Capitolo 4

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CAPITOLO 4-IL COLLEGE

Una nuova settimana stava per dare il buongiorno alla città e questa volta la sveglia sul comodino accanto al letto sarebbe suonata in anticipo anche per Madison. Era il suo primo giorno al college e l'idea la spaventava, ma al tempo stesso la rendeva curiosa di scoprire come sarebbe stato. Non conosceva ancora la sua compagna di dormitorio e per un attimo fu terrorizzata al pensiero di ritrovarsi in stanza con una perfetta sconosciuta.

<< Avanti Maddie, stai tranquilla. Dopo tutto, condividere la stanza con Sam ti ha preparata al peggio>>, sorrise la mamma. 

Sam le lanciò contro il suo cuscino, in segno di protesta.

<< Ti ho sentita!>>, disse, coprendosi con la mano la bocca spalancata in un enorme sbadiglio. Quando anche le ultime valigie furono caricate nel bagagliaio dell'auto, Sam salutò Madison e le augurò di trascorrere una buona giornata. Sapeva che il trasferimento al dormitorio non era paragonabile a quello dell'anno precedente, quando sua sorella era ritornata in Kansas per stare vicino ad Eric, tuttavia, la sua assenza le avrebbe fatto sentire comunque la sua mancanza. Madison sarebbe rientrata a casa ogni fine settimana e nei giorni in cui non aveva corsi da seguire. Il college distava solo un paio d'ore da casa e non sarebbe stato difficile fare ritorno ogni volta che ne aveva bisogno. Quando arrivò al campus, scese dall'auto e restò ferma di fronte ai cancelli dell'Università, guardandosi attorno con aria spaventata. Non avrebbe voluto affrontare tutto quello da sola. All'improvviso la mancanza di Eric tornò a bussare forte nel suo cuore, lasciandola in preda alla disperazione. Sua madre le poggiò una mano sulla spalla, esortandola ad entrare, mentre il signor Davis tirava fuori dall'auto l'ultima borsa.

<<Vuoi che ti aiuti a portarle dentro?>>, le disse, lasciandole distogliere lo sguardo dal vuoto in cui si era smarrito.

<< No papà, faccio da sola, ti ringrazio.>>

<< Tesoro, possiamo accompagnarti dentro se ti va>>, disse sua madre.

<< Non ce n'è bisogno mamma, davvero.>>

<< Ma..>>, sua madre stava per insistere, finché suo marito George la zittì immediatamente.

<< Helen, ti prego. Ha detto già che non ha bisogno di noi.>> 

Lei fu estremamente contrariata da quella brusca affermazione. Era suo diritto sapere in che luogo avrebbe passato il tempo sua figlia e preoccuparsi per lei era più che naturale. Tuttavia, sia arrese all'istante, pensando che continuare a discuterne sarebbe stato del tutto inutile, così abbracciò Madison e montò immediatamente in macchina. Quando lei fu sola dinanzi a quei cancelli, si decise ad entrare. Trascinò le valigie fino al piano di sopra, varcando un corridoio abbastanza lungo. 

Finalmente trovò la sua stanza e prima di entrarvi, batté due colpi alla porta, nell'attesa che qualcuno fosse arrivato ad aprire. Non dovette aspettare molto perché dopo pochi secondi si ritrovò di fronte una ragazza dai capelli biondi, corti fino alla nuca. Il ciuffo che le cadeva sulla fronte era colorato di un fuxia acceso e Madison lo trovò del tutto fuori dal comune.

<< Tu devi essere la nuova coinquilina! Finalmente! Attendevo con ansia il tuo arrivo! Io mi chiamo Sarah.>> 

Protese il braccio verso di lei e la invitò ad accomodarsi dentro.

<< Io mi chiamo Madison>>, disse. Avanzò a piccoli passi, quasi come se all'interno della stanza si nascondesse un mostro da cui era meglio non farsi notare. Sarah le mostrò il suo letto e il suo spazio nell'armadio. Madison cominciò a sistemare tutto, cercando di non invadere la sua coinquilina con le sue cose.

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