Academy: Bases

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Ero ormai giunto all'accademia, e con sempre più determinazione nel voler imparare a controllarmi e capirci qualcosa di questo strano mondo, mi precipitai verso il banco di accettazione.

"Ehm..." Schiarii la voce e continuai, "È lei la signorina Morgana? Mi hanno detto di rivolgermi a questa persona per arrivare alla mia classe." La signora era completamente rilassata sulla sedia con una busta di patatine in mano, mi lasciò finire di parlare senza battere ciglio e rispose: "Nome prego." "Antonio?" Dissi con aria confusa. " Ed io Morgana, certo questo lo so, nome prego." Ero realmente confuso, forse gli avvenimenti della giornata mi avevano fatto dimenticare una cosa importante, che tornò in mente solo nel momento più importante. "ehm...No..C..TUR.nia Crono?" Risposi "Ah! Allora sei passato veramente, tu guarda! Chi lo avrebbe mai detto, con questo corpo che hai, che non emana nemmeno energia mi ricordi troppo gli umani. Però non è un problema mio: Τηλε."

In un lampo ci ritrovammo in uno strano palazzo, con un'aria rinascimentale, completamente illuminato dal sole nonostante fosse notte. "Entra qui e percorri la tua strada, ragazzo. Spero vivamente che tu possa divenire interessante. Da oggi puoi venire qui anche da casa, una volta che è giunta la notte usa questo orologio da taschino e ti troverai dinanzi la porta della tua classe. Addio allora...AH e fai qualcosa per aumentare quella tua energia, posso accettare di avvertirne poco ma non sentirla proprio mah." "Arrivederci, signora." Nemmeno il tempo di dirlo che di lei non vi era più traccia. Una tipa alquanto strana, ma sono sicuro che sappia tante cose, come saprò io in futuro.

Aprii la porta, e un bagliore mi accecò gli occhi. Mi ritrovai in un banco, come nelle scuole, dove notai diversi altri ragazzi che ebbero la mia stessa reazione. "Chi siete voi?" Urlò un ragazzo in fondo alla sala e insieme a lui sempre più persone si aizzarono e si venne a creare un putiferio. "ORDINE!" Tutti si voltarono verso la porta, dalla quale emerse una figura. "Suvvia, basta così poco per farvi prendere dalla paura? Se è un si, quella è la porta, non vogliamo persone con così poco coraggio." La figura divenne sempre più visibile.

"Mi presento ufficialmente: Domos Eilgreen, ma potete chiamarmi semplicemente professore. Vi insegnerò ininterrottamente per i prossimi 10 anni tutto ciò che servirà a voi piccoli e inesperti Vrayjhk.  Qualcuno ha domande?" Tutti alzarono le mani. "Ne avremo per molto mi sa." Rise fragorosamente Domos.

Eravamo una classe di circa 30 ragazzi, ancora nessuno si era presentato a qualcun altro nonostante la voglia si potesse percepire in chiunque, il tutto per poter seguire attentamente il discorso di Domos che esordì:

"Oggi imparerete alcuni concetti basi ed essenziali, per iniziare divideremo il corso di     quest'anno in:

-Basi ( tutto ciò che dovete sapere sulle basi del mondo)

-Storia ( per studiare i più grandi avvenimenti di Dream)

-Demonologia e studio delle Creature

-Controllo( corso pratico dove andremo ad allenarci)

-Studio delle parole di potere

-E molto altro con alcuni segreti

Oggi come avrete capito inizieremo con le basi. Vi starete chiedendo come abbiate fatto ad arrivare qui tutti nello stesso istante vero? La risposta è semplice: Dream come Earth e Incobus non è solo una dimensione, ma ne ha un numero pressoché illimitato, che si racchiudono sotto questi nomi. Ognuna di esse ha una particolarità ed un suo tempo, e noi siamo in grado di giungere a questa dimensione atemporale che inizia sempre nello stesso istante per tutti." 

Tutti cacciarono dei diari per prendere appunti e  notai di averne uno anche io sul banco e li imitai restando stupito da Domos. "Ma per poter parlare di tutto ciò dobbiamo iniziare dal concetto base. Tu seduto al terzo banco cosa pensi significa potere?" Terzo banco, si era proprio il mio e risposi: "Potere significa avere un energia." "Mh... energia dici? Energia, capacità, potere tutto ciò deriva da una solo cosa: Noi e la nostra conoscenza. Ebbene si, la conoscenza è la vostra arma più potente, grazie ad essa possiamo fare grandissime cose... come intrattenere le persone, come faccio io, ma anche Τηλε  e vi posso portare ovunque io voglia" Eravamo infatti in una stanza diversa, più tecnologica, dove il blu regnava. "Avete sentito dunque queste mie parole, ve le ho accennate anche prima, sono le cosiddette: "Parole di Potere". Grazie ad esse possiamo fare di tutto, e ne esistono migliaia per molti e diversi scopi. Come vi ho detto il potere è nella conoscenza, ma lungi da me dirvi che essa da sola non basta, serve anche qualcos'altro, io la chiamo "Scelta". Tutti avete superato una prova per venire qui e vi sarete accorti che non tutti riescono a superarla, il motivo ricade su questa spregevole scelta, secondo cui solo pochi eletti riescono a poter accedere alla conoscenza. Gli umani li chiamano in diversi modi: Angeli, mostri, impuri, puri e tantissimi nomi disparati, ma noi siamo Vrayjhk, così lontani dall'idea degli angeli ma al contempo lo stesso dai demoni, noi siamo giusto lì in mezzo. Purtroppo non so dirvi con certezza da quanto esistiamo, poiché noi stessi siamo solo dei derivati da qualcosa più grande, ma di sicuro diversi cicli. L'universo infatti compie questi cicli secondo i quali l'energia si espande e ritorna, e così per sempre in un ciclo infinito il cui inizio e fine risiedono solo nell'idea di un Dio." 

Si alzò una mano dal primo banco, era una ragazzina che chiese: "Professore dunque Dio esiste?" Domos camminava per la classe con lo sguardo rivolto verso il soffitto, si fermò e rispose: "Ciò è il più grande mistero di sempre, se proprio esistesse questo Dio direi che esso è semplicemente oltre noi perciò non possiamo comprenderlo, una conoscenza che ci sorpassa così tanto da non essere percepibile. Forse qualcuno che sa rispondere a questa tua domanda c'è, lì fuori, chissà dove." "Professore di chi parlate?" Continuò la ragazza. "Per rispondere a questa domanda dovrete continuare il corso mi dispiace. Per concludere voglio spiegarvi alcune piccole cose, ad esempio noi Vrayjhk non siamo tutti uguali ne esistono di diversi: Probabilmente avete incontrato alcuni esemplari nelle lunghe notti. In tutto noi siamo poco più di un milione, di cui solo un decimo è dotato di capacità. Per comodità generazionale dividiamo a loro volta quest'ultimi: La nuova generazione, come voi, i classici, come noi insegnanti, i trasmigranti, detti anche voce dei cicli che sono molto al di sopra di noi e che capirete nel tempo. Vi avverto l'anno sarà duro e pieno di ostacoli, ma non scoraggiatevi perché chi riuscirà a sopravvivere potrà finalmente sorridere." 

Domos concluse il suo discorso e ci lasciò finalmente soli in classe, mi voltai e c'era un ragazzo con la testa rasata vicino a me che mi fissava.

"Antonio piacere, tu sei?" "Samuele... in...teressante la lezione vero?" Disse come primo approccio e fare amicizia probabilmente. "Certamente, è stato capace di spiegare tantissimi argomenti in pochissimo tempo. Tu di dove se....."

Mi ritrovai a casa vicino al mio letto ed era l'alba, qualcosa avevo capito, chiaramente la dimensione ci aveva cacciati dopo un certo lasso di tempo, ma era stata una delle lezioni più importanti di sempre, grazie alla quale diventavo più visibile, iniziavo a capire qualcosa, su me e sul mio mondo.

Ora dovevo solo tornare nella mia vita da umano.

Essentia Reditus 

La Grande Storia Dell'Ultimo VrayjhkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora