Dream: forever awake

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Cosa è successo? Avevo appena pronunciato l'incantesimo e mi sentivo strano. Mi guardai in giro e vidi una persona con me nel letto. "Ma sono IO!" Urlai. Sono morto? Non è possibile, non dovevo fidarmi di quella ragazza. Aspetta ma questo corpo...è quello di ieri notte! Cercai di rientrare nel corpo ma fu impossibile. E se provassi a ridire la frase di prima? "Evado Internum Imperator!" Urlai, ma non accadde niente, mi sentivo in trappola, ingannato da una ragazza. Forse era un demone. Pensai. Devo restare calmo, in questo caso non posso continuare a disperarmi in casa. Meglio se vado a farmi un giro.

Si ma come uscire di casa senza un corpo? Pensai. Aspetta ma se sono diventato un'anima allora posso attraversare le pareti. Così mi appoggiai alla porta d'ingresso e proiettando nella mia mente il desiderio di attraversarla ci riuscii.

"Ce l'ho fatta! Evviva!" Esclamai, mentre festeggiavo dalla gioia. D'altro canto è il desiderio di tanti poter oltrepassare le pareti. Ora non mi resta che andare in centro, forse lì trovo qualcuno come me.  

Mi avviai così per il centro della città, ma chiunque incontrassi non riusciva né a vedermi né a sentirmi, ero come un fantasma. "Uffa, nessuno mi considera." Dissi disperato. "È naturale, sei su un altro piano dimensionale ragazzo!"

La voce proveniva da una persona seduta su un muretto. "Cosa tu mi vedi?" Urlai. "Certo, e ti sento anche." Disse ridendo.
"Scusami, ero sorpreso perché dopo aver pronunciato le parole magiche che mi ha detto una ragazza, invece di dormire sono diventato un fantasma." "Un fantasma? Bella questa!" Disse ridendo fragorosamente il ragazzo. "Se ogni Vrayjhk fosse un fantasma allora questa città sarebbe infestata dagli spiriti! Lasciamelo chiedere, ragazzo...ma sei nuovo? Intendo, hai ottenuto le capacità in questi giorni?" Chiese il ragazzo, diventando improvvisamente serio. "Non so di che parli, so solo che non ho nessun ricordo più vecchio di ieri mattina." "Capisco, allora veramente sei nuovo, dall'aspetto sei già un diciassettenne, ma probabilmente sei piccolo, dimmi quanti anni hai?" Domandò sempre più incuriosito il ragazzo. "Cinque" risposi. "Ah capisco... Be appena avrai compiuto 8 anni perché non ti iscrivi all'accademia? Lì insegnano le basi a tutti i Vrayjhk novelli." "C'è un posto del genere?" Domandai incuriosito. "Sicuro, io l'ho frequentata 300 anni fa, però da allora è cambiata molto." Rispose il ragazzo con aria nostalgica. "Wow sei così anziano? Comunque volevo chiederti, come posso ritornare nel mio corpo?" La volontà di tornare alla normalità aveva preso il posto sullo stupore. "Io anziano? Questi novellini, guarda che sono giovanissimo, la nostra razza vive per millenni a seconda del potere. Comunque non è difficile basta pronunciare all'alba, quando il sole tocca con i primi raggi il tuo corpo, la frase Essentia Reditus. Ah sì prima che tu vada, ricorda che noi non dormiamo, se vuoi riposarti, limitati a guardare il tuo corpo e proteggilo." "Grazie signore, siete stato la mia salvezza! Arrivederciiii!" Dissi entusiasta. 

Mentre mi allontanavo notai che il ragazzo stava cambiando aspetto, era improvvisamente invecchiato e continuava ad un ritmo anomalo, fino a fermarsi sui quaranta anni. Nel mentre bisbigliava qualcosa, ma riuscii a capire solo una piccola parte:"Quel ragazzo, non è possibile..."

Arrivato a casa non mi restava che aspettare l'alba, controllai l'orologio, portava le 3.51. Ma che noia, come si fa a restare qui a vedere il corpo tutto questo tempo senza poter far niente. E poi cosa intendeva con la parola proteggerlo? Da cosa devo proteggerlo? È in pericolo? 

Erano ormai le quattro e mezza, la mia pazienza era messa a dura prova, ma quello che mi debilitava maggiormente era la consapevolezza di dover trascorrere ogni notte seguente senza poter far nulla. 

"Uhuh tu guarda, il corpo di un bambino con l'anima di un Vrayjhk." Disse una voce proveniente  da qualcuno che non riuscivo a vedere. "Eh? Chi sei? Fatti vedere!" Urlai, mentre cercavo di capire dove fosse la fonte. "Ma come? Tu riesci a sentire oltre le dimensioni? Guarda un po' che bel potere...direi sprecato per un bambino!" Vidi qualcosa di molto sfocato farsi vivo dall'ombra, era strano, pensavo fosse un mostro, ma quello che riuscivo a cogliere, anche sforzandomi, era semplicemente una massa sferica di un'ombra. Impulsivamente cercai di colpirla ma fu del tutto inutile, essa avanzava verso il mio corpo molto lentamente, fluttuando nell'aria. "Quindi sei limitato sempre a questo piano dimensionale e non puoi colpirmi, che sfortuna!" Disse mentre si percepiva un ghigno malefico da quella sfera.

"Dimmi chi sei? Cosa vuoi? Perché mi stai attaccando?" Urlai ormai in preda al panico, temendo realmente di non riuscire a raggiungere l'alba. "Il mio nome? Domanda sciocca, io non ho un nome, posso dirti però cosa voglio. Sai in natura vige la regola del più forte che regna sovrano. I forti vivono, i deboli vengono mangiati. Non prendertela con me ma con te stesso per essere debole. Noi dobbiamo sopravvivere, e l'unico modo è uccidere gli umani, l'unico modo è mangiare le anime."  Con voce possente quell'oscurità si difese. "Bene ora non resta che ucciderti, addio ragazzino." Disse mentre stava per toccare il mio corpo. 

"Noooo!" Urlai. Ma appena toccò il mio corpo, una luce fortissima venne emessa. "Cosa è questo? Non ci credo, un marchio di protezione, di questo livello, applicato su un corpo umano? Non è possibile. Come hai fatto a distruggere i piani dimensionali?" Furono le ultime parole che sentii provenire da quella cosa. 

Chiusi gli occhi per un istante, ma quando li riaprii, sul muro era comparso un simbolo, era un cerchio d'oro con dei segni sconosciuti, probabilmente alcune parole scritte in un'altra lingua o meglio proprio in un altro sistema di scrittura. Potrebbe sembrare strano, ma riuscivo a capirle nonostante non sapessi leggerle. "Draavni re su omnia daimonión." Appena pronunciai questa frase sentii come una vampata di calore, come gioia, percorrermi il corpo, la luce si intensificò e il simbolo svanì. Sentii dei lamenti e delle grida strazianti provenienti dall'esterno della mia casa, così uscii per comprendere cosa stesse accadendo. Una volta all'esterno capii. 

Nei dintorni vi erano tantissime entità, come la precedente, che si stavano dissolvendo, notai poi la cosa più importante: una cupola trasparente ricopriva l'intera casa; guardandola meglio era come un campo di pura energia, all'interno della quale soccombeva ogni massa nera. Rientrai in casa con il cuore che batteva a mille. Forse quella cupola non farà entrare più quelle creature, o almeno così spero

L'alba arrivò presto, quando il primo raggio colpì il mio corpo terreno non ci fu altro da fare che pronunciare la frase "Essentia Reditus" e chiudendo gli occhi mi ritrovai nel mio corpo. Anche questa notte è passata. Mi chiedo se dovrò passare ogni notte così turbato da ora in poi... Ok ora iniziamo la giornata! Ah giusto, dormono ancora tutti.



Ciao a tutti. Sono di nuovo io, lo scrittore. Anche oggi vorrei analizzare con voi alcune cose.

Nei scorsi capitoli abbiamo notato che vi sono entità malvagie in questo mondo. Ora è il momento di introdurvi la terza dimensione: Incobus, il regno di coloro che più sono simili a ciò che noi definiamo demoni. Per quanto riguarda queste creature  dovrete aspettare i prossimi capitoli, ma oggi vorrei parlarvi della dimensione.

Incobus non è il luogo dove sono finiti Antonio e la ragazza, in quanto quest'ultima si trova al centro delle tre dimensioni citate.
Incobus è famoso per essere una dimensione completamente opposta alla nostra, tanto che è costituito da quasi solo spazio aperto, dove non vi sono molti sistemi planetari, i quali sono tutti molto distanti dagli altri. Il sistema dei pianeti di Incobus verrà trattato in seguito, ma questi sono  le zone preferite dei "demoni", dove riposano e scelgono le vittime, oltre ad allenarsi, o meglio evolversi.

Nei prossimi capitoli Antonio crescerà un po', inizieranno i corsi all'accademia! Così come nella sua vita passerà un periodo dove impara a controllarsi, tutto grazie all'aiuto di una persona...Lunga vita ai Vrayjhk.

La Grande Storia Dell'Ultimo VrayjhkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora