Capitolo 8

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6:30 p.m.

Già si era fatto orario e noi uscimmo di casa.

Io: Io vado al parco, ciao
Lorenzo: Non fare tardi, è pericoloso
Io: Si si
Lorenzo: Ciao
Io: Ciao

Lorenzo era peggio di mio padre.

Lui andò a sinistra e io andai a destra.
Feci un giro e mi ritrovai in un parco abbandonato. Sembrava deserto, non c'era anima viva. Dato che ero sola mi misi le cuffiette rosa nelle orecchie e pensa alle cose che mi stanno accadendo, sulle note di "One call away". Mi siedo sulla vecchia altalena che cigola ad ogni suo movimento.

9:38 p.m.

Mi lasciai trasportare dalla musica e rimasi ad ascoltarla fino a tardi. In quelle piccole scatoline rosa, si sentiva una canzone che io amavo "In radio". Sulle parole dolci e sincere di quella canzone, mi avviai verso casa.

10:25 p.m.

Arrivai davanti il portone di casa. Era tardissimo. Come se non bastasse mi cascarono le chiavi a terra.

Io: E dai, però

Mi piegai sulle ginocchia per prenderle. Aprii la porta, mi tolsi il giubbino e lanciai il mio telefono sul divano. Portai il giubbino in camera, lo misi sull'appendiabiti e accesi la Tv. Misi un CD nel videoregistratore, mi sedetti vicino al mio telefono e guardai "Harry Potter e il prigioniero di Azkaban".

12:35 a.m.

Era finito il film. Visto che Lorenzo dormiva fuori andai in camera a cambiarmi, quando vidi la maniglia della porta d'ingresso aprirsi. Avevo paura, se fossero ladri? Pensai. In jeans e reggiseno mi nascosi nell mio minuscolo armadio.

Uscii dall'armadio, mi affacciai dalla porta della stanza, vidi che c'erano tanti ragazzi e ragazze ubriachi. Erano tutti in soggiorno, ma chi erano? Poi sentii qualcuno aprire ancora di più la porta della mia camera. Era Lorenzo.

Io: Oddio, Lorenzo, mi hai spaventata
Lorenzo: Perché sei in reggiseno?
Io: M-mi stavo cambiando

Dissi imbarazzata.

Lorenzo: Vieni in sala?
Io: Perché dovrei? Sono in reggiseno
Lorenzo: Ancora meglio

Mi guardò e mi sorrise.

Io: Almeno fammi rimettere la maglia di pri-

Mi interruppe un ragazzo, ubriaco, che si avvicinò a Lorenzo.

X: Oh, Loree

Il ragazzo mi guardò da testa a piedi.

X: Ooo regà, Ostuni si è trovato una ragazza per stanotte

Tutte le persone nella sala mi guardarono. Io arrossii.

Tutti: Ooooo, Grande Ostuni

Erano tutti coordinati a dire questa cosa.

Lorenzo: Beh? Vieni?
Io: Sono in REGGISENO
Lorenzo: Non ti preoccupare

Aveva bevuto anche lui?

Lorenzo: Dai

Avevo paura di si.

Io: No, Hai bevuto

Lui mi prese il braccio.

Io: Lorenzo
Lorenzo: Vieni

Tutti mi guardarono. Ci credo, avevo addosso solo il reggiseno intimo della "Tezenis" e i jeans aderenti della "Tally Weijl".

X: Hey
Io: Hey
X: Come va?
Io: Tutto ben-

Venni interrotta da una mano che mi toccò il sedere. Entrai nel panico e feci un urlo. Lorenzo mi sentì e venne, velocemente, verso di me.

Lorenzo: Che succede?
Io: Puoi dire al tuo amico di staccarsi dal mio sedere?
Lorenzo: Oh, Matteo, Staccati
Matteo: Perché?
Lorenzo: Perché l-lei è la mia r-ragazza

Io e Matteo lo guardammo, con sguardo stranito.

Matteo: Ah si?
Lorenzo: Si

Lorenzo mi prese il polso e mi trascinò vicino a lui, mettendomi un braccio attorno ai fianchi.

Matteo: Che bella "coppia"

Disse facendo le virgolette con le dita.

Lorenzo: Non ci credi?
Matteo: Ci credo solo se vi baciate
Lorenzo: Okay

Io gli tirai una gomitata.

Io: Ma non ce ne bisogno

Lorenzo mi guardò, sorrise e alzò il sopracciglio.

Io: No

Lorenzo si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò.

Lorenzo: Allora fatti toccare da Matteo

Io sbuffai.

Io: Per questa volta hai vinto tu Ostuni

Sussurrai.

Matteo: Allora? Vi baciate o no?
Lorenzo: Si si

Eravamo uno di fronte all'altro. Io gli misi le mano attorno al collo e lui mi tenne i fianchi.

Coinquilini [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora