Capitolo 1

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1 settembre 1977

La stazione di King's Cross era, come ogni anno, piena zeppa di maghi e streghe che si avviavano lungo i binari, diretti al binario 9 3/4.
Lily si guardò intorno domandandosi per l'ennesima volta come facessero i babbani a non rendersi conto di essere circondati da maghi e streghe. Insomma, nessuno si era mai fatto qualche domanda vedendo decine di persone avviarsi verso un muro insieme a gufi, civette e altri animali che decisamente non potevano essere considerati domestici? No, a quanto pare.
Lily strinse i suoi genitori in un caloroso abbraccio, promettendo loro di scrivere il più possibile di tornare per le vacanze natalizie. Poi, cercando di non pensare al fatto che per l'ennesima volta Petunia non l'avesse salutata prima di partire, oltrepassò la barriera.
Dall'altra parte, Alice Prewett, la sua migliore amica, la stava aspettando e continuava a sventolare il braccio in aria per farsi notare. Lily, appena la vide, abbandonò il baule a terra e corse verso di lei.
Durante l'estate non si erano viste nemmeno una volta e si erano scritte pochissimo, soprattutto a causa degli impegni di Alice che, da quando aveva iniziato a uscire con Frank Paciock, sembrava non avere più il tempo nemmeno di respirare.
"Sono così felice di vederti!" esclamò Lily, mentre stritolava letteralmente l'amica.
Alice sorrise. "Anch'io, Lily. Ma vorrei evitare di soffocare prima ancora di iniziare l'anno."
Lily si staccò da lei immediatamente. "Scusami, solo che mi sei davvero mancata. Devi raccontarmi tutto quello che hai fatto durante le vacanze!"
Proprio mentre Alice stava per iniziare a parlare, l'arrivo di un ragazzo del loro stesso anno la interruppe.
"Buongiorno, signorine. Spero che abbiate passato bene le vacanze." disse James Potter, sorridendo.
"Ciao, James" salutò cordialmente Alice.
"Potter, che ci fai qui?" chiese invece Lily, leggermente scocciata per la presenza del ragazzo.
"Saluto due compagne di Casa. Sono una persona educata, sai?"
"Educato? Tu? Ma per favore!" disse Lily, abbassando lo sguardo e soffocando una risata. Solo in quel momento notò la spilla appuntata sul petto di James.
"Ti prego, dimmi che quella roba spara inchiostro" disse poco dopo, risollevando lo sguardo verso il ragazzo.
Lui la guardò senza capire a cosa si rifesse, così Lily, dopo aver roteato gli occhi scocciata, aggiunse: "La spilla. E' una di quelle cose che sparano inchiostro, vero? Mi rifiuto di credere che sia vera."
James abbassò lo sguardo sulla spilla da Caposcuola appuntata alla maglia e sorrise. "E' strano che l'abbiano data a me, vero? Ero sorpreso anch'io quando l'ho ricevuta ed ero quasi tentato di restituirla perché non ero sicuro di volere una responsabilità del genere."
"E come mai hai cambiato idea?"
"Mi sono ricordato che essere Caposcuola voleva dire fare le ronde insieme a te. Potrai continuare a rifiutare i miei inviti, ma in questo modo sarai costretta a passare del tempo con me e, te lo assicuro, entro la fine dell'anno ti renderai conto che non sono così male come credi."
Lily guardò verso Alice prima di decidere come rispondere. L'amica le sorrise.
Certo, era ovvio che avrebbe sorriso. Alice non faceva altro che dirle che lei e James sarebbero stati una coppia perfetta.
"Sembri molto sicuro di te." disse Lily, riportando l'attenzione sul ragazzo.
"In realtà, tu sei l'unica persona che fa vacillare la mia sicurezza. Sei sempre così scontrosa con me che a volte penso davvero di non avere nessuna possibilità, ma sai come si dice: se smetti di crederci hai già perso in partenza." disse James. Poi, senza aspettare la risposta della ragazza, salì sul treno.
Lily rimase a osservare il vuoto per qualche secondo.
Quel ragazzo la destabilizzava ogni volta. Era irritante al punto tale che, più di una volta, Lily aveva sentito il desiderio di tirargli un pugno su quella sua faccia esageratamente bella.
Sì, esageratamente bella. Perché va bene che Lily non avesse nessuna intenzione di far entrare ragazzi nella sua vita fino al diploma e sicuramente non aveva intenzione di frequentare Potter, ma bisognava ammettere che fosse oggettivamente un bel ragazzo. Peccato che fosse irritante almeno il doppio di quanto era bello.

"Perché ti disturba così tanto questa storia di James che è diventato Caposcuola? Potrebbe fargli bene trovarsi dalla parte di chi fa rispettare le regole, per una volta."
Lily lasciò perdere per un secondo i vestiti che stava mettendo nell'armadio e fissò Alice, sperando che il suo sguardo fosse abbastanza eloquente da non doverle dare una risposta.
Da quando erano tornate in camera, dopo aver cenato, non aveva fatto altro che pensare a James Potter e a quella maledetta spilla. Proprio non riusciva a credere che avessero affidato a lui un compito tanto importante!
"Io sono d'accordo con Alice." disse Marlene McKinnon, compagna di stanza di Lily e Alice (insieme a Mary McDonald) da quando erano arrivate a Hogwarts il primo anno.
"Stai scherzando, vero?" chiese Lily.
"Avanti, Lily. Concedigli il beneficio del dubbio! Magari sarà l'occasione giusta per iniziare a comportarsi bene."
"O magari sarà l'occasione giusta per combinare più danni del solito. Ora che è Caposcuola, soltanto Silente potrebbe fermarlo. E sappiamo che non lo farà perché tutti sappiamo quanto Silente adora James Potter." disse Lily.
Alice e Marlene si scambiarono un'occhiata. Lily sembrava davvero sconvolta da quella situazione e i loro sforzi per cercare di farle vedere il lato positivo non stavano avendo successo.
"Quando avete il turno di ronda?" chiese Alice, sedendosi sul suo letto.
"Lunedì, mercoledì e venerdì. E la domenica a settimane alterne. Mi aspettano decisamente troppe ore da passare in sua compagnia." disse Lily sconsolata.
Marlene le appoggiò una mano sulla spalla, cercando di confortarla, e disse: "Aspetta almeno di fare la prima ronda con lui, poi ci dirai che ne pensi. Magari scoprirai che non è così male come sembra."
"Lui mi ha detto la stessa cosa. E Alice non fa altro che cercare di spingermi tra le sue braccia. Perché state tutti dalla sua parte?"
"Non stiamo dalla parte di nessuno, Lils! Ma forse potresti dargli una possibilità." disse Marlene.
"Io e lui ci odiamo. O meglio, io lo odio. E' un arrogante pallone gonfiato, che non capisce che ormai è arrivato il momento di crescere."
Alice fece un sorriso maliziose e disse: "Sai, Lizzie Bennet diceva più o meno le stesse cose del signor Darcy e guarda come sono finiti."
Dopodiché vide lo sguardo truce di Lily e un cuscino che volava nella sua direzione. Citare Orgoglio e Pregiudizio era stato proprio un colpo basso.

12 Passi  (Jily)On viuen les histories. Descobreix ara