XXI. The picnic.

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[Harry's P.O.V]

Cos'é successo con tua madre? Vuoi parlarne Haz?», mi chiese Louis.

«Emh.. no tranquillo Lou, non é successo nulla! Mi ha solo un pò innervosito.. sorvolando.. cos'hai portato in quel cestino?», chiesi io in tono leggermente malizioso facendolo sorridere.

Cercai di cambiare discorso.

Non volevo far sapere a Louis di Nick.

Quello era il passato, una delle parti piú brutte del mio passato.

Non voglio assillarlo né tantomeno annoiarlo con i miei stupidi problemi.

Dopotutto non volevo che rimanesse con me solo perché gli facevo pena.

Io volevo che mi amasse sul serio, e molto probabilmente era proprio cosí.

«Ci sono le tue due cose preferite! Il thé alla menta e la torta al cioccolato... beh, volevo tirarti su il morale.», disse lui.

«Tre..», dissi io.

«Tre cosa?», chiese confuso lui.

«Intendevo che ci sono le mie tre cose preferite.», spigai.

«I piatti di plastica ed i bicchieri..?», chiese lui confuso ma allo stesso tempo divertito.

«No idiota! Ci sei tu.», risposi.

«Ma... io non sono dentro al cestino.»

«Dio mio Lou, riesci a rovinare anche il momento piú dolce.», dissi ridendo.

Evidentemente lo contagiai con la mia risata, e ci mettemmo a ridere entrambi.

(Rido. Avevo scritto 'con la mia rosita' ed ho pensato ad Harry che parla con l'accento di Antonio Banderas, che disagio.)

«Che facciamo stasera?», chiese Louis mentre raccoglievamo le nostre cose per tornare a casa.

«Beh.. emh.. non lo so, mia madre prima mi stava accennando che avrebbero avuto una cena con degli amici di famiglia.. ma se vuoi noi possiamo andare a fare un giro, qui vicino c'é un luna park, ci sono molti pub e discoteche oppure se pref..». dissi io cercando di distoglierlo dall'idea di partecipare alla cena.

«No, Harry, é l'ultima serata che trascorreremo qui ad Holmes Chapel, dobbiamo stare con la tua famiglia no?!», disse lui.

«...Ah, si é vero!», dissi dopo una lunga pausa.

Avevo accettato.

Ero un cretino.

(MADÒ OGGI É IL DISAGIO, il correttore mi aveva scritto 'criceto' al posto di 'cretino'.
DONATE 1€ PER COMBATTERE IL DISAGIO DI ALESSIA)

Ma lo feci per evitare di insospettirlo.

Non volevo affatto che venisse a conoscenza del mio passato.

E se Nick avesse detto anche una sola parola, l'avrei ucciso.

«Okay, andiamo a prepararci allora!», disse sorridente Louis.

Io mi limitai ad annuire.

Ero estasiato dal suo sorriso, era perfetto.

E poi quelle rughette che gli si formavano intorno agli occhi mentre rideva mi mandavano in paradiso.

*SPAZIO AUTRICE.*
Hola.
Si, lo so, è corto!
Ma anche questo è un capitolo di passaggio perchè dovete sapere che..

purtroppo..

ci stiamo avvicinando alla fine.

Mancano pochi capitoli.

Sappiate che vi amo.
Siamo a 1.92k visualizzazioni e a quasi 400 voti.

Per me è una cosa A S S U R D A.

Sono strafelice.

All the love xx
-A.

Like Two Kids » L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora