CAPITOLO 7 "Louis?"

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*Harry's pov*
Ho fatto una cazzata, lo so, ma non potevo permettere a nessuno di farle del male. Vorrei poterle dire qualcosa di me, della mia vita, ma non posso. La danneggerei, e non voglio.
Forse non sono gli altri il pericolo.
Sono io.
Lei non sa, e non deve sapere.
Mi ero promesso di non innamorarmi, ma non sono più tanto sicuro di mantenere questa promessa.
È entrata a far parte della mia vita, e non sarà facile dimenticarla.

Il mio cellulare squilla, segno che qualcuno mi sta chiamando.
Rispondo senza guardare chi è.

"Harry"

"Che cazzo vuoi Brian"

"Hey amico, calmati"

"Brian, vedi di parlare"

"L'ho rimediata"

"E?"

"Devi venire a prenderla"

"Arrivo"

Faccio inversione con la macchina e mi dirigo verso casa di Brian.

Quando arrivo, lui è sul portico a fumare.

«Dov'è?» gli chiedo. Non voglio parlare con lui. In realtà non voglio parlare con nessuno.

«Sul tavolino davanti al televisore»

Entro e mi dirigo dove mi ha detto. Afferro la bustina di plastica contenente la polverina bianca e esco.

Senza salutarlo, mi dirigo verso la mia auto, sistemo la bustina nella tasca dei miei skinny e mi dirigo verso casa mia.
---
Apro la porta di casa ed entro velocemente.
Mi tolgo le scarpe e le metto all'ingresso, vicino alla porta.
Sfilo la bustina dai pantaloni e mi dirigo in cucina.
La poggio sul tavolo, estraggo una carta di credito dal mio portafoglio e lentamente, divido la polvere in varie strisce.
Una volta divisa in tre parti uguali, mi abbasso e inspiro la prima striscia.

Il primo impatto è sempre il solito.
La stanza inizia a girare, e i colori si mischiano.
Ma non basta. Lei è sempre lì.

Inspiro la seconda striscia.
Riesco a malapena a tenermi in piedi, i miei pensieri sono scombussolati, ma nonostante questo, c'è sempre lei. I suoi occhi, il suo sorriso. È sempre lì, impressa nella mia mente.

Sto per inspirare la terza striscia, ma qualcosa mi blocca.
Lei sarebbe delusa da me.
Non posso farle questo.
Leggo già la delusione nei suoi occhi.
Cazzo ho bisogno di uscire.

Esco da casa senza neanche chiuderla. Non me ne frega niente.
C'è un solo pensiero nella mia mente.
È lei.
E questo non va bene.
Devo distrarmi.
Entro in macchina e inizio a guidare senza una meta.
Non mi interessa dove andrò, devo allontanarmi, devo smettere di pensare a lei, sennò tornerei indietro e le rovinerei la vita.

«Fermati!» non vedo più chiaramente, vedo solo un'ombra sfocata su quelle che penso siano strisce.

«Fermo coglione!» sempre la stessa voce. Il ragazzo sulle strisce agita le mani per farmi fermare.
Guardo la velocità sul contachilometri.
210km/h.
Devo fermarmi.
Freno appena in tempo.
Il ragazzo guarda la mia auto. Poi me.

«Cazzo ma sei coglione!?»

Mi appoggio con la testa sul sedile è chiudo gli occhi.
Il ragazzo continua a urlare, ma la sua voce mi arriva confusa e ovattata.
Inizia a dare colpi al finestrino.
Ancora.
Apro gli occhi, mi giro verso di lui e apro la portiera.

«Cazzo, vuoi sfasciarmi la macchina?»

«Io? Stavi quasi per uccidermi!»

Alzò lo sguardo verso di lui.

«Louis?»

«Harry?»

Ci guardiamo per qualche secondo.
Non so da quant'è che non lo vedo, so solo che era il mio migliore amico, e per colpa mia ora non lo è più.

«I-io.. Scusa» mi giro e rientro in macchina.

«Harry aspetta!» metto in moto e faccio per partire, ma lui si mette davanti.

«Louis, levati o ti metto sotto!»

«No Harry! Fammi entrare» annuisco

Fa il giro e si mette al posto del passeggero.

Mi osserva bene, poi il suo sguardo si posa sui miei occhi.

«Harry..»

«Louis non dire niente, ne avevo bisogno»

«Non devi farlo»

«Ti riporto a casa» dico ignorando la sua affermazione. Ha ragione, ma non posso smettere.

«No Harry, guido io» annuisco. Ho un mal di testa fortissimo e sento che sto per scoppiare.
Scendiamo e facciamo il giro, non appena siamo uno di fronte all'altro, mi abbraccia.

«Mi sei mancato, Harry»

«Anche tu»

Ci stacchiamo e mi sorride.
Cerco di fare lo stesso, ma non so quanto ci sia riuscito.

Entriamo in macchina e mette in moto.

«Ti accompagno a casa, va bene?» annuisco e chiudo gli occhi.

Non so quanto tempo ci abbiamo messo, ma lei era sempre lì.

«Harry, siamo arrivati»

Mi giro e lo saluto.

«No, ti accompagno»

Sospiro e scendiamo dall'auto.
Mi dà le chiavi, e appena arriviamo davanti alla porta, fa per salutarmi.

«Puoi entrare se vuoi» gli dico e lui annuisce.

«Vuoi qualcosa da bere?»

«Ehm, non bevo più»

«Come mai?» chiedo stappandomi una bottiglia di birra.

«Perché.. perché no.
E non dovresti farlo neanche tu» mi toglie la bottiglia dalle mani e la poggia sul tavolo.

Il suo sguardo si posa sulla parte del tavolo dove c'è la bustina.
Si avvicina e l'afferra.

«Dov'è il cestino?»

«Cosa vuoi fare?»

«Buttarla»

«Non ti azzardare»

«Lo faccio per te, harry» sospiro.

La butta e poi si dirige verso la porta.

«Bene, ora posso andare» sorride

«Puoi rimanere se vuoi»

«No devo andare, Emily non si addormenta senza di me»

«E-Emily?» mi si raggela il sangue.

«Si, è mia figlia» è piuttosto imbarazzato

«Hai una figlia?»
Annuisce.

«Ora devo andare» adesso sono io ad annuire.

«Ciao harry»

«Ciao»

Chiudo la porta alle mie spalle.

Si è rifatto una vita.
Ha 24 anni, ha una famiglia, nonostante io sono stata la causa della loro rovina.

Heyy👋🏼
Finalmente ho aggiornato.
Scusate il ritardo, ma non ho avuto tempo per aggiornare.
Stavo pensando di iniziare a scrivere una nuova storia, sempre su harry, ma completamente diversa.
Fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo lasciando un voto e un commento🌟

Tutto l'amore

//chia🦄

Hey Angel|| Harry StylesWhere stories live. Discover now