Prologue

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Spesso, quando su internet qualcuno vuole caricare una foto, il caricamento potrebbe durare qualche minuto, se procede lentamente. Altre volte è rapidissimo, e ti si buttano addosso valanghe di notifiche, messaggi e menzioni su ogni social possibile.
Ecco, quest'ultimo caso è proprio quello che è capitato a me.
Stesa sul divano del grande salone, ho il pc aperto sulle gambe mentre mia sorella Jennifer sorseggia il suo caffè al mio fianco. Apro la mia pagina Facebook e - come quanto annunciato dalla Brown - la mia foto è apparsa come prestavolto di Stephanie Harrison, la protagonista di Fearless, il nuovo best seller in voga ultimamente e di cui tutti sono assuefatti. Me in prima persona.
Non posso di certo dire che non sia un bel libro, se mi sono presentata alle audizioni.
Niall, in questo momento, mentre il web impazzisce nel commentare la mia foto titolata, sta tenendo le audizioni per il personaggio maschile, Nicholas Bold.
Jennifer si sporge verso di me quando mi vede digitare rapidamente su Twitter.
"Sei uscita bene in quella foto" dice, indicandola. Le faccio un cenno del capo, inviando il tweet.
Anche in questo caso mi arrivano così tante notifiche da dover chiudere l'applicazione perché ormai in subbuglio.
"C'era di meglio" appunto, guardandomi nello schermo del pc ancora illuminato mentre la lista dei commenti sottostanti continua ad allungarsi imperterrita.
Jennifer scuote le spalle e si alza, aggiustandosi la gonna attillata che slancia ulteriormente il suo metro e ottanta di altezza. "Come sai" dice, allontanandosi verso la cucina, "non abbiamo voce in capitolo riguardo le foto che decidono di far girare per il web."
Certo, vorrei risponderle. Per lei è tutto semplice, uscendo magnificamente in ogni fotografia che le viene scattata, sia pure da un fan in mezzo alla strada.
Jennifer Lawrence ha questa particolarità, essere bellissima e naturale in ogni situazione, ed è una caratteristica che le ho sempre inviadiato. Così come anche il recitare accanto a gran pezzi di uomini che, purtroppo, lei non fila per niente. Mia sorella ha fin troppi pretendenti, ma ha gusti alquanto singolari che l'hanno portata a non trovarsi bene con nessuno di essi.
Io non ho questo tipo di problema.
Ogni collega con cui abbia mai avuto a che fare è stato o gay o troppo egocentrico per prestare attenzione anche alla persona più vicina nel raggio di cinquanta centimentri. Non mi sono mai lamentata, per carità, ma non ho una così vasta gamma di uomini a portata di mano. Tra me e loro si instaura solo un semplice rapporto di professionalità. Niente di più, niente di meno.
Jennifer torna dalla cucina e mi trova ancora intenta a scrivere su Twitter. "Dovresti prepararti" dice, appoggiandosi allo stipite della porta che collega il salone alla cucina. "La macchina verrà a prenderti tra dieci minuti, Niall nell'ultimo messaggio mi ha detto che sono passati all'ultima selezione."
Annuisco e spengo il computer, abbassando poi lo schermo sottile. Sono già vestita, devo solo lavarmi i denti e sono pronta a raggiungere il capo.
Jennifer uscirà fra un'ora per prendere un caffè con Josh, il suo migliore amico nonchè collega durante le riprese di Hunger Games, una delle sue migliori prestazioni.
Il telefono mi squilla non appena finisco di asciugarmi le labbra con l'asciugamano appeso alla parete. Mantengo il telefono nell'incavo del collo, mentre mi passo il panno anche sulle mani umide. "Sì?" rispondo, sbirciando il mio riflesso nello specchio.
"Sono giù" dice Peter, chiudendo la chiamata. Esco dal bagno, recupero la borsa ed esco, facendo un segno di saluto a Jennifer che intanto parla al telefono con chissà chi. Quando apro la porta, vedo la macchina nera parcheggiata lungo il marciapiede e mi avvio spedita in quella direzione, abbassandomi gli occhiali da sole sugli occhi. Peter scende e mi apre lo sportello e mi infilo nell'autovettura molto rapidamente, prima che qualche paparazzo possa avvicinarsi.
"Ho visto la foto" dice il mio autista una volta messo in moto. "Auguri per il nuovo ruolo."
"Grazie" rispondo, cercando i suoi occhi nello specchietto retrovisore.

Quando giungo alla Horan Industry, le porte in vetro sono aperte e una calca di gente viene mantenuta oltre le transenne. Molti paparazzi sono appostati con le loro grandi macchine sollevate all'altezza dei loro occhi, pronti a cogliere ogni mia espressione.
Sorriso sempre in viso, mai mostrarsi indisponenti. Mio padre mi ripete questa frase da quando sono diventata una delle attrici più in vista ultimamente. Non puoi farti rovinare la reputazione a causa di un mancato sorriso o gli occhi socchiusi per il fastidio. Già da quando apro la portiera della macchina e appoggio la mia scarpa con il tacco sul marciapiede i flash iniziano ad impazzire. Mi spingo in fuori, con gli occhiali sollevati tra i capelli lasciati sciolti. Mi avvio verso le immense porte sorridendo a chiunque mi capiti sotto tiro. A qualcuno agito anche la mano per lanciare un saluto, poi le porte vengono richiuse nuovamente alle mie spalle. Sono trasparenti, possono benissimo vederci attraverso. Ecco perché Niall mi ha chiamato nel suo ufficio, per restare lontani da occhi indiscreti. Appena busso alla porta, il suo "Avanti" mi spinge a girare la maniglia e a chiudermi la porta scura alle spalle. Niall è uno dei ragazzi più simpatici che abbia mai conosciuto.
Ci passiamo quattro anni, e ci conosciamo da quando papà mi ha fatto varcare per la prima volta la porta di questo edificio immenso. Niall ha preso il posto di suo padre da almeno tre anni e lavoriamo insieme praticamente ogni giorno. Lo trovo in piedi, appoggiato con una mano alla sua scrivania in mogano con un ragazzo appena accanto a lui. Ha dei folti capelli ricci, lunghi fino alle spalle, un completo abbastanza sportivo e gli occhi verdi puntati su di me. Alle sue spalle c'è la Brown, l'autrice del romanzo che trasporteremo nei cinema di tutto il mondo.
"Buongiorno Jessica" saluta Niall, invitandomi ad avvicinarmi a loro. Con un gesto della mano mi indica il ragazzo al suo fianco. "Ecco il prescelto."
Allungo la mano per stringere quella del riccio che ha gli occhi puntati nei miei. E' davvero affascinante. "Sono Harry Styles, piacere."


N/A
Eccomi qui con una nuova storia. È diversa dalle altre e spero possa risultare bella come è nella mia mente.
Prima di tutto vi devo dire che non sono esperta di cinema né su come un film si faccia nel dettaglio, per questo i dati che incontrerete nella storia sono modellati in base alle esigenze della fanfiction. Non credete insomma che quanto abbia scritto sia tale e quale alla vita reale.
Detto questo, i personaggi e i loro comportamenti sono frutto della mia immaginazione, non hanno niente a che vedere con la loro vera essenza, se non i loro aspetti fisici.
Buona permanenza.
Se vi piace, lasciatemi qualche voto e commento. Sono una buona motivazione per continuare a postare :)

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