Il colpo

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Norresen era al settimo cielo, con il bottino portato via dall'interno della Finnmarken poteva porre fine ai suoi debiti con i creditori, nel caso in cui la vendita degli oggetti fosse andata a buon fine. Aveva ricevuto la chiave anche di altri 2 complici nelle sue condizioni, i quali, ahimè, dovettero commettere l'omicidio di una donna per averla. Stieg quella notte era entrato di soppiatto nel molo Hurtigruten, approfittando del cambio turno nella sorveglianza. Aveva osservato tutte le mosse dei vigilantes i giorni precedenti.

Dovette muoversi in fretta, il tempo a sua disposizione non era molto, circa una decina di minuti, e prese perlopiù cosa gli era capitato sotto mano. Indossava un passamontagna e si era coperto il più possibile per non rendersi riconoscibile. Era quasi certo che qualunque cosa avesse messo nel sacco avrebbe avuto un certo valore di mercato, dato che erano pezzi unici. Sarebbe stato necessario poi rivenderli tramite canali particolari protetti dall'intervento degli organi investigativi. Con molta accortezza, anche se claudicante per il peso della refurtiva, uscì poi da una porta secondaria e con balzo felino atterrò vicino al mare, su un terrapieno per sua fortuna poco illuminato. Scomparve nell'oscurità. 

I guardiani, distratti e poco pronti a fronteggiare eventualità del genere, non avevano guardato nei monitor di sicurezza, impegnati come erano a salutare i colleghi che smontavano e a fare 4 chiacchiere con loro. Stieg, nei sopralluoghi effettuati le sere prima, aveva tenuto conto anche di quello. Gli era andata bene. Ora avrebbe diviso con i compagni di disavventure il bottino. Naturalmente a lui sarebbe toccata la parte più rilevante, in quanto maggiormente indebitato e fautore materiale del furto.

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