Capitolo 15

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Capitolo 15- ANCORA BUGIE

Da quando Clarissa aveva dovuto affrontare la sconvolgente notizia di sua madre non era più la stessa. Frankie e le sue amiche tentavano di consolarla, cercando qualche soluzione per risolvere il problema senza farla soffrire, ma niente sembrava poter funzionare davvero.

<< Potremmo rapirla o prenderla in ostaggio.>> Diceva Logan per sdrammatizzare. Clarissa abbozzava un sorriso, ma tutto ciò le faceva pensare ancora di più a quanto le sarebbero mancati i suoi amici e soprattutto James, quando il trasferimento a Lione sarebbe stato definitivo. Lui cercava di starle vicino, ricordandole ogni giorno quanto l'amasse e quanto sarebbe stato disposto ad amarla oltre il tempo e lo spazio che li avrebbe tenuti distanti, ma Clarissa non riusciva a stare meglio. Le cose non sembravano più semplici per Kevin, anche quando il pericolo di essere scoperto in possesso di anabolizzanti pareva scampato. Un freddo pomeriggio di scuola, infatti, durante gli allenamenti, i ragazzi furono colti da una perquisizione a sorpresa da parte delle autorità sportive della scuola. I test delle urine erano usciti alterati per due giocatori della squadra di football e questo aveva fatto scattare un campanello d'allarme ancora più forte e chiaro di quello che gli studenti si sarebbero aspettati. Quando i giocatori della squadra furono convocati negli spogliatoi, Kevin si sentì spacciato. Tremava e il sudore colava a picco dalla sua fronte, bagnandogli la maglietta già impregnata per l'allenamento che poco prima aveva tenuto in campo.

Il coach Harrison fece il suo nome, invitandolo ad aprire la borsa. Le mani di Kevin sembravano colte da un'improvvisa discinesia che lo rendeva incapace di agire.

<< Non ho niente.>> Giurava, abbozzando un pianto di disperazione. Non era in grado di mettere le mani nella sua borsa e il coach dovette perquisirlo contro la sua volontà. Era necessario, diceva, per il bene dell'intera squadra. Quando tirò fuori un pacchetto quadrato di pillole bianche, non ci furono dubbi sul conto di Kevin. Logan non potette credere ai suoi occhi e adesso guardava con sgomento il suo amico in lacrime, che chiedeva pietà al coach Harrison affinché non lo cacciasse dalla squadra. Per quale motivo Kevin non si era mai confidato con lui? Erano amici da un secolo e avrebbe potuto aiutarlo a superare quella maledetta situazione, se solo gli avesse chiesto aiuto. Avrebbe voluto dirgli che era stato un idiota a comportarsi in quel modo, ma non ebbe tempo di farlo perché il coach Harrison lo spedì dritto dalla preside Geller. Kevin versava lacrime sempre più amare, provando a giustificarsi con il coach per convincerlo della sua innocenza.

<< Erano lì ma non le ho mai prese.>> Gridava. Altre bugie si impossessavano della sua mente e adesso Kevin sapeva che da quel vicolo cieco non poteva più tornare indietro. Percorrendo il corridoio che portava all'ufficio della preside, incontrò Sam, che lo vide con un'aria distrutta insieme al coach Harrison.

<< Che ti succede Kevin?>> Gli chiese, pensando che avesse avuto un incidente in campo.

Kevin cominciò a gridarle qualcosa, accecato dalla disperazione.

<< Sam, ti prego! Devi tenere Katelin lontana da me! Per favore, non può sopportare anche questo! Se scopre la verità tra noi è finita!>>

Sam era confusa e seguì Kevin fino all'ufficio della preside, sperando di riuscire a capire cosa stesse succedendo, nell'attesa che lei fosse pronta per riceverlo.

<< Di che parli Kevin?>>

Il coach Harrison era già dentro, anticipando alla preside la questione che stava per presentarle.

<< Hanno trovato degli steroidi nella mia borsa.>>

Sam rimase sconvolta.

<< Oh mio Dio, Kevin. C'entri qualcosa?>>

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