calmati,stai calmo".
Andrea rideva e con lui i suoi "cani"di amici.
"Non finisce qui"dissi guardandolo fisso negli occhi.
"Di sicuro"rise e si allontanó.
"Perchè non crepa?"disse Fede.
"Me lo chiedo anche io".
Camminammo per il corridoio avanti e indietro.
"Come pensi che abbia scoperto tutto?"chiese Rossi.
"Non lo so. O forse..."lasciai la frase a metà,incapace di continuare.
"O forse?"ripetè Il moro.
"No niente,lascia stare"mi passai una mano fra i capelli e andai vicino al termo caldo.
"Continua,non leggo nella mente"
"Laura"sospirai,pregando Dio che lei non c'entrasse nulla.
"Conosce Andrea?"
"Non credo,anzi,non penso. Ma sai,mai dire mai"
"Quella li è pazza"esordì Fede.
"Gia".
I minuti passavano e la voglia di entrare in classe diminuiva.
"Non è ancora arrivata la Sophia?"chiese Fede d'un tratto.
"No,arriva più tardi,va prima a fare l'esame del sangue"
"Oh".
"Buongiorno"esclamó una ragazza mora.
"Giorno"rispose Fede con aria innamorata.
"Love is in the air"esclamai sorridendo.
"Cosa?"chiesero entrambi.
"Niente"sorrisi e guardai da un'altra parte.
Fede mi diede una gomitata leggera al braccio.
"La serata di ieri è da rifare"disse poi Nicole.
"Gia"rispose Fede,che,in quel momento sembrava un disagiato mentale.
"Beh,vado in classe che vado a ripassare diritto che interroga. Ciao ragazzi"
"Ciao Nichi"rispondemmo.
"Accompagnala in classe"dissi a Fede.
"No no"disse sorridendo guardando verso la 3CSU,la classe della Sofi e della Nichi.
"Idiota"risi.
"Idiota sarai tu poi"mi diede una gomitata nello stomaco.
"Che farai?"mi chiese poi.
"Non so. Forse prima diró tutto alla Sophia"
"Sicuro di ciò che dici?"
"No"mi allontanai dal termo e mi avviai verso la classe,la seconda campanella era suonata,le lezione incominciavano.
Guardavo ripetutamente l'orario,i minuti sembravano non passare mai,le ore sembravano diventare mesi e i secondo anni.
"Signor Crawford"sentii dire da una voce imbronciata e scocciata.
"Eh?si?"dissi mettendomi composto sulla sedia.
"Ha intenzione di ascoltare la lezione o di guardare l'orologio finché non suona la campanella?"mi chiese il professore di storia.
"No scusi,sto attento"mentii. In realtà la mente ce l'avevo da tutt'altra parte.
Iniziai a scarabocchiare sul diario.
"Che fai?"chiese Fede.
"nulla"sbottai.
"Interessante"disse Federico guardando sul diario.
"Che stress"affermai passandomi una mano fra i capelli.
"Abbastanza"confermó Rossi.
"Rossi,Crawford,la volete finire?"esclamó il prof.
"Scusi"rispondemmo in coro.
Mi stavo annoiando e ogni tanto vedevo Andrea scrivere sullo schermo del telefono acceso.
A chi stava scrivendo? E perchè sorrideva in modo strano? E perchè ogni tanto mi tirava delle occhiatacce e riprendeva a scrivere?c'era qualcosa che non andava.

SOPHIA

"Buongiorno prof"dissi entrando in classe.
"Buongiorno Sophia,hai la giustifica?"mi chiese la professoressa di matematica.
"Si ecco"poggiai un fogliettino simile ad uno scontrino sulla cattedra e andai a sedere.
"Ho visto Fede e Ben stamattina"disse Nicole.
"Eh io fede non lo vedo da ieri sera,mentre Benji l'ho visto prima di andare in ospedale."
"Parlando di Fede..."lasció la frase in sospeso.
"Si?"chiesi cominciando a prendere appunti.
"È così bello"disse con tono deciso.
"Si è vero,è un bellissimo ragazzo"confermai.
"Ci siamo scambiati i numeri"disse sorridendo.
"Ah si?"risposi.
"Gia,ieri sera,prima che me ne andassi".
Sorrisi,contenta di quella cosa.
"Con Benji tutto bene?"mi chiese poi.
"Si direi di si"guardai sul quaderno,dove avevo scritto il suo nome dentro un cuore.
"Sai vero che se ci sono problemi me ne puoi parlare liberamente"esclamó la mora.
"Si lo so"sospirai.
Guardai fuori dalla finestra,immaginando cosa ci potesse essere nella testa di quel ragazzo che lo faceva rendere così strano.
Mi misi a scarabocchiare sul quaderno di matematica frasi che ci dicevamo solo noi due,ormai sia i quaderni che il diario erano scritti di parole,di frasi dette da noi. Lo amavo,lo amavo tanto,e avevo paura,tanta paura.
Ripensai alla telefonata che aveva ricevuto Benjamin,mi chiedevo ancora chi potesse essere,chi poteva aver fatto alterare così tanto il mio ragazzo. La mia mente tornó alla normalità quando sentii pronunciare il mio nome dalla professoressa.
"Sophia tutto bene?"chiese la donna.
"Si si"risposi io.
"Vuoi venire a fare un esercizio alla lavagna?"
"Si,forse è meglio"mi alzai,quando sentii il telefono vibrare,tirai fuori il telefono e...
"Cazzo"imprecai.
"Che c'è?"chiese Nicole.
"Guaio in arrivo"

Secondo voi chi ha mandato il messaggio a Sophia?😏

Soli nell'infinito B.M//#WATTYS2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora