Pannolini, adolescenti e lievi crisi isteriche

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Personaggi- Mika, Andy, James, Alex, Elias, Melachi e Amira (J.A.E. sono ovviamente inventati)
Coppia-Mikandy (obv)
Prompt- Future! Mika vs Past!

Michael Holbrook Penniman Junior amava il suo fidanzato. Ovvio che lo amava. Ma in quei momenti, l'avrebbe mandato al diavolo molto (e sottolineo il molto) volentieri. Come aveva potuto fargli una cosa del genere? E con che scusa poi...
-Mika, io vado a fare due passi, per trovare un paesaggio...un paesaggio...del documentario in Grecia, già. Scusa, devo andare.- come se ci volesse un genio a notare la differenza Londra-Atene. Ma poi il biondo era uscito e aveva lasciato Mika alle prese con un problema, anzi, tre enormi problemi.
-James! James, vieni subito qua! E tu, Alex, collabora un po'! Argh, nessuno mi ascolta qui dentro!- si mise le mani nei capelli dalla frustrazione, diede un bel respiro e tentò di calmarsi.
-Alexandra, James, venite qui, per favore. - chiese con più calma.
Dalle scale si affacciarono un allampanato diciassettenne con le cuffie ed una bella ragazza di quindici anni, dall'aria furba.
-Sì, papà? - chiese lei in tono innocente. -Hai chiamato? - poi si mise a ridere di fronte all'espressione esasperata del cantante davanti a lei.
-Per favore, potresti gentilmente mollare tuo fratello per un secondo ed andare a calmare Elias? Se non mi metto a cantare non sta zitto, e le mie corde vocali sono andate a farsi un giro dopo stanotte... Grazie. - Alex corse in cucina, ridacchiando sotto i baffi. Intanto, il ragazzo era ancora sulle scale.
-Che succede, pa'?-
-Sai dove può essere Andy? Se lo chiamo col mio cellulare non risponde, l'idiota. Ehi, se non ti disturba troppo, potresti per un secondo toglierti le cuffie? -
-Certo.- staccò gli auricolari dal telefono, ma improvvisamente la musica partì a tutto volume, lasciando basito Mika. Era una sua canzone. Grace Kelly.
-T...tu ascolti...ascolti le mie canzoni?-
James arrossì. Lui aveva 17 anni, ed aveva sempre quell'aria annoiata quando parlavano della sua musica...eppure, era lì, con la canzone che era appena finita, mentre partiva Billy Brown.
-Io...ehm...no, è solo che...che...ouhm...ah, aspetta, devo chiamare Andy!-
Fece partire la chiamata, ignorando volutamente il sorriso sorpreso del padre. Lo conosceva da sette anni, eppure a volte lo stupiva ancora. Non aveva mai mostrato interesse per il suo lavoro, ed ora veniva fuori questo... Scosse la testa, ancora sorridendo, per poi prestare attenzione alla chiamata.
-Cosa? No, ehm...no, no, devi parlare con...lo so, lo so...certo! - mentre il ragazzo tentava di convincere il padre a tornare a casa, Elias aveva ripreso a piangere. Tecnicamente, l'adozione di quel bimbo non era programmata, ma una sera, a cena, i due ragazzi avevano chiesto un fratellino. La scena era stata comica.
Mika stava rischiando di soffocare, mentre Andy li guardava ad occhi spalancati, chiedendosi se avessero capito come funzionava la storia dei bambini.
-Ragazzi, dovete sapere...quando un papà e una mamma si vogliono tanto bene...ma funziona solo con mamma e papà, non con me e Mika...-
I due si erano messi a ridere, specificando solo dopo.
-Intendevamo che ci piacerebbe che adottaste un altro bambino, ma un bebè, stavolta.- infatti entrambi erano entrati nella famiglia a dieci anni, e volevano veramente un neonato in casa. Purché Michael si occupasse dei pannolini, ovvio.
-Papà! Tuo figlio ha bisogno di essere cambiato! -
-Non è che potresti farlo tu? Devo chiamare Andreas. - non era un buon segno quando si chiamavano col nome intero.
-Non c'è bisogno che urli, sono qui.- il biondo era appena entrato, tutto infangato, con Mel e Amira che camminavano piano dietro di lui. Non erano più scattanti come una volta, ma erano sempre "le ragazze", e così sarebbero rimaste.
Il greco abbracciò il compagno, baciandolo.
-I tuoi trucchi stavolta non funzioneranno.-
-Ah, no?- sussurrò lui al suo orecchio.
-Voi due, se proprio dovete fare i piccioncini, non qui. È pieno di bambini che non hanno intenzione di rimanere traumatizzati.- esclamò Alex.
-Casa dolce casa.-

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