Capitolo 10-34 settimane. ♥ Benvenuta al mondo piccola gioia. ♥

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Chiamarono l'ambulanza alle 11:30 ma venero informati che sarebbe arrivata un pò più tardi. Nel frattempo l'infermiera mi riattaccò ai fili del monitoraggio per tenere sotto controllo il battito cardiaco della bambina. Mi mise l'ossigeno visto che io non respiravo a pieni polmoni e l'aria non arrivava più alla piccola. E mi riattaccò la flebo.

Christian tirò una sedia e insieme all'infermiera mi restarono accanto fino alle 4 del pomeriggio quando arrivò l'ambulanza

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Christian tirò una sedia e insieme all'infermiera mi restarono accanto fino alle 4 del pomeriggio quando arrivò l'ambulanza. In tutto l'arco del tempo l'infermiera fu così spaventata che tremava peggio di me. Mi administrò del glucosio visto che non mangiavo niente da 2 giorni e mi chiese di riposare. Alla fine lei e Christian riuscirono a convingermi di mandare giú qualcosa. Ma appena finito di mangiare vomitai tutto, i dolori erano atroci e dal bagno mi riportarono sul letto l'infirmiera e Christian. Lui accarezzava la pancia e parlava con la piccola nella speranza di calmare la sua agitazione. Ma niente da fare il suo battito cardiaco si alzava sempre di piu. Quando finalmente arrivò l'ambulanza il medico salì sopra e mi prese insieme a Christian in braccio per portarmi sotto. Mi chiese di stendermi ma rifiutai e mi sedetti sulla sedia destinata agli accompagnatori perchè ogni volta che mi stendevo mi sentivo mancare l'aria. Mi mise la cintura di sicurezza e informò Christian che purtroppo lui non poteva venire con me in ambulanza. Durante il tragitto il medico che era davvero molto gentile, ha parlato con me. Mi chiese se ricordassi la glicemia, il battito cardiaco della bambina e il mio e cose così. Appena arrivati all'ospedale Christian era già arrivato da circa mezz'ora, era venuto con la macchina insieme a suo fratello. Il gentilissimo medico di prima mi vietò di posare le mani sul corridoio che indicava ginecologia e obstretricia dicendomi che ci sono troppi batteri. Mi accompagno fino davanti alla porta dove mi stava aspettando Christian e mi augurò tanta fortuna. Attesi per qualche minuto e poco dopo mi chiamò una dottoressa, mi visitò e mi disse che le membrane erano intatte. Confusa gli dissi che non dovevo partorire e lei mi disse che ero in travaglio attivo e che se non fermavano subito le contrazioni avrei iniziato a dilatarmi. A quelle parole rimasi scioccata gli spiegai cosa mi fosse stato riferito dalla mia ginecologa, cioè che avevo la gastrite e lei iniziò a ridere nervosamente. '' Come la gastrite, ma è matta? Chi è la tua ginecologa? . '' Emilia Borzea.'' '' Oh mio Dio! Ora capisco. Non sei l'unica paziente che arriva da noi in questo stato per colpa sua.'' Gli riferii anche delle medicine che mi avevano dato e subito capi perchè la mia bambina fosse entrata in tachicardia. Per via del troppo Agocalmin inserito per via venale. E quel dolore assurdo che io risentivo erano in realtà contrazioni che non smettevano perchè il No Spa se sono contrazioni false ( quelle pre parto) le ferma se sono invece contrazioni vere le intensifica per aiutarti. Mi accompagno lei stesa al reparto nascite. E mi administrò per via venale delle medicine che non conosco. Dovevano fermare le contrazioni e far scendere il battito cardiaco della piccola. Mi fecero un prelievo di sangue per vedere se tutto ciò fosse causato da un infezione. Il monitoraggio indicava ancora dopo 2 ore il battito 180-190. Ancora troppo alto, e le contrazioni non cessavano affatto. Mi controllarono all'incirca 7 volte per verificare che non mi dilatassi. E alle 10 mi misero la seconda dose di quella forte medicina. A Christian vietarono di entrare con me e quindi stava aspettando il sala attesa, mi chiamava ogni 10 minuti per chiedermi come sto. Siccome la gravidanza era piccola il monitoraggio non identificava le contrazioni quindi la dottoressa di prima posò la mano sulla mia pancia e contava guardando l'orologio. Alle 22 e 30 le mie contrazioni raggiunsero l'apice. Si verificavano ogni minuto e duravano 35 secondi. Nemmeno il tempo di respirare che veniva un altra. Purtroppo alla piccola si era încastrato un piedino fra le costole e ad ogni contrazione lei spingeva il piedino verso lo stomaco ecco perchè stavo cosi male. Raggiunto quel punto Christian chiese di parlare con la Dottoressa. Lei gli spiegò che purtroppo non erano riusciti a fermare le contrazioni e che un altra dose di medicina avrebbe messo a rischio la mia vita e quella della bambina. Christian le chiese cosa sarebbe successo e lei gli riferì che molto probabilmente avrei partorito quella notte. Alle 11 mi portarono a fare un ecografia. Per verificare quando fosse grande la bambina e se si sarebbe verificato un eminente nascita sarebbe stata in grado di respirare da sola. Usci in corridoio e appena ho visto Christian sono scoppiata in lacrime. Lui mi strinse fra le fraccia bacio il mio pancione e mi incoraggio ad andare verso la stanza dell'ecografia. Mi accompagno anche Christian e ci disse che la nostra piccola pesava all'incirca 2.500 g e che tralasciando la sofferenza fetale stese bene. Mi riaccompagnarono in sala parto e decisero di farmi l'epidurale. Nel momento nel quale mi girarono alla mia piccola calò di colpo il battito cardiaco. Il panico si instaló in pochi secondi e la dottoresa grido al infirmiera di sbrigarsi altrimenti la bambina sarebbe morta. Credo di essere svenuta a quelle parole perchè non ricordo come sono arrivata in sala operatoria. Ricordo solo l'infermiera che mi teneva stretta per l'anestesia. E la dottoressa che gridava di sbrigarsi per non perdere la bambina. Mi stesero sul letto e mi coprirono la visuale con un lenzuolo. L'anestesista si inginocchio vicino a me e con voce calma mi chiese. '' Hai paura piccola? '' con una voce mezzo strozzata gli risposi. '' Si, e anche tanta.'' '' Andrà tutto bene. Conta fino a dieci.'' '' La prego non mi addormenti, voglio sentire la mia piccolina.'' '' Va bene ma tu cerca di calmarti un pò. Stai facendo impazzire il macchinario per la tensione.'' Iniziai a contare nella speranza di calmarmi. Pochi minuti dopo senti piangere la mia guerriera. Iniziai a piangere a dirotto e chiesi di vederla. Ma mi hanno rifiutata dicendomi che dovevano portarla d'urgenza in neonatologia. Rifiutarono persino di fargli una foto, dicendomi che siccome era rimasta troppo a lungo senza ossigeno aveva un colorito violaceo, quindi niente foto ricordo dalla sala parto. La mia principessa è nata il 15 Gennaio 2016 alle 00:06 , pesava 2kg e 300 grammi e misurava 47 cm. Finalmente ero mamma, per le troppe emozioni accumulate iniziai a tremare. Alle 2 finirono di cucirmi e mi portarono in una stanza accanto. Telefonai Christian fra le lacrime '' Auguri amore la nostra piccolina è nata. Sono mamma'' '' Lo so amore e uscita un infermiera poco prima e si congratulo con me. Comunque auguri piccola mia siamo diventati genitori.'' Poi iniziò a telefonare ai familiari per annunciare loro la nascita della nostra principessa.

Porto in grembo il tuo tesoro ♥. Where stories live. Discover now