IV

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Il giorno dopo mi sveglio nel letto da solo. Alex non c'è. Mi siedo a gambe incrociate e fisso lo spazio vuoto a fianco a me. Prima non l'avevo notato ma sul cuscino c'era un biglietto con la sua fantastica calligrafia in quel corsivo perfetto. Lo apro e inizio a leggere. <<Se mi cerchi sono andato a scuola. Tu resta pure a casa, la colazione è nel forno a microonde. Buona giornata. Il tuo Alex :)>>

Sorrido e scendo per fare colazione. Subito dopo inizio a sistemare casa sua. Mentre sto pulendola cucina sento il citofono. Mi asciugo le mani e poi vado alla porta e guardo chi è allo spioncino. E' un ragazzo. "Che sia suo fratello?" Apro la porta. <<Cerchi qualcuno?>> domando. <<Si cerco Alex. E' in casa?>> Scuoto la testa. <<Entra tra un po' dovrebbe arrivare>> dico timido come sempre. Una volta che il ragazzo è entrato chiudo la porta e ritorno in cucina per iniziare a cucinare il pranzo per Alex. 


<<Sono a casa!>> urla Alex così corro verso il soggiorno e lo abbraccio. <<Ben tornato Alex. Vatti a cambiare che il pranzo è in tavola. Ah abbiamo un ospite>> gli dico prima di lasciarlo andare in camera. 

Quando scende e vede il ragazzo si blocca. <<Mark? Cosa ci fai qui?>> domanda lui impaurito. 

Io fisso la scena in silenzio puntando i miei occhi da Alex al ragazzo seduto. Non ci sto capendo nulla del perché Alex abbia paura. <<Alex... sono venuto qui perché volevo vederti... mi sei mancato in quegli anni che non sei venuto a scuola>> Alex indietreggia molto spaventato dal ragazzo di fronte a lui. Io gli vado vicino e lo stringo a me. <<Per favore.. vattene! Alex ha bisogno di riposo. Vattene!>> urlo al ragazzo per poi portare Alex in camera sua e farlo stendere sotto le coperte. <<Riposa tu, ci penso io>> gli dico per poi lasciargli un bacio sulla fronte e poi uscire dalla stanza per andare da quel ragazzo. 

<<Ascoltami bene... non so chi sei e perché Alex è così impaurito ma so bene una cosa... Che tu gli hai fatto del male>> inizio a dire forse un po' troppo impetuoso. <<Vorresti sapere la storia?>> Scuoto la testa. <<Sarà Alex a parlarmene perché io mi fido di lui.... non mi interessa se sei qui per un tuo errore... ma sappi che se Alex ti perdona io non ho intenzione di farlo>> sputo freddo, forse troppo freddo per il mo normale comportamento. <<Si ho capito ma tu non centri nulla in questa storia e non puoi impedirmi di vedere Alex>> stringo i pugni tanto forte da farmi sbiancare le nocche. <<Forse non mi hai sentito bene. Da quando Alex è diventato mio amico condivido le sue gioie e le sue tristezze e sì, posso impedirti di vedere Alex quindi faresti bene ad andartene ed a non tornare più>> dico sibilando per cercare di mantenere la mia rabbia. 

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Quando il ragazzo se ne andò vidi Alex in cima alle scale con uno sguardo spento e vuoto. Mi volto verso di lui e lo vedo scendere le scale velocemente per poi ritrovarmelo abbracciato. Lo stringo a me e rimaniamo così per una manciata di minuti che a me parve un'eternità. <<Alex... è tutto a posto, non ti disturberà mai più da adesso in poi>> gli sussurro all'orecchio con un tono dolce e delicato. <<Scusa Steve! Scusa! Scusa! Scusa!>> spalanco gli occhi. "Alex che cosa ti succede? Perché continui a chiedermi scusa?" penso mentre lo stringo ancora di più. 

<<Scusa... scusa... scusa... scusa... mi dispiace!>> dice tra un singhiozzo e l'altro. <<Alex! Calmo! Non devi scusarti di nulla... tu non hai fatto nulla. Vieni adesso ci sediamo così ti calmi un poco, va bene?>> Lui annuisce così lo prendo per mano e lo faccio sedere sul divano mentre io mi inginocchio davanti a lui. <<Steve... voglio raccontarti di Mark>> mi dice. <<Non devi farlo se non vuoi, io posso aspettare tutto il tempo necessario>> gli dico ma lui scuote la testa ed inizia a raccontare. 


<<Mark era il mio ragazzo. Quando facevo la prima superiore Mark usciva con me ed all'inizio non ci pensavo perché ero troppo innamorato ma un giorno la mia migliore amica mi fece notare che Mark usciva con me solo per il mio fisico. I brutti ricordi iniziano dal terzo anno di superiori. Era un giorno di febbraio ed io e Mark stavamo uscendo per andare al cinema. Finito il film mi riaccompagnò a casa ma quella sera non fu come tutte le altre, no... quella sera fu il mio più grande incubo. Quella sera usciti dal cinema Mark mi accompagnò a casa ma, invece che andarsene, salì in casa e iniziò a baciarmi ma non uno di quei baci dolci e casti. Era un bacio violento, desideroso di sesso. Io cercavo di ribellarmi ma più ci provavo e più lui mi stringeva tra le sue braccia che inizia a trovare disgustose. Quella sera Mark mi violentò picchiandomi anche. Da quella sera, ogni volta che vedevo Mark mi venivano in mente quelle scene così decisi di non andare più a scuola ma studiare da casa giusto per non perdere l'anno... Ho passato giorni di Inferno. Quando ci trasferimmo pensavo di averlo dimenticato ma adesso che l'ho rivisto...>> finisce di parlare ed io senza pensare lo abbraccio forte a me. <<Basta... basta non voglio che ci pensi più,adesso ci sono io non permetterò a nessuno di trattarti come a fatto lui>> gli sussurro nell'orecchio. Lui scioglie l'abbraccio per afferrare il mio viso e baciarmi. Un bacio casto, dolce che sapeva di Alex. 

<<Questo perché?>> gli domando ma lui ha abbassato lo sguardo e si è ammutolito. <<Non importa se non vuoi rispondermi però guardami>>  

Lui alza lo sguardo ed io lo bacio. Un bacio passionale ma non violento, passionale, dolce, che esprimeva il mio amore per lui. 

Ci separiamo per mancanza di fiato. <<Ti amo>> diciamo all'unisono prima di sorriderci e di lasciarci un casto bacio. 

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Siamo a scuola. E' ora di pranzo ed io e Alex siamo seduti sotto un albero abbracciati quando viene a rovinare il bel momento Jean. 

<<Froci vi siete messi insieme?>> inizia a ridere seguito a ruota da i suoi compagni. <<Hai qualche problema? Almeno noi stiamo insieme mentre tu e i tuoi scimmioni siete ancora single>> dico prima di alzarmi con Alex e andarmene. 

In classe ci mandiamo bigliettini per chiacchierare senza che la professoressa ci sgridi per il troppo baccano. D'un tratto vedo arrivare un biglietto che non era di Alex. Lo apro e leggo. Spalanco gli occhi e lo faccio vedere ad Alex. Il contenuto diceva : Non mi arrendo che vi piaccia o no. 

Iniziavo ad avere paura. Cosa avremmo fatto da adesso in poi? Io di certo avrei protetto fino alla morte il MIO Alex. "Nessuno me lo porterà via" pensai mentre l'ora finiva.

#autrice# 

ecco qui.I nostri due amici adesso stanno insieme ma una nuova minaccia oltre alla vecchia li disturba. Questa minaccia è Mark ex fidanzato di Alex. Che cosa succederà da adesso in poi? I nostri piccioncini riusciranno a restare uniti? Alex supererà la paura di Mark? Steve riuscirà a proteggere Alex? E i bulli? 

Le risposte a queste domande nei prossimi capitoli. 

Un bacio Kitsune39


Stop!Where stories live. Discover now