Capitolo 6

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Oggi dovrò andare a casa di Lily per farle compagnia e anche per distrarmi un po'.
Nonostante i tentativi di dimenticare quel fottuto ragazzo e quanto io voglia farlo, il sogno di ieri notte non mi sta facendo pensare ad altro, penso che ormai io stia letteralmente impazzendo.
Perché ho sognato Jamie? Ci sono tanti ragazzi a cui pensare, perché mi sono fissata proprio su quello che mi ha lasciata nuda in un letto dopo dopo una notte di follie? L'unica risposta che posso darmi è che forse, nonostante non mi piaccia affatto ammetterlo, mi sono montata troppo la testa e adesso ho deciso di dimenticare definitivamente quel ragazzo.
Seriamente ora però.
Niente più "Però aveva proprio degli occhi belli" oppure "Ti ricordi quando ti ha messa su quella porta e ha incominciato a..."
Oddio, mi sale la nausea al solo ricordo.
Ma come ho fatto a farmi fare tutte quelle cose senza provare neppure un minimo di vergogna?
Beh Jenna, ora sai almeno qual'è il tuo limite di drink per non fare cazzate come quelle della notte del ventitré Marzo. Pensandoci...quanti bicchieri di vodka avrò bevuto?
Mi ricordo che uno era quello del brindisi a Lily, un'altro era quello del brindisi a noi, poi lui ne prende altre due per entrambi e siamo a quattro, poi ne prendo uno io, poi i bicchieri di tequila...
Facciamo che se mi ricapiterà, cosa molto difficile, mi fermerò a due e basta, se non meno.

Verso le cinque del pomeriggio mi preparo per andare da lei.
Mi infilo i soliti jeans a vita alta neri e una semplice maglia con sopra una felpa bordò, poi degli scarponcini neri che somigliavano ai Dr Martines, ma che costavano solo molto meno.
Abitava a qualche isolato di distanza da me, ma ciò nonostante decisi di prendere la metro, non avevo voglia di camminare ed ero una ragazza molto pigra.

-Jenna!-
Appena supero la soglia della porta mi viene incontro abbracciandomi forte. Sembra sempre così entusiasta di vedermi, anche se praticamente mi vede più lei che mia madre.
-Come ti senti oggi?-
Non posso non notare che sul divano c'è seduto Louis.
-Come al solito, ma il tuo braccialetto mi sta facendo compagnia. Perché c'é anche Louis?-
-Voleva venire, quindi visto che siamo in una relazione l'ho invitato-
Già, adesso lei era fidanzata, quindi dovevo imparare a condividerla con qualcun altro.
Ciò significherà fare amicizia con Louis e ogni volta che lo vedrò mi ritornerà alla mente quel momento in cui Jamie mi stava scopando la bocca con la sua lingua e lui ci ha interrotti.
Okay, basta Jenna. Devi darti una calmata e darne una anche agli ormoni.
Basta Jamie, basta pensare a lui!
-Ciao Jenna-
Mi saluta Louis con un cenno di testa.
Come ragazzo era ok, anche se non avresti mai detto che lui e Jamie fossero amici, non era come lui.
Jamie poteva sembrare un nostalgico della moda emo, gli mancava solo il ciuffo cotonato e la matita nera sotto gli occhi, per fortuna.
Louis aveva i capelli biondi invece del castano scuro di Jamie, lui aveva un taglio normale come tutti gli altri ragazzi, Jamie aveva uno strano caschetto scompigliato che gridava: "After Sex"
Gli occhi di Louis erano verdi, mentre quelli suoi erano di uno strano azzurro quasi viola. Jamie era molto più alto, ma anche lui lo era.
E infine, Jamie aveva una pelle così chiara che ti poteva fare quasi tenerezza.
-Allora con Jamie, ho saputo che ci hai dato dentro-
L'aveva detto con un ghigno malizioso, come facevano tutti.
Mi limito a scostare lo sguardo andando a sedermi sulla poltrona che ormai si chiamava "posto di Jenna".
Tolgo un borsone, che probabilmente era di Louis, e lo poggio per terra per essere gentile, anche se vorrei buttarglielo fuori dalla finestra per la battutina che ha appena fatto, per quanto fosse vera.
Lily gli aveva sicuramente raccontato che ero andata a letto con lui, oppure, visto che erano migliori amici, sapeva già. Comunque sia, mi sentii lo stesso tremendamente a disagio.
Mi da fastidio che la gente sappia cosa ho fatto quella notte e spero solo che Jamie, se si sia ricordato qualcosa, non l'abbia spiattellato ai quattro venti.
-Vuoi delle patatine o i popcorn?-
Mi chiede Lily con in mano due ciotole, ma appena le poggia sul tavolino davanti a me e aspiro la loro aroma, sento quella sensazione di nausea salire.
Oh merda...di nuovo no, ti prego!
-No, è meglio di no-
Va di nuovo in cucina e la vedo rovistare tra le ante.
-Abbiamo deciso di guardare un film-
Chiude le ante e ritorna con in mano delle barrette di cioccolato.
Almeno la sua gattina Wendy è venuta a consolarmi mettendosi sulle mie ginocchia.
-So che al cioccolato non puoi resistere-
Lo so, ma mi sa che per oggi salto anche quello.
Il film inizia e loro hanno già incominciato a mangiare.
Nell'aria c'é odore di popcorn col burro che di solito dovrebbe farmi venire l'acquolina, ma che oggi mi fa solo girare la testa e ha un'odore nauseante.
Mi volto verso di loro che sono abbracciati e ricoperti da una coperta e mi sento nuovamente triste e single, e con questa immagine, mentre accarezzo un gatto, mi faccio pena da sola.
Mi raddrizzo subito non appena sento improvvisamente quella fastidiosa sensazione salire maggiormente. Oddio, non riesco a tenere gli occhi aperti.
-Lily, io vado di la un secondo-
La avverto mentre mi alzo dalla poltrona. Vorrei evitare di fare come ieri pomeriggio.
-Va tutto bene?-
Annuisco provando a guardare dritto in un punto in modo da non alterare la nausea.
-Sei sicura?-
Sospiro annuendo nuovamente e dirigendomi verso il bagno in camera di Lily, e quel gattino adorabile mi segue. Cerco di rilassarmi un secondo provando a non muovermi troppo, ma qualche secondo dopo devo subito infilare la testa nel water.
Oddio, che diavolo. Ma quando finirà?
Sento Lily entrare mentre continuo a tossire aspettando gli altri conati e la sento alzarmi i capelli.
Avevo il viso tutto rigato dalle lacrime che non smettevano di scendere. Era così brutto stare male.
Quando finì mi girai verso Lily appoggiandomi al pavimento, mi sentivo senza forze e avevo in programma di starmene lì per almeno una mezz'oretta.
Mi guarda con sguardo preoccupato come facevano tutte le persone quando vedevano una persona rimettere.
-Va tutto bene li dentro?-
La voce di Louis e la testa che ancora mi gira non sono la miglior medicina.
-Si, entra-
Si entra? Io ho bisogno di un'attimo di tranquillità, non dello sguardo di Louis che ha pena per me.
-Perché gli hai detto di entrare Lily?-
Questa domanda mi esce più come un lamento.
-Tranquilla-
Lily apre la porta e Louis entra lentamente, ma si limita a restare sulla soglia.
Io avevo appena finito di vomitare e mi ritrovavo davanti quella faccia. Merda.
Rimangono entrambi a fissarmi e questa situazione non mi piace.
Non mi piace essere osservata, sopratutto se ho appena finito di rimettere la cena.
-Posso avere un secondo per riprendermi?-
Domando riferendomi al fatto che ho bisogno di stare da sola qualche secondo contato.
-No Jenna, dobbiamo parlare di una cosa-
-Adesso? Ho appena finito di vomitare, non possiamo parlarne dopo?-
Sospira negando con la testa ed io mi chiedo quale tipo di droga abbia ingerito.
-È importante Jenna-
Non posso neppure riprendermi. Cos'ha di tanto importante questo discorso?
Annuisco sospirando.
-Allora, quando sono tornata a casa ieri ho riflettuto meglio su ciò che avevi detto a casa tua-
Mi voleva diagnosticare un'altro problema come faceva mia madre? Ti prego, no.
-Non mi venire a dire che ho qualche altro virus o allergia ti prego, mi basta mia madre-
-No, non si tratta di questo...-
Sembra attendere un po' per continuare girandosi numerose volte verso Louis e sospirando, sembra nervosa...ed io mi sto preoccupando.
-Adesso io non sto dicendo niente di sicuro, e tu non farti prendere dal panico, ma non è che...-
Queste pause mi stanno procurando solo ansia e nervoso.
-Lily, mi stai facendo preoccupare se fai così-
Lei sospira di nuovo girandosi per l'ennesima volta verso il suo ragazzo.
-Non è che...c'è qualche probabilità che tu...-
Oh dio...odio queste pause continue.
Mi sembra di essere nella scena centrale di un thriller.
-Lily?-
La richiamo, visto la sua ennesima pausa di qualche secondo.
Lei alza lo sguardo dal pavimento e lo punta sui miei occhi.
-Che tu sia incinta Jenna?-
Per un'attimo credo che il mio respiro si sia interrotto. Voglio dire...va bene che a volte sembra un po' rincoglionita, ma adesso credo stia esagerando. Incinta? Ma sta scherzando?
Non riesco a fare altro che guardarla come se fosse un alieno.
Incinta? Era solo un po' di vomito.
-Non è che tutte le ragazze che vomitano sono incinta Lily-
Sono ancora scossa, come fa a sparare una cosa del genere?
-Ma io infatti non ho detto che sei incinta, però non hai solo la nausea, ma anche le voglie e ti ho vista mangiare un piatto di riso in bianco come se fosse il cibo più prelibato che tu abbia mai mangiato-
-I-Io non sono incinta Lily!-
Urlo quella frase, ma perché si sta ostinando tanto con questa storia? Era solo fame.
-Jenna, per informazione...quanti giorni fa ti sarebbe dovuto arrivare il ciclo?-
Il ciclo? Merda il ciclo...
Tra le nausee e altre cose mi era sfuggito.
Avevo solo notato delle piccole perdite tra il rosa e il rosso qualche giorno fa, prima che stessi male, ma quello non era ciclo.
-Non so, qualche giorno fa forse...-
Sento Louis imprecare mettendosi le mani tra i capelli e andando fuori dal bagno, girovagando per la stanza.
Oh merda. No, no, no. Era solo un ritardo, ce li avevo di tanto in tanto.
Non è che se ho solo alcune voglie, nausee continue e un ritardo allora sono incinta, no?
-Non ci arrivi Jenna?-
Fisso un punto impreciso del bagno mentre sento il respiro accelerare insieme al battito.
No, no, no. Non può essere vero.
È semplicemente impossibile. Un ragazzo come Jamie dovrebbe usare precauzioni, so che le ha usate, voglio dire...le ha dovute usare per forza.
-È..è...impossibile-
Non riesco neppure a pensare all'idea.
Ma dio, non è probabile.
Insomma, poteva essere solo...non so una gastrite magari, come aveva detto mia madre, ma essere incinta...
Cazzo, non è possibile. L'unica e sola volta in cui faccio sesso e rimango incinta?
No, non posso esserlo, non posso fottutamente esserlo e basta.
-Insomma, tu ricordi se avete usato il preservativo?-
I-io so che l'ha usato, perché deve averlo usato.
Mi calmo per qualche secondo cercando di ricordare meglio quella fottuta notte.
Allora...mi porta di sopra, fa tutto quello che deve fare alla porta, mi stende sul letto, si toglie i jeans, mi bacia...mi ribacia
"Ti farò provare qualcosa di diverso"
Poi quel forte bruciore.
Oh merda, non ricordo un ragazzo che strappa una bustina di plastica...
Non ricordo nessun fottuto ragazzo che toglie dai pantaloni una bustina di plastica.
Quando mi sono svegliata non la trovai neppure per terra o sul comodino o da qualche altra parte. Non posso crederci.
Ma come ho fatto a non pensarci prima.
Mi sento la ragazza meno responsabile al mondo. Sono stata stupida, la più stupida.
Non mi sono preoccupata neppure di prendere una pillola del giorno dopo, non ho pensato neppure un secondo al sesso non protetto.
Oh merda, c'è una possibilità che io sia incinta di quel ragazzo. In che guaio mi sono cacciata? Cristo, perché non ho ragionato su questo prima?
-No...-
-Cosa no?-
-Non ricordo che l'abbia messo, ricordo solo lui che mi bacia e un'attimo dopo un forte bruciore-
-Cristo, che coglione-
Impreca Louis dalla camera mentre mi stringo su me stessa unendo le ginocchia al petto e abbassando la testa, mentre delle lacrime calde incominciavano a scorrere dal panico.
Perché...cazzo se sono in panico.
Come lo avrei detto a mia madre? Vuole che io cerchi di essere normale. Mi avrebbe ammazzato e chi non l'avrebbe fatto, ho solo quindici anni.
Ho solo quindici anni. Quindici!
Mi sento così strana all'improvviso.
E se c'è seriamente una creatura dentro di me?
Istintivamente mi tocco la pancia e le lacrime scendono ancora più velocemente.
Non posso essere incinta, perché...no, cristo. Vorrei seppellirmi.
-No, no, tranquilla. Ci penso io-
Mi dice Lily abbracciandomi e alzandomi il viso.
-Okay tranquilla, facciamo così. È meglio se fai alcuni test, li vado a comprare io con Louis-
La interrompo subito.
-No, no, no. Non voglio fare nessun test-
Ho troppa paura, ho fottutamente troppa paura. In questo momento non riuscirei neppure a guardare il mio corpo riflesso allo specchio in cui forse e probabilmente sta crescendo qualcuno dentro, figurati se riesco a tenere fra le mani un test di gravidanza.
-Jenna, dobbiamo sapere se sei incinta, è fondamentale...-
So che devo farlo, ma l'idea mi spaventa a morte.
-Ho paura...-
Ammetto tra le lacrime, che oramai si sono appropriate dei miei occhi.
Mi accarezza la testa guardandomi, mi sento così...strana.
È-è strano e basta, non posso seriamente avere qualcuno dentro di me.
-Tranquilla...non avere paura, ci siamo noi qui con te-
Ma ho fottutamente paura lo stesso. Cioè come faccio a non avere paura, sono solo un'adolescente, che non ha ancora compiuto sedici anni.
Come diavolo faccio ad essere incinta?
Nego riabbassando la testa per non vedere le loro facce puntate su di me, anche se le percepisco.
-Jenna, lo sai anche tu che devi farlo-
Continua ad accarezzarmi la testa ed io la rialzo per rispondere.
-Lo so che devo farlo, ma non puoi immaginare quanta paura ho-
Sospira alzandosi.
-Immagino Jenna che tu sia spaventata, ma non mi importa perché devi farlo. Adesso andiamo a prendere alcuni test in farmacia e tu li farai-
Non può impormelo, non voglio vedere nessun test, solo tornare indietro nel tempo e mandare a fanculo quel fottuto ragazzo, urlargli un sacco di cose in faccia e tirargli un calcio nelle palle.
Ma cazzo Jenna, devi farlo. Devi avere una fottuta risposta, non puoi rimanere rannicchiata in questo angolo per tutta la vita a maledire quella notte.
Sospiro mostrando un cenno di approvazione e Lily mi aiuta ad alzarmi per poi lasciarmi seduta sul suo letto.
-Resta qui e riprenditi, noi torniamo subito-
Li guardo uscire dalla porta della camera, poi sento chiudersi quella d'entrata.
Adesso sono da sola, insieme all'ansia e tutti quei pensieri che mi giravano per la testa.
Se solo quella notte fossi stata più intelligente.
Non posso crederci, non è possibile.
Non posso essere incinta...no.
Non sono incinta.
Istintivamente mi tocco la pancia girovagando per la camera. Merda, e se c'è seriamente in questo momento qualcuno là dentro?
Mi sento come se fossi posseduta, voglio dire, come se ci fosse qualcun altro dentro di me ed io non sappia che fare.
È una sensazione così strana...
Se fosse così, come lo avrei detto a mia madre?
"Mamma sono incinta"
No...lei vorrebbe una figlia modello, mentre io sono un disastro.
E poi, cosa avrebbero pensato gli altri?
Che sono una troia ovviamente. Una ragazza che è incinta a quindici anni non può essere nient'altro se non quello. Insomma, per rimanere incinta vuol dire che già avevi rapporti prima, no?
No, per me era solo sfortuna, perché appunto...sono Jennifer Johnson.
Solo una fottuta volta, solo una...come faccio ad essere incinta?
Non esiste una legge della scienza che spiega che se fai sesso per la prima volta senza usare precauzioni è scientificamente provato che non possa rimanere incinta, perché prima ero solo una fottuta verginella?
Poi...cosa sarebbe successo con Jamie?
Non lo conosco neppure, poteva essere un ragazzo qualunque. Se l'avessi incontrato per strada lui sicuramente non mi avrebbe neppure riconosciuta.
Perché quella notte ho pensato ad una nuova me? Potevo rimanere la solita Jenna di sempre e mandare a quel paese quel ragazzo incapace di mettere un preservativo.
Magari l'ha messo e si é rotto...no, non riesco a ricordare nessun preservativo.
Ma andiamo...quando finalmente era venuto ricordo perfettamente di essermi sentita piena la sotto.
Mi chiedo...perché?
Dai Jenna, pensa che magari non sei incinta, forse era solo un ritardo...li avevi qualche volta, forse la gastrite stava tornando.
Ma se lo ero, lui sarebbe mai rimasto al mio fianco?

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