8

2.6K 50 0
                                    

STEPHANY POV'S
Finito di rispondere al prof vedo un uomo sulla cinquantina che si avvicina e chiede di me , il prof si gira ed io mi alzo e mi prende a braccetto e mi porta fuori dal locale e ci incamminiamo verso una limusine bianca con i vetri oscurati e credo antiproiettili insospettita dico - mi scusi ma le camere sono di sopra e non in un altro posto - mi sorride - non vi ho pagato per me ma per il mio capo - dice sereno e con un dolce sorriso - m-a Edgar lo sa ?- chiedo preoccupata - no non lo sa , se lo sapeva non vi avrebbe mai venduta non crede - mi risponde - bhe in effetti , ma come mai qualcuno esterno mi vuole ?- chiedo curiosa - il mio capo cuole vedere e provare il diamante di Edgar - dice serio - ma se lui lo scopre lo uccide e mi picchierà perché non glielo avró detto - dico agitata , ridacchia - non potrà farvi nulla signorina , il mio capo sa metterlo a cuccia ora se non vi dispiace entrate in auto - mi dice serio entro in auto e vedo un ragazzo della mia stessa età con un volto famigliare - ciao Stephany - mi dice con un sorriso splendido - mi scusi ma lei chi é e come fa a conoscere il mio nome - dico un pó spaventata - ma come piccola non ti ricordi di me sono Alexander il tuo migliore amico - lo guardo ancora senza riconscerlo - non ti ricordi ok allora proviamo così , ti ricordi l'ultimo anno di asilo che cadesri sopra un ragazzo e tu iniziasti a piangere ?- mi chiede - ehm s-si - sorride - bhe sono io e poi al terzo anno di medie che facemmo a botte con il bullo della scuola - mi chiede ancora - s-si - sorride ancor di più - bhe il ragazzo che lo picchiava con te ero sempre io ... ora ti ricordi di me ?- mi richiede la mia mente é troppo anebbiata dopo la morte dei miei e per colpa delle droghe ma ora vedendolo meglio negli occhi ricordo sorrido e lo abraccio - Alex - mi abraccia e dice - sono qui piccola peste - sorrido e iniziamo a prlare di ció che abbiamo passato stando lontani - bhe tu sei diventato un ricco mafioso ed io una buona prostituta e schiava del mafioso più importante di tutti com'é buffo il destino - dico ridacchiando - già- sorride - ora é meglio che ti lascio andare ho visto che il tuo capo ti cerca - annuisco e scendo dall auto ed entro nel locale e torno al mio posto ma il professore non c'é più qualcuna lo avrà portato via peccato volevo parlargli un pó mi siedo e aspetto il capo , lo vedo entrare - chi era quel ragazzo con cui eri in auto - dice furioso - il tipo a cui mi hai veduta - dico seria , mi dà un ceffone - era un vecchio con gli occhiali , non credo che sia ringiovanito da un ora all altra non prendermi in giro hai capito tu sei mia e lavori per me hai capito - mi urla ed io annuisco, mi prende in una morsa il braccio destro e mi porta in auto: ora andiamo a casa e marchio il mio territorio: ringhia tra i denti annuisco con la testa bassa
Un ora dopo
Siamo a casa sua, scendiamo dall auto e mi prende per capelli e mi porta in camera sua, mi getta sul letto si mette a cavalcioni su di me e mi strappa il vestito dalla scollatura scivola sul mio corpo sino ad arrivare alla mia intimità e mi abassa le mutandine risale e mi sgancia il reggiseno, si alza dal mio corpo e si spoglia restando in mutande, si avvicina al comodino e prende una bustina argentata, ritorna sul mio corpo e si abassa l'ultimo indumento , chiudo gli occhi troppo impaurita e sento il rummore di una bustina di plastica che si apre ed in effetti dopo qualche secondo sento la sua presenza in me che spinge prepotente contro la mia femminilità ed inizio a piangere, dopo parecchio tempo viene con un verso grutturale che mi spaventa ed esce da me.
Il giorno dopo
Mi sveglio nella sua stanza sentendo il suono di una sirena mi alzo dal letto e mi metto l'intimo per fortuna che non l'hai strappato penso ridacchiando, prendo la vestaglia bianca di seta e scendo in cucina quando la porta viene sfondata ed entrano molti agenti della polizia.

UN AMORE STRANODove le storie prendono vita. Scoprilo ora