Capitolo 1: La scoperta del risultato. Il test positivo🦋 ♥

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Tutto è iniziato in una lontana estate. La scuola era finita da circa una settimana, e finalmente mi rilassavo un po'. Dopo una dolcissima partita d'amore, mentre stavamo abbracciati ricordo di aver detto al mio ragazzo di avere un piccolo ritardo. Mi ha guardata negli occhi e mi ha chiesto di quanto.

'' Sono al terzo giorno di ritardo."
" Non ho idea perchè amore ma ho la strana sensazione che qualcosa sta per accadere. ''

Mi ha abbracciata e abbiamo chiuso il discorso. Mi sono rivestita e sono ritornata a casa. Sul momento non ho dato molto peso a quel ritardo, visto il ciclo irregolare, quindi pensavo ritardasse come al solito. Dopo cena mi sono rientrata nella mia stanza, avevo 5 messaggi e 10 chiamate perse da lui. L'ho richiamato e mi ha chiesto come mai non avevo risposto, era molto preoccupato e ciò si risentiva nella sua voce.
''Piccola ? ''
''Si amore !"
''Riguardo a cosa abbiamo parlato prima, se fossi incinta cosa facciamo?"
''In che senso cosa facciamo?
Se sono incinta, ti sia chiaro che mi prenderò le responsabilità, sai che sono contraria all'aborto, non sono e mai sarò in grado di uccidere una vita, quindi con o senza il tuo aiuto io vado avanti!''
''Lo so piccola, non mi riferivo al fatto di tenerlo o meno, perchè sai che anche io sono responsabile, mi riferivo a come dirlo ai tuoi, l'unica cosa che mi spaventa è la loro reazione.''
''Questo spaventa tanto anche a me, non ho idea di come dare una notizia così grande ai miei.
Comunque è ancora presto sai che ho il ciclo irregolare, magari è solo un piccolo ritardo."
''Si ricordo, vedremo,forse hai ragione tu. Ora vai a dormire è molto tardi e tu sei stanca. Buona notte piccola, ti amo.''
''Notte panda, ti amo anche io.''
Dopo aver chiuso la chiamata, mi sentivo un po' strana, ma non ci feci molto caso. Saltai nel lettone e presi fra le braccia uno dei due cuscini con i quali dormivo di solito e iniziai a stringerlo forte, cosa che non ero solita fare.
Mi addormentai difficilmente, non riuscivo a trovare una posizione comoda e sulla pancia non riuscivo piu a dormire come al solito, cosa che accadeva ormai da un paio di giorni.
La sera seguente siamo usciti a fare una passeggiata e quando ci siamo seduti su una panchina Christian ha iniziato ad accarezzare la mia pancia.
''Scusa panda posso capire cosa stai facendo ?''
"Silenzio piccola, per favore sto chiedendo al tuo pancino se per caso stia nascondendo un tesoro.
Allora pancino cosa non ci riveli?''
Quel gesto mi fece ridere e commuovere allo stesso tempo. Guardai Christian con dolcezza, quel ragazzo era in grado di suscitare in me emozioni molto forti. "Saresti un papà favoloso. ❤️ !''
"Piccola lo credi davvero ?"
''Si panda ,il mio cuore crede davvero alle parole pronunciate."
Mi ringrazia con un dolce bacio sulle labbra e mi accompagna a casa.
Quella sera una mia cara amica mi chiese se potessi tenerle il posto di lavoro per qualche giorno , faceva la babysitter ad una dolcissima bambina mentre i genitori erano al lavoro. Ho accettato perchè adoro i bambini e anche perchè due settimane non mi sembravano un tempo così lungo e poi avrei guadagnato anche io qualcosina. Purtroppo quelle due settimane non potevo vedere Christian per via dell'orario in cui uscivo dal lavoro .
Un paio di giorni piú tardi stavo iniziando ad andare nel panico, quel piccolo ritardo stava diventando sempre più grande. "Piccola ancora niente?"
''No panda e siamo già a 8 giorni di ritardo ed io mi sto davvero iniziando a preoccupare. Non è mai ritardato cosí tanto."
"Tranquilla vado a comprarti un test e cerco di portartelo stasera quando esci dal lavoro, così ci togliamo il dubbio.''
''Va bene panda."
Quando uscì dal lavoro Christian mi stava aspettando fuori, mi tese la piccola busta con dentro il test e mi bacia per la buona notte.
Il mattino dopo, appena sveglia feci il test. Sinceramente non ero agitata e non so ancora il perchè.
Il minuto dell'attesa passò velocemente ed ecco spuntare le due linee molto chiare: ero incinta.
Un vortice di emozioni mi attraversarono in quell'istante, non riuscivo a credere che dentro di me stava crescendo una vita. Non riuscivo ancora a realizzare che il test fosse davvero positivo. Subito dopo telefonai Christian per comunicargli il risultato del test.
''Buongiorno panda."
"Giorno piccola."
"Panda ho appena fatto il test: il risultato è positivo. Diventerai papà!''
"Davvero? Sono felice e spaventato in egual modo. Tu, stai bene ?"
"Si amore, sono un po' tesa, ma sto bene.'' Eravamo felici cercando di nascondere il nostro timore, la nostra testa sembrava non realizzare che saremmo diventati genitori.
"Ora bisogna dare la notizia ai tuoi genitori!''
'' Lo so,credimi che l'idea mi sta terrorizzando e non poco, non so come dare loro la notizia.''
''Glielo diremo insieme, penso sia meglio procedere così.''
"Poi ci pensiamo ora stacco, sono in ritardo. Ti amo panda a stasera.''
'' A stasera piccola, ti amo anche io.''
Nell'arco del giorno mi mandò diversi messaggi chiedendomi di fare attenzione, di non correre, di mangiare e cose varie. Uscita da lavoro, Christian mi aspettava impaziente.
Per prima gli diedi un bacio e poi gli mostrai il test, lui iniziò a piangere per le emozioni che lo travolsero , e mi attirò fra le sue braccia. E lì che mi sono sentita al sicuro dal nostro primo abbraccio. Mi spostò con dolcezza, e accarezzó la mia pancia con delicatezza.
Confessandomi, ulteriormente, che un turbine di emozioni esplosero appena posa la mano sulla mia pancia : come se una scossa elettrica lo avesse travolto.
Due giorni abbiamo discusso su come dirlo ai miei. Alla fine stanca di quella litigata appena arrivata a casa, dopo lavoro, vado da mia madre e le confesso che le mestruazioni non mi erano ancora venute. Lei sospettava già da qualche giorno perchè essendo nel mio stesso periodo da un paio di giorni mi chiedeva ogni qualvolta poteva : "il ciclo?"
Sul momento non mi disse nulla ma la sera seguente si è scatenato un uragano. Appena ritornata dal lavoro i miei iniziarono a farmi mille domande e papà mi disse che se avessi voluto restare ancora in quella casa, avrei dovuto abortire se l'intenzione fosse quella di tenere il bambino, avrei dovuto fare la valigia ed andarmene. Ho sbattuto in faccia ad entrambi il mio *NO* decisivo sul aborto, e 20 minuti dopo stavo già scendendo le scale con la mia valigia.
Sentii mio padre urlare che in quella casa non sarei potuta entrare mai più e che avrei potuto scordarmi di essere la loro figlia.
Chiamai Christian piangendo e mi venne incontro dopo 10 minuti. Appena mi vide mi strinse fra le braccia, mi asciugò le lacrime, dicendomi :"Ti prego piccola smettila di piangere, non sei sola io ci sono e ci sarò sempre."
Piano piano riuscii a calmarmi, incamminandomi al suo fianco per andare a casa sua.
Appena arrivati, andai a farmi una doccia e poi mi misi nel letto. Ero stanca non desideravo altro che addormentarmi fra le braccia di Christian, dove mi sentivo al sicuro. Prima di addormentarmi Christian baciò il nostro "tesorino'' ed iniziò ad accarezzarmi i capelli finchè non chiusi gli occhi.

Spazio Autrice.

Ciao ragazze ora che hò più tempo ho deciso di correggere i capitoli uno ad uno e finire la storia. So che e un pò tardi ma oggi trovando la storia ho capito che volevo finirla per davvero anche se il finale alcune di voi lo conoscete già. A presto Diana.♥


















Porto in grembo il tuo tesoro ♥. Where stories live. Discover now