Capitolo 19.

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Tutto il tempo in piscina fu un infinita battaglia di gelosia e sguardi perplessi degli altri ragazzi; tutti si rendevano conto di cosa stava succedendo, perfino i loro stessi complici, Tom e Jessica, però tutti tacevano e lasciavano stare.

Dopo la festa, diventata quasi per nudisti, tutti andarono nelle loro rispettive camere, Louis fece sesso con Tom mentre sentiva Jessica essere una puttana volgare, almeno i suoi gemiti avevano classe. Harry fece sesso con lei odiando i suoi gemiti, immaginano quelli di Louis, e senza volerlo nel venire pronunciò il suo nome; lei non se ne rese conto dato che si trovava in estasi grazie ad Harry, però lui non si trovava in estasi grazie a Jessica.



...




Il giorno dopo era un giorno libero prima del prossimo concerto, Harry lo odiava, gli piaceva passare quei giorni con Louis, e a Louis molto di più, non voleva che Tom lo usasse tutto il santo giorno per qualsiasi cosa avesse voglia di fare, perché ciò di cui lui aveva voglia era stare con Harry, in qualsiasi modo.

Harry si svegliò con una Jessica che accarezzava il suo petto con l'indice, guardandolo con seduzione; però lui non sentiva altra necessità che quegli occhi fossero di Louis.

Mentre cercava di concentrarsi sulle sue carezze, e quei baci sull collo, allo stesso tempo cercava di pensare a Louis, in lui e i suoi occhi azzurri, nel suo splendido piercing, e in come lo avrebbe baciato in un modo così differente e intenso che gli sarebbe entrato fin sotto pelle, che lo avrebbe riempito in un modo in cui non avrebbe più sentito la necessità di qualcos'altro per il suo corpo, neanche per la sua mente; il suo cuore si restrinse nel momento in cui pensò a lui insieme a Tom, e su quanto era distrutto senza di lui, quindi approfittò della posizione di Jessica sopra di lui, e con una semi-erezione entrò dentro di lei con un colpo, le gemette forte, però non nei suoi gusti, ma il sentimento represso fece si che il suo corpo rispondesse, e la sensazione di quel grande sedere, era okay, poteva goderselo, però non si sentiva completo, anche se nonostante ciò preferì ignorarlo.
Mentre lo montava lei gemeva nel suo orecchio così decise di baciarla per farla stare zitta, preferiva evitare le grida, lui si limitava a grugnire mentre muoveva i fianchi, poteva benissimo venire, però non come gli piaceva, cosi iniziò a pensare a Louis sopra di lui, che gli dava uno spettacolare show mentre lo montava e si masturbava da solo, guardandolo negli occhi, muovendo i suoi fianchi come se questi portassero all'inferno, e diavolo si sentiva vicino, così afferrò i fianchi della ragazza immaginando quegli di Louis più stretti, e scopandola dal suo posto in basso, venne con impotenza, mordendosi il labbro per evitare di gemere in onore di Louis, non avrebbe commesso lo stesso errore.

Quando si riprese ed aprì gli occhi, credette di vedere un sorridente Louis, però i capelli cominciarono a diventare neri, e il viso si trasformò, e...No, non poteva continuare così.



...


Louis gemeva mentre Tom lo penetrava e teneva semplicemente la sua faccia sul cuscino e i fianchi sollevati formando una curva, Tom venne prima di lui, e si dovette toccare il membro per poter venire anche lui, negando a se stesso di aver pensato a dei tatuaggi fino al collo e un paio di occhi verdi.

Sospirò e andò direttamente sotto la doccia a piangere un po', sentiva la pressione stringergli il petto e di come gli desse difficoltà a respirare, maledetto faticoso sentimento, non poteva far altro che sotterrarlo e questo era sbagliato.

PARALLELO |LARRY STYLINSON| |Italian Translation| ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora