POV'S MATTIA
Arrivo alla Honiro. Sono già di mal umore di prima mattina. Emma è fredda e non posso nemmeno parlarle perchè passeró la giornata qui. Entro e la prima persona che vedo è l'ultima che mi sarei aspettato di trovare qui. Scorgo capelli neri e lunghi che svolazzano e una mano che tampona il viso con una spugnetta. Cosa ci fa Ludovica,nel mio studio a truccarsi?! La avevano licenziata dopo quello che era successo,invece eccola ancora qui. Ancora più nervoso entro. Appena sente dei passi guarda nello specchio che ha di fronte e mi vede,sul suo viso spunta subito un sorriso malizioso. Quanto la odio. Mi passa a fianco, con la mano e le unghie chilometriche mi sfiora la guancia sussurrando "Ciao Briga" e va via. Crede di avere una voce sensuale ma mi sembra più una papera,per non parlare del sorriso. Ma fanculo,iniziamo bene. Mi metto subito a lavoro per non pensare. La giornata passa velocemente,pensavo che fosse ancora presto ma sono già le quattro e non ho ancora mangiato nulla. Il lavoro mi ha fatto domenticare tutto quello che stamattina mi innervosiva. Esco dalla Honiro e vado in un fast food per prendere qualcosa da mangiare. Non mi va di tornare a casa anche perchè se tornassi inizierei ad innervosirmi con Emma che non centra nulla. Prendo un panino ed esco. Vado al Colosseo,entro e mi siedo sulla tribuna più alta. Il sole ormai sta tramontando e io sono ancora qui a fissare il vuoto. Penso a tutto quello che é successo,che è stato e che sarà. Penso al fatto che sono sempre la seconda scelta,ad Amici,persino al Coca Cola Summer Festival. L'unica che mi ama prima di tutto è Emma e non le do mai il giusto peso. Non la merito,la faccio soffrire costantemente. Ora ci saranno infinite chiamate sue ma non mi va di accendere il telefono e sentire che mi grida contro anche se prima o poi lo farà. Mi sento in colpa e la amo più della mia stessa vita ma continuo a farla soffrire. Resto ancora qualche minuto a fissare il sole che tramonta su Roma e poi torno a casa.
