Football lessons |H.S|

Chapter 32

"Eh ora mi manchi solo tu da sistemare" disse mettendomi le mani sui fianchi

"Si, sempre se riesci a prendermi" risi 

Corsi fino alla mia stanza assicurandomi che mi seguisse per poi chiudergli la porta in faccia.

Il mio piano funzionò alla perfezione

"Ti prego, apri" 

"Ti vorrei più umile" risi

"Ok, l'hai voluto tu" 

Sentì dei rumori strani, come se stesse forzando la serratura. In meno di quindici secondi la porta era aperta.

"Ottimo lavoro, ci hai messo tredici secondi" dissi guardando l'orologio 

"Mi hai cronometrato?!" chiese divertito

"Si, ma io saprei fare di meglio" 

"Dimostramelo" chiuse violentemente la porta

"No, perché non mi va di scassinare una porta d'albergo" 

Rise, l'aveva capito che non sapevo fare una beata fava, perciò risi anch'io

"Parliamo di cose serie..." disse buttandomi sul letto

"Mhh..."

"Verrai a stare da me?" chiese

"Vorrei"

"Chiederò a tua zia Carol" 

"Dirà di no" 

"Che ne sai? Magari la convinco come ho fatto per il ritiro" disse

"È diverso, il ritiro erano solo due giorni, qui si parla di mesi, anni...o per tutta la vita. Dipende quanto hai voglia di tenermi tra le scatole" 

"Io ti voglio e basta. Per sempre perché sei mia" 

"Idem" 

Ci fu un po' di silenzio.

"L'hai fatto a posta a mandare tutte al centro estetico?" 

"Volevo stare da solo con te" 

"Lo sai che non è professionale?" 

"Al diavolo la professionalità" disse ridendo per poi baciarmi

"Pensavo fossi un Coach perfettino" 

"Prima di tutto sono un ragazzo di soli 21 anni, che ha voglia di divertirsi, di stare con la sua ragazza..."

"E..." dissi

"E poi sono un allenatore che allena una squadra nella quale c'è la sua ragazza che ha un culo e dei fianchi magnifici" 

"Ehi! Sono una tua calciatrice..." 

"Si ma gli occhi per guardare li ho anch'io" 

Lo abbracciai e mi accoccolai praticamente sopra di lui.

Mi abbracciò fortissimo e mi sussurrò più di un "Ti amo".

CORRETTO! (06/09/17)